Da sinistra: Carlo Patrono, Livia Azzariti, Giulio Maira, Rocco Bellantone, Roberto Cauda, Paolo Maria RossiniUna “fucina della ricerca”. La facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università Cattolica, con il Policlinico A. Gemelli, mette in vetrina i numerosissimi studi in corso, da quelli di ricerca di base, a quelli in fase clinica, nonché i progetti internazionali che vedono coinvolti gli oltre 700 ricercatori operanti all’interno dei diversi istituti, ciascuno con le proprie specificità e i propri obiettivi: dalla ricerca in campo neurologico a quella sulle malattie più diffuse nella popolazione come quelle cardiovascolari e oncologiche, come pure la ricerca sulle malattie rare e genetiche, metaboliche, gastroenterologiche, epatologiche, passando per gli studi in corso per contrastare le infezioni nosocomiali che oggi pongono una seria minaccia per la salute pubblica.

Alcune di queste ricerche sono state presentate infatti in occasione della Giornata per la Ricerca 2014 intitolata “Un anno di ricerca della facoltà di Medicina e Chirurgia”, il 7 l’8 maggio nella sede di Roma dell’Università Cattolica. Un evento all'interno del quale sono state premiate le cinque migliori pubblicazioni scientifiche dell'ateneo del 2013.

Il 7 maggio sono stati illustrati oltre 260 poster scientifici di tutti gli istituti della facoltà di Medicina e chirurgia nella hall del 1° piano dell’edificio didattico a testimonianza dell’ampia produzione dei ricercatori della Cattolica di Roma.

Il tavolo dei lavori con l'assistente ecclesiastico generale monsignor Claudio Giuliodori, il rettore Franco Anelli e il preside di Medicina Rocco BellantoneI lavori di giovedì 8 maggio sono stati aperti dagli interventi rettore dell’Università Cattolica Franco Anelli, dell’assistente ecclesiastico generale monsignor Claudio Giuliodori, e del preside della facoltà di Medicina e chirurgia “A. Gemelli” Rocco Bellantone (nella foto qui a lato). Moderati da Fabrizio Oleari, presidente dell’Istituto superiore di Sanità, e da Gigliola Sica, docente dell’istituto di Istologia ed Embriologia, docenti e ricercatori della facoltà illustrano i principali filoni di ricerca e i risultati conseguiti in questo anno in merito a ricerche di base e cliniche.

«La qualità della ricerca viene misurata con degli indicatori ma questa pretesa di misurare tutto non sempre trova piena rispondenza nei risultati - ha detto il rettore Franco Anelli - . L’evoluzione della scienza e i limiti della ricerca pongono oggi dei problemi importantissimi dal punto di vista etico. Allora essere presenti nel campo della ricerca con autorevolezza è il modo per far sì che coloro che si riconoscono nell’Università Cattolica siano capaci di porre delle alternative eticamente valide a prassi che noi non possiamo considerare e ritenere accettabili».

Nel suo intervento il professor Bellantone ha sottolineato che «l’intuizione geniale del nostro fondatore padre Agostino Gemelli di un corpo docente che facesse insegnamento, ricerca e cura è stata pienamente consolidata. Abbiamo dimostrato che dove si fa ricerca si insegna meglio e allo stesso tempo che non si può curare bene dove non si fanno ricerca e didattica».

Il professor Paolo Maria Rossini, direttore dell’Istituto di Neurologia, con la sua relazione dedicata agli “Organi artificiali e robotica”, presenta gli ultimi risultati ottenuti con la mano artificiale, frutto di un progetto di ricerca internazionale e multicentrico, di recente pubblicati sulla prestigiosa rivista Science Translational Medicine. In particolare il professor Rossini mostra anche dati inediti relativi a uno studio in via di pubblicazione su una nuova possibilità terapeutica nella cura della cosiddetta “sindrome dell’arto fantasma” e del dolore a questa associato.

Carlo Patrono, docente di Farmacologia, presenta una relazione sui “Meccanismi comuni di malattia: modalità di prevenzione e longevità”. Occhi puntati sugli stati infiammatori che mostrano ormai sempre più chiaramente il loro “volto complice” in tante malattie apparentemente molto diverse tra loro, dalle patologie gastrointestinali a quelle cardiovascolari e reumatiche. Andando a controllare l’infiammazione cronica si potrebbe dunque prevenire o trattare tante di queste malattie e quindi avere un impatto sulla aspettativa di vita dei pazienti. La relazione verte anche su un altro meccanismo di malattia su cui il gruppo del professor Patrono sta facendo luce: l’attivazione piastrinica, che potrebbe essere alla base anche di malattie oncologiche quale, per esempio, il tumore del tratto digerente. I farmaci che contrastano l’aggregazione piastrinica - come la “baby aspirina” - non a caso hanno dimostrato di avere un’azione preventiva contro il tumore del colon e il motivo potrebbe risiedere proprio nella capacità dell’aspirinetta di bloccare l’attivazione piastrinica.

Il professor Roberto Cauda, direttore dell’Istituto di Clinica delle Malattie infettive, presenta una relazione sul “Trattamento delle infezioni ospedaliere con nuove strategie antimicrobiche”. In particolare si illustrano risultati di vari progetti di ricerca in corso, che affrontano il tema delle infezioni nosocomiali a tutto campo, con l’obiettivo di indicare nuove strategie per ridurre queste infezioni, e per il contenimento dello sviluppo di resistenze antibiotiche. «Oggi - spiega il professor Cauda - le infezioni ospedaliere rappresentano una problematica sempre più difficile da affrontare, complici il fatto che si assistono pazienti sempre più complessi, che aumentano le resistenze agli antibiotici e che si fa uso di un numero crescente di device che spesso sono veicolo di infezione».

La consegna del premio a Niccolò Contucci di Airc da parte di monsignor Claudio GoiuliodoriNella seconda parte dei lavori della Giornata per la Ricerca, moderati da Livia Azzariti, viene conferito il Premio “Giovanni Paolo II”, attribuito quest’anno a Niccolò Contucci (nella foto con monsignor Giuliodori), direttore generale Airc, per il suo impegno a favore della ricerca scientifica, in particolare per il suo apporto determinante al raggiungimento degli obiettivi dell'Associazione (la cui mission è la raccolta e l’erogazione di fondi a favore del progresso della ricerca oncologica e la promozione di una corretta informazione scientifica) e per aver contribuito ad accrescere negli italiani la consapevolezza che il cancro, grazie ai risultati di una ricerca seria e ben gestita, può essere sconfitto. Consegnano il premio il preside Bellantone e l’assistente generale monsignor Giuliodori. A seguire la presentazione e la premiazione da parte dei professori Stefania Boccia, dell’istituto di Sanità pubblica, e Alessandro Sgambato, dell’istituto di Patologia generale, delle quattro migliori pubblicazioni scientifiche dell’anno 2013 della facoltà di Medicina e chirurgia della Cattolica. Al professor Giulio Maira, direttore dell'Istituto di Neurochirurgia dell'Università Cattolica, sono state affidate le conclusioni della Giornata.