Tante emozioni, un sogno che si avvera, il cuore che batte forte, e la carica giusta per riuscire a dare il meglio di sé. È così che si sono sentiti Carlo Neviani e Giada Frisoni, oggi freschi di laurea del corso Stars della sede di Brescia dell’Università Cattolica, quando hanno saputo che avrebbero preso parte alla giuria di “Venezia Classici” per valutare il miglior restauro tra i film di un tempo. «Io quasi morivo di gioia», commenta Giada, che sognava questa esperienza dal lontano 2004. Carlo pensa invece alla fortuna che ha avuto a riscoprire le bellezze cinematografiche di un tempo. 

Dal 27 agosto al 6 settembre, guardando quattro film al giorno, Carlo e Giada sono rimasti a Venezia per valutare quale tra i 18 lungometraggi e i documentari, avrebbe scalato le vette del podio. I criteri di valutazione li ha indicati Giuliano Montaldo, regista e presidente della giuria: un film per poter vincere deve riuscire ad emozionare. Lo spettatore deve sentire il prodotto come parte integrante di sé. Deve essere attualizzabile e interessare il pubblico nonostante sia stato girato in un diverso periodo storico.

Ad aggiudicarsi il premio di miglior restauro è il lungometraggio intitolato “Una giornata particolare” del 1977 diretto da Ettore Scola: un film premiato per il contenuto attuale e per l’emozione che infonde.

Anche nell’ambito dei documentari sul cinema la giovane commissione ha espresso un giudizio. “Animata resistenza” di Simone Massi si è aggiudicato il premio. L’autore si definisce un “animatore resistente”, e parla di bellezza e di memoria, della sofferenza di chi ha vissuto nella miseria, e di nostalgia per un tempo in cui i valori del lavoro, dell’umiltà e dell’onestà erano il pane quotidiano.

Carlo e Giada confessano che “Venezia Classici” li ha resi ancora più motivati nel proseguire il sentiero della cinematografia: hanno potuto scoprire i lati più nascosti della “settima arte” e stando a contatto con persone che coltivano la loro stessa passione si sono sentiti importanti e a casa.

Tra meno di un mese coroneranno il loro percorso di studio con la laurea e Giada si rimboccherà le maniche per lavorare nell’ambito del cinema o del teatro, magari come attrice. Carlo ambisce a trovare lavoro come film maker in una casa di produzione.

Intanto possiamo vedere il loro racconto anche in un video.