La presenza della Cattolica a Cremona «nasce e si realizza nell’intreccio di formazione e ricerca che riesce a condividere con il territorio». Lo ha ricordato il rettore Franco Anelli nel suo discorso inaugurale al Dies Academicus del campus cremonese dell’Ateneo. Parole confermate dal sindaco Gianluca Galimberti, dal presidente della Provincia Davide Viola e di Gian Domenico Auricchio, presidente della Camera di Commercio cremonese, intervenuti per gli indirizzi di saluto prima della lectio del vescovo monsignor Antonio Napolioni.

«Lavorare all’interno di un distretto economico produttivo come quello di Cremona – ha detto il Rettore - costituisce un grande stimolo e anche una grande responsabilità che, nel corso degli anni, abbiamo dimostrato di volere e sapere mantenere anche in presenza, negli anni della crisi economica, di ostacoli che poi sono stati superati grazie allo spirito collaborativo dimostrato da tutte le istituzioni coinvolte». Il professor Anelli ha ribadito che  l’Università Cattolica è certa «di poter giocare oggi un ruolo significativo per consolidare la posizione di questa città come punto di riferimento e innovazione nella food valley italiana». Per questo il rettore ha espresso gratitudine per la «rinnovata attenzione della comunità cremonese verso le attività del nostro Ateneo. L’espressione della mia profonda riconoscenza va ad autorità territoriali e alla Fondazione Giovanni Arvedi e Luciana Buschini per il generoso sostegno».

Il rettore, nel ringraziare il vescovo di Cremona per l’attenzione riservata alla Cattolica, ha ribadito il legame tra l’università e le chiese locali. Una Chiesa che “riparte dall’ascolto dei giovani”, come tiene a sottolineare monsignor Antonio Napolioni nella sua lectio “Fate sentire il vostro grido”. Una lezione che prende il titolo dall’esortazione rivolta da Papa Francesco ai giovani e che interpella profondamente anche l’università in quanto luogo in cui i giovani, attraverso l l’uso della ragion critica e l’arte del discernimento, acquisiscono consapevolezza di ciò che desiderano esprimere. Un grido da ascoltare, quello dei giovani, «per ragioni umane e …divine. Un Ascolto – dice Napolioni – per sintonizzarsi con la vita che ci viene incontro».

A chiudere il Dies, la consegna dei diplomi triennali e magistrali dei laureati del campus di Cremona dell’ultimo anno accademico (vedi a lato).