Una tesi magistrale sui rapporti commerciali tra Oman e Italia non può prescindere da un’esperienza di ricerca sul campo. Per questo dal 9 aprile all’11 maggio sono stato a Muscat per cercare materiale utile per il mio lavoro. All’inizio ero molto spaventato da questo Paese. Mi ero informato sulla cultura, la storia e le tradizioni omanite e sinceramente le vedevo troppo difformi da quelle occidentali. Ma, dopo un mese fantastico trascorso lì, posso affermare che questa esperienza la ripeterei altre mille volte.
 
La cosa che mi ha colpito di più è l’atteggiamento ospitale e caloroso degli omaniti. Ti salutano sempre con un sorriso appoggiando la mano sul cuore. Non mi sono mai sentito escluso durante il mio soggiorno. La Sultan Quaboos University è un polo d’eccellenza ricco di materiale scientifico. L’enorme biblioteca, dove ho speso la gran parte del mio tempo, è fornita di qualsiasi libro sulla cultura araba e omanita. Il campus è popolato da giovani studenti e studentesse con gran voglia di studiare e apprendere anche nuove culture.

Un paesaggio dell'OmanMuscat è la classica città araba. Si presenta con un’architettura mediorientale per espresso volere del Sultano. Non si trovano gli stessi eccessi di Dubai o Abu Dhabi; la capitale omanita è difatti nota per la sua sobrietà. La mia esperienza la consiglio davvero a tutti. È un Paese fantastico aperto al mondo e a altre culture. Le donne sono emancipate, lavorano, studiano e conducono una vita normalissima. Unica nota dolente, il caldo torrido. La città si addormenta durante le ore diurne, ma si risveglia alle 19 al calar del sole.

Devo ringraziare l’Università Cattolica che mi ha permesso di compiere questa fantastica esperienza con il programma “tesi all’estero”. Ringrazio la mia relatrice Beatrice Nicolini, che mi ha fornito i contatti giusti per l’università.

* studente della facoltà di Scienze politiche e internazionali