Ridurre lo spreco alimentare si può. E chi meglio dei ristoratori, che con il cibo lavorano quotidianamente, può testimoniarlo? Da questa intuizione è nato il progetto RicibiAMO, un modello pilota per la promozione della cultura anti-spreco attraverso azioni che mirano alla sensibilizzazione di ristoratori e clienti e a produrre nuove competenze in tema di sostenibilità ambientale e alimentare.
 

L'iniziativa, promossa dall'Associazione PiaceCiboSano di Piacenza in collaborazione con Confesercenti e il contributo scientifico della Cattolica attraverso l'Osservatorio europeo per l’agricoltura sostenibile-OPERA diretto dal prof. Ettore Capri, e Lucrezia Lamastra ricercatrice del Dipartimento di Scienze e tecnologie alimentari per una filiera agroalimentare sostenibile-DiSTAS, si è aggiudicata il Premio ER.Rsi 2017 - Regione Emilia-Romagna.

Tutto nasce da una rete di ristoratori sostenibili del territorio piacentino e parmense disponibili ad avviare un percorso di valorizzazione, misura e accreditamento delle best practice anti spreco del cibo. Tutti i ristoratori delle province di Parma e Piacenza sono stati chiamati a partecipare all’iniziativa tramite le principali associazioni di categoria presenti sul territorio e in molti hanno già aderito.

«RicibiAMO - ricorda il prof. Capri - rappresenta la prima rete di ristoratori sostenibili che saranno in grado di raggiungere l'obiettivo 12 dell'Agenda 23 ossia quella relativa ai consumi e alle produzioni sostenibili. Le buone paratiche di riutilizzo del cibo realizzata attraverso la Family Bag e la quantificazione degli sprechi rappresentano azioni concrete che possono essere messe in atto dai ristoratori per poter essere responsabili e attivi nello sviluppo sostenibile della ristorazione»

Tra le attività promosse vi è la “Family bag RicibiAMO”, una borsa realizzata completamente in cellulosa, che sarà messa a disposizione dei clienti dei ristoranti per l’asporto del cibo non consumato. Per promuovere un comportamento corretto sono state tracciate delle linee guida che rendono un ristorante virtuoso in termini ecologici e di sostenibilità, tra queste:

• Cambiare il menù ogni tre mesi privilegiando la stagionalità delle materie prime, la scelta degli alimenti e la sostenendo la filiera corta,
• Insegnare il risparmio energetico a tutto il team di lavoro, fornitori compresi.
• Scegliere fonti rinnovabili e promuovere un corretto conferimento dei rifiuti nella raccolta differenziata.
• Per limitare gli sprechi offrire diverse dimensione delle porzioni in modo da soddisfare diversi appetiti di chi è a dieta, dei bambini e degli anziani.
• Sostenere iniziative benefiche a favore

I consumatori italiani sono sempre più informati e consapevoli delle problematiche ambientali, attenti agli aspetti di sostenibilità per questo motivo una comunicazione completa e trasparente di quanto messo in atto per rendere “green” il proprio locale è sicuramente un’ulteriore modalità di promuoversi favorevolmente verso i propri clienti e attirare nuovi target.