Hanno avuto il privilegio di accedere alle 14 sale appena riallestite, e ora aperte al pubblico, della Galleria degli Uffizi. Con una guida di eccezione. Il padrone di casa, il direttore Eike Schmidt, ha accompagnato in un meraviglioso percorso “a bocca aperta” gli allievi del master in Cultural Diplomacy dell'Università Cattolica, studenti provenienti da quattro continenti, guidati dalla direttrice del corso Federica Olivares.

Opere di Lorenzo Lotto, Veronese, Tintoretto e molto altri artisti del '500 magistralmente rimesse alla luce dopo molti anni che non erano state più visibili al pubblico. Ma il direttore Schmidt, con la docente del master Roberta Bartoli, hanno voluto dare un taglio specialistico a questo percorso, mettendo in evidenza il valore dell'arte nella diplomazia e nei rapporti tra Stati e culture. Come nel caso della “Madonna delle Rose” di Tiziano che, insieme ad altre opere, alla fine del ‘700 fu oggetto di scambio tra la galleria viennese degli Asburgo (notoriamente abili diplomatici) e la galleria fiorentina.

Ma, più in generale, in tutti i casi in cui l'arte è stata un veicolo, un linguaggio, uno strumento per dialogare, scambiare culture, condividere ispirazioni e abilità. Si pensi a tutto il fermento degli artisti rinascimentali che viaggiavano in tutta Europa creando forme di ibridazione e arricchimento che hanno portato alla creazione di tanta meraviglia. Non c'era ancora l'Europa, ma gli artisti erano già europei.