La dedica autografa di DumasCaccia al tesoro nella biblioteca di Milano. Basta aggirarsi tra le stanze “segrete” della casa dei libri, per scoprire facilmente inattese sorprese. Come è successo a un bibliotecario qualche tempo fa: sfogliando un libro si è trovato faccia a faccia con una dedica autografa di Alexandre Dumas, il papà del Conte di Montecristo e dei Tre moschettieri. Libri antichi e prime edizioni di pregio sono collocati su centinaia di scaffali e non è raro trovare qualche dedica autografa, riconosciuta quasi per caso scorrendo le pagine del volume, come quella dello scrittore francese. Recentemente è stato così anche per Giovanni Testori. 

Non solo libri però. In una sala riservata dei depositi sono collocati insiemi di carte che sono pervenuti alla Biblioteca della sede di Milano con modalità e tempi diversi. I documenti non sono di carattere istituzionale, non riguardano cioè la storia della nostra Università, ma sono intimamente legati ai fondi librari che nel tempo sono pervenuti in donazione alla biblioteca. Molte sono le carte di studio e di lavoro dei professori che hanno esercitato il loro magistero nel nostro ateneo, come nel caso di Gustavo Bontadini, Roberto Busa, Aristide Calderini, Vittore Pisani, o dell’archeologa Maria Pia Rossignani, recentemente acquisite.

Altre invece appartengono a figure di intellettuali che hanno avuto rapporti professionali o legami d’amicizia con l’Università Cattolica, come nel caso di Liana Bortolon, nota critica d’arte che ha tenuto per oltre trent’anni una rubrica su Grazia instaurando legami di stima reciproca con pittori del calibro di Enrico Baj, Ugo Nespolo, Giacomo Manzù, Man Ray, Orfeo Tamburi.

Questo è anche il caso della donazione Piccoli-Addoli, pervenuta la scorsa estate. Ci troviamo di fronte a una considerevole donazione libraria, circa 6.000 volumi, alcuni dei quali con dediche autografe di importanti letterati Tra le cartedel Novecento, come Giorgio Bassani, Giuseppe Antonio Borgese, Giovanni Gentile, Ada Negri, Mario Novaro, Ugo Ojetti, Giovanni Papini, Guido Piovene, Enrico Thovez. Insieme ai libri ci è giunto anche un vasto nucleo di documenti di Valentino Piccoli, della moglie Pia Addoli e del figlio Fantasio Piccoli e un vasto epistolario ora in fase di ordinamento e ricondizionamento.

La biblioteca ha dato avvio a una fase di prima lavorazione e analisi, e pertanto in molti casi i documenti sono ancora esclusi dalla consultazione. Ma l’obiettivo è di aprire le proprie raccolte agli studiosi e agli studenti per le tesi di laurea, attuando progetti che le possano valorizzare compitamente e ne salvaguardino i caratteri specifici. Nel progetto è prevista anche la pubblicazione sulle pagine della Biblioteca d’Ateneo della sede di Milano di Tralecarte, un periodico che ha lo scopo di dare informazioni sulle attività in atto, facendo emergere di volta in volta qualche piccola gemma che si può recuperare, appunto,“tra le carte” dei libri e degli archivi.