nodi di cravatteUna delusione per i romantici che lo considerano un dettaglio della propria personalità, con risvolti così intimi da risultare unico e irripetibile. Un appuntamento imperdibile per chi cerca nel nodo di cravatta un connubio tra l’estetica e la scienza, tra la manualità e il calcolo combinatorio, tra la fantasia e la classificazione. Il professor Andrea Centomo del Liceo Corradini di Thiene e Giovanni Paolini, campione olimpionico del Liceo Scientifico Copernico di Brescia, hanno presentato nella sede di via Musei dell’Università Cattolica il loro studio sulla matematica dei nodi di cravatta. La conferenza rientra nell'ambito degli "Allenamenti" organizzati dal dipartimento di Matematica e Fisica, con il contributo del "Progetto Lauree Scientifiche", in vista della Disfida Matematica del 12 marzo 2010, la manifestazione che mette in competizione gli studenti delle scuole superiori.

Andrea Centomo e Giovanni PaoliniUna materia affrontata in modo rigoroso e completo dieci anni fa da T. Fink e Y. Mao, due studiosi che individuarono non solo la struttura dei nodi, la loro classificazione per forma e dimensioni, ma anche i criteri in base ai quali alcuni nodi possono definirsi esteticamente soddisfacenti. Centomo e Paolini hanno voluto rivisitare l’intero studio e andare oltre, calcolando attraverso il calcolo combinatorio e le progressioni geometriche il numero di nodi possibili.

Fino ai primi del novecento si praticava un solo nodo. Negli anni ’30 comparvero i celebri Windsor e mezzo-Windsor. Ma fino all’interessamento dei matematici il numero dei nodi non superò le poche unità. Astrattamente, spiegano Centomo e Paolini, i nodi possibili sono 85. Un numero che tiene conto di una serie di condizioni di base che riguardano i movimenti, le simmetrie e la forma di un nodo. Quest’ultima caratteristica consente di classificare gli 85 nodi in sedici possibili classi.

Centomo e Paolini riprendono anche la classificazione estetica di Fink e Mao. Partendo da tre caratteristiche (rapporto forma-dimensione, simmetria ed equilibrio), elaborate attraverso complesse funzioni matematiche, arrivano a stabilire che i nodi più belli sono esattamente quelli considerati tali anche da chi di numeri ed equazioni è digiuno: Orientale, Mezzo Windsor, Windsor e Hanover. A riconciliare romantici e razionalisti la dimostrazione pratica della realizzazione dei nodi che la matematica illustra con una stringa di simboli: pochi, rapidi ed eleganti gesti per sistemare attorno al collo le cravatte del noto stilista bresciano Luca Roda, sponsor della conferenza.