Che cos’è il talento? È la domanda che si sono posti gli studenti del Laboratorio di organizzazione di eventi culturali della sede di Brescia dell’Università Cattolica. Un interrogativo non banale in tempi di sovraesposizione di questa parola, soprattutto nell’ambito televisivo.

Da questa domanda ha preso corpo “MayBe Talent – Il talento in campo: capirlo, mostralo, festeggiarlo” che si è tenuto il 22 maggio dalle ore 18 in poi al bar/pub FuoriPorta Cafè di Brescia.

L’iniziativa, aperta al pubblico e gratuita, è nata dalla volontà degli studenti del Laboratorio di approfondire il talento nelle sue molteplici forme artistiche: dall’arte figurativa alla letteratura, dallo sport al mondo della moda.

La scelta di focalizzare l’attenzione su questo tema è derivata dalla constatazione di come oggi il termine talento rischi di risultare abusato. Si sta forse perdendo la capacità di valutare e distinguere un vero talento da ciò che si camuffa come tale.

Quando si può definire talento un’abilità? Il talento è un dono innato oppure si può acquisire? Come scoprirlo e in che modo valorizzarlo? Queste sono alcune delle domande che gli studenti si sono posti nel dedicarsi al progetto e attorno alle quali si è duscusso con gli ospiti che hanno partecipato all’evento.

La serata era strutturata in tre momenti: la prima parte destinata a una riflessione sulla questione “capire il talento”, a cui sono intervenuti il gallerista Massimo Minini, il libraio Marco Serra Tarantola, il giornalista Elia Zupelli, il socio fondatore di Talent Garden Lorenzo Maternini e il ciclista Fabrizio Bontempi. Moderatrice del confronto la giornalista e docente dell’ateneo Francesca Sandrini.

Un secondo momento è stato dedicato alla presentazione di alcuni cortometraggi realizzati dagli studenti del percorso cinema del corso di laurea Stars, introdotti da Matteo Asti, e uno spazio è stato riservato all’esposizione di diverse fotografie degli allievi che partecipano al laboratorio fotografico di Bob Tyson.

Si è potuto inoltre assistere a una sfilata di abiti creati a mano, mentre alcuni graffitari intratterranno gli ospiti realizzando le loro opere dal vivo, così da permettere al pubblico di assistere in diretta alla creazione di veri e propri graffiti che prenderanno forma nel corso della serata. Per coronare l’evento si è tenuta l’esibizione di gruppi musicali locali, formati da giovani musicisti: Trio soft-pop di Bellini, Manenti e Molinari, Alessandro Giudici, Yolomitas Project, Laid-back Attitude.