Bruxelles, Parlamento europeo, 11 dicembre 2014.  Il rettore Franco Anelli (a sinistra) presenta UCloud. Al suo fianco Patrizia Toia e Lorenzo Morelli

Bruxelles, 11 dicembre 2014, sede del Parlamento europeo. L’Università Cattolica porta la sua attività di ricerca nel cuore delle istituzioni comunitarie e avvia un dialogo tra scienza e politica perché i policy maker internazionali abbiano gli strumenti per approfondire e affrontare le sfide più rilevanti del nostro tempo.

Reconnecting policy making and science: How do we do it? è il tema dell’incontro organizzato dall’ateneo a Bruxelles nell’ambito del semestre europeo di Presidenza italiana, che ha messo attorno a un tavolo esponenti della Commissione e del Parlamento europeo, della Regione Lombardia, del mondo universitario, dell’industria e delle associazioni [GLI INTERVENTI DELL'INCONTRO]

A fare gli onori di casa la vice presidente della commissione Industria, ricerca ed energia del Parlamento europeo Patrizia Toia. Al rettore Franco Anelli il compito di presentare il contributo che la ricerca scientifica può offrire nella formulazione delle grandi scelte politiche che possono influenzare la società di domani.

Per rendere concreto il dialogo tra ricercatori e policy maker l’Università Cattolica ha presentato in sede europea UCloud - Connecting Knowledge. «È uno strumento di dialogo che l’ateneo offre a quanti, in Europa e nel mondo, sono interessati allo scambio culturale e scientifico e a un’idea di scienza come collaborazione per un miglioramento della società in cui viviamo», spiega Fausto Colombo, direttore del dipartimento di Comunicazione, che ha curato il progetto.

«Il dialogo è uno strumento importante per connettere il sapere scientifico con le policies delle istituzioni - aggiunge il professore -. UCloud nasce da questa convinzione, per permettere all’Università Cattolica e ai suoi ricercatori di contribuire alla discussione pubblica su temi importanti per il futuro di tutta la comunità umana».

Il progetto si articola in due strumenti: una newsletter, inviata a un numero selezionato di persone, apre ogni sei mesi un dibattito su una nuova issue; un sito, in cui vengono raccolte ricerche condotte dall’ateneo ma anche interventi, commenti, suggerimenti e stimoli di studiosi di altre università, imprenditori, politici, diventerà la piazza virtuale in cui accogliere i contributi di chi vorrà esprimere opinioni e suggerimenti, offrire partnership e indicare nuove piste di indagine, sempre mantenendo la discussione a livello scientifico.

Il primo tema che l’Università Cattolica porta all’attenzione del policy making europeo è quello dell’active ageing, cioè del cambiamento demografico come sfida, e allo stesso tempo come opportunità, per favorire l’innovazione sociale e promuovere un benessere a tutto tondo in una società che invecchia.

Su questo topic è stata presentata la pubblicazione internazionale Active Ageing and Healthy Living, curata dai professori Giuseppe Riva, Paolo Ajmone Marsan e Claudio Grassi, che raccoglie vari contributi dell’Università Cattolica, in una prospettiva di multi e interdisciplinarietà, tutti disponibili in Open access (http://www.activeaging.it).

Nel volume si spazia da ricerche di ambito medico a quelle di ambito psicologico, dalle scienze della nutrizione alle scienze sociali, dai modelli matematici al ruolo dell’information technology in vecchiaia, solo per citarne alcune. Parte dei contenuti presentati sono il frutto di indagini sul tema che l’ateneo ha finanziato e finanzia sul tema dell’ageing, con un investimento economico e di risorse umane che conferma la vocazione alla ricerca della nostra università.

«È solo un esempio della capacità dell’ateneo di condurre, e anche autofinanziare, ricerche interdisciplinari e con una prospettiva europea, e proprio questa esigenza di combinare i più rilevanti punti di vista e di stabilire tra loro un dialogo virtuoso è ciò che vogliamo proporre a Bruxelles», conclude il professor Lorenzo Morelli, coordinatore della commissione Strategie di ricerca dell’ateneo e preside della facoltà di Scienze agrarie, alimentari e ambientali.