“È necessaria una classe politica pragmatica capace di comprendere la necessità di compromessi”. Questo l’auspicio con cui il Premio Nobel per la Pace David Trimble ha chiuso la lezione tenuta agli studenti del corso di laurea in Economia e Giurisprudenza ospitata dal prof. Maurizio Baussola.

Trimble, ex Primo ministro dell’Irlanda del Nord (per 15 anni membro del Parlamento britannico e Lord dal 2006), e il connazionale John Hume vennero insigniti nel 1998 dell’importante riconoscimento per il loro impegno nell'accordo di pace per il Nord Irlanda e per il loro sforzo nel trovare una soluzione politica a un conflitto che appariva irrisolvibile.

Il 24 novembre scorso, il premio Nobel ha tracciato davanti a un’aula gremita di studenti, un quadro della situazione generata con la Brexit ed ha sottolineato i limiti dell’attuale Commissione europea, “incapace di capire le singole problematiche dei paesi Ue ed in particolare quella inglese”. Un giudizio decisamente critico che prende spunto dalla constatazione delle profonde differenze regionali in Inghilterra, come si è potuto evincere nel referendum, un malessere profondo che differenzia nettamente la capitale, Londra, dal resto del paese. “Sarà difficile un accordo con la Ue ma in qualche modo si farà”.

Ribadendo il suo appoggio alla Brexit, il premio Nobel ha espresso opinioni non particolarmente ottimiste sulla situazione internazionale: “Difficile” ha affermato “poter credere in una pace duratura, perché troppi e di vaste proporzioni sono i conflitti in atto. Ma non per questo dobbiamo smettere di lavorare per andare in direzione della pace nel mondo”.

Secondo Trimble la situazione di oggi è molto più difficile rispetto al passato: “In Europa ad esempio le tensioni sono legate principalmente ai problemi generati dall’immigrazione, che a sua volta è frutto dei conflitti nelle zone vicine, mentre in Oriente i rapporti tra la Cina e gli altri paesi rischiano di sfociare in conflitti che coinvolgerebbero gran parte del mondo”. Per questo ha ribadito la necessità di un dialogo tra le varie nazioni quale soluzione per risolvere i vari conflitti, in nome di una pace sempre più difficile da perseguire.

Il premio Nobel è stato presentato agli studenti dal vicepresidente del Segretariato permanente dei premi Nobel per la Pace che ha sede a Piacenza, Marzio Dallagiovanna, che ha reso possibile l’iniziativa.

L’incontro è stato attentamente seguito ed ha stimolato interessanti riflessioni che hanno portato gli studenti a porre significative domande all’illustre ospite, il quale, da parte sua, ha mostrato franchezza e chiarezza espositiva. La sua posizione molto critica verso l’Unione Europea e, in particolare, verso la gestione dei rapporti bilaterali attuata dalla Commissione Europea è stata esposta con franchezza, suscitando un dibattito molto stimolante e ponendo in luce la preoccupazione dei giovani verso un cambiamento istituzionale che potrebbe danneggiarli, in particolare rispetto alle opportunità di studio e lavoro.