Un esempio. Incomparabile «esempio di impegno professionale, senso civico e educazione alla legalità». Così Giorgio Napolitano ha ricordato Giancarlo Siani, il giornalista ucciso dalla camorra il 23 settembre 1985, nel venticinquesimo anniversario dell’omicidio. E così, cercando di proseguire la sua strada, lo ricorderà Giulia Destefanis, giovane neolaureata in Linguaggi dei Media dell’Università Cattolica che, con la sua tesi “anti-mafia”, ha vinto il Premio Siani 2010, settima edizione del riconoscimento dedicato a opere sulla libertà di stampa e sul giornalismo d’inchiesta, cui il Capo dello Stato ha appunto indirizzato la sua nota.

Con lei, il 23 settembre nella sede del Mattino di Napoli, anche coordinatore e tutor del master biennale in Giornalismo della Cattolica, Matteo Scanni e Laura Silvia Battaglia, vincitori della categoria “audiovisivi” con il documentario 'Maria Grazia Cutuli - Il prezzo della verità', dedicato alla giornalista uccisa in Afghanistan nel 2001, edito da On-Off Productions, in collaborazione con il Corriere della Sera.

Giulia Destefanis riceve il Premio Siani 2010Giulia ha vinto nella sezione per tesi di laurea, con 'Non vedo, non sento, non parlo. Le strategie di contrasto della mafia nei confronti dei media', lavoro di indagine sul rapporto conflittuale tra giornalismi e mafie, memoria dei nove cronisti assassinati in Italia per mano mafiosa: nella tesi, condotta sotto la supervisione del professor Marco Lombardi, la neodottoressa ha descritto le strategie messe oggi in atto per chiudere la bocca a quello che, prima di pagarlo con la vita, Giuseppe Fava aveva definito “giornalismo etico”.

Entrambe le opere “targate Cattolica” raccontano la vera essenza del giornalismo, quello che insegue la verità e che in nome del diritto-dovere di informare corre rischi a volte troppo grandi. Quello che dovrebbe essere tutelato e invece è spesso abbandonato, come alla cerimonia napoletana ha ricordato il presidente dell’Fnsi, il sindacato dei giornalisti, Roberto Natale: «Dobbiamo lavorare per garantire maggiore assistenza, anche giudiziaria, ai cronisti più esposti». Quello nel cui nome morirono Maria Grazia Cutuli, Giancarlo Siani e molti altri; e in nome di cui sono ancora oggi troppi i giornalisti minacciati. Solo nell’ultimo anno le intimidazioni sono cresciute del 100% : lo ha rivelato il rapporto annuale di Ossigeno, osservatorio dell’Fnsi sui cronisti a rischio, presentato non a caso durante la cerimonia in memoria di Siani. Aria fresca quella che si è respirata il 23 settembre nella città partenopea: tanta emozione, menti e cuori uniti nel ricordo del giovane cronista napoletano e vocazione a essere “giornalisti giornalisti” – ben diversi dai “giornalisti impiegati” più graditi ai boss – da lui tracciata. L’impegno, anche per chi continuerà a lavorare tra i corridoi dell’Università Cattolica, è non smettere di respirarla.

  TUTTI I PREMIATI

 ·  Libro - Africa Bomber, di Goffredo De Pascale, ADDeditore, Torino
 ·  Audiovisivo - Maria Grazia Cutuli, Il prezzo della verità, video a cura di Laura Silvia Battaglia, Matteo Scanni e Armando Trivellini, edito da ON-OFF productions, in collaborazione con Il Corriere della Sera
 ·  Tesi di Laurea - Non vedo, non sento, non parlo. Le strategie di contrasto della mafia nei confronti dei media, di Giulia Destefanis, Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano
 ·  Fumetto: Pippo Fava, di Luigi Politano e Luca Ferrara