La missione dell’Università è aiutare gli studenti a capire e a valorizzare i giovani e le loro inclinazioni affinché siano utili per loro e per la società. Lo ha detto il rettore Franco Anelli aprendo i lavori dell’incontro “Progettiamo il futuro”, che si è tenuto lo scorso 11 maggio a Matera a Palazzo Viceconte. L’evento, realizzato in collaborazione con la community Alumni e l’Istituto Toniolo, rientra sia tra le iniziative promosse dall’Università Cattolica in occasione della 95° Giornata Universitaria sia tra gli incontri organizzati nell’ambito del progetto “Università Cattolica incontra Matera 2019”. Un’iniziativa che ha coinvolto gli alumni lucani dell’Ateneo e che è stata l’occasione per parlare dell’occupazione giovanile nel Sud del Paese con la presentazione dell’ultima edizione del Rapporto Giovani.

«In una società complessa e fluida qual è la nostra - ha aggiunto il rettore -  i percorsi formativi universitari oggi sono meno lineari. In questo contesto la creatività dei singoli studenti va accompagnata e guidata dall’università, che deve essere in grado di offrire proposte capaci di adattarsi alle istanze della società, intercettando anche i bisogni che vengono dal mercato del lavoro».

Dopo i saluti istituzionali, è seguita la tavola rotonda a cui hanno partecipato docenti dell’Università Cattolica, professionisti e studenti lucani, rappresentanti del mondo culturale di Matera. Tra i relatori Domenico Parisi, presidente Agenzia Nazionale politiche Attive lavoro – Anpal, Antonella Sciarrone Alibrandi, pro rettore e presidente Alumni Cattolica – Associazione Ludovico Necchi; Vito Gaudiano, amministratore delegato Openet Technologies; Ilaria Nitti, avvocato e alumna; Mirko Olivieri, studente dell’Università Cattolica impegnato nel progetto, Rossella Tarantino, manager Sviluppo e Relazioni Fondazione Matera – Basilicata 2019. Ha moderato il dibattito la giornalista de il Sole 24 Ore Eliana Di Caro.

Secondo il presidente dell’Anpal, il Sud negli ultimi anni ha dimostrato di essere protagonista nella creazione di nuove attività economiche e di rappresentare ottimi esempi di eccellenza. Ci sono quindi grandi opportunità di crescita. Si tratta di trovare le soluzioni che possano capitalizzare queste opportunità.

«Oggi siamo di fronte a un cambiamento nelle competenze richieste alle persone per affrontare il futuro del lavoro. Per essere immediatamente occupabili - work ready - ci sono tre caratteristiche fondamentali che il lavoratore deve possedere: le conoscenze di base, quindi i titoli, quella che chiamiamo la preparazione accademica; una forte competenza tecnica, che possa essere riconosciuta dalle imprese, in questo ambito rientrano anche le competenze digitali e informatiche; l’esperienza lavorativa, essenziale per acquisire alcuni elementi chiave dell’occupabilità: capacità di lavoro di gruppo, autonomia, problem solving e pensiero critico». 

La laurea senza dubbio è utile per entrare nel mercato del lavoro e per la progressione di carriera - ha aggiunto Domenico Parisi - ma questo avviene solo se è accompagnata da competenze tecniche e formazione sul lavoro.

«La missione dell’Università - ha concluso il pro rettore Antonella Sciarrone Alibrandi - deve essere quella di stare accanto ai giovani e di insegnargli a trovare il proprio posto nel mondo. L’Università deve aiutare i giovani a progettare il futuro e deve aiutare anche coloro che sono parte attiva del Paese a fare lo stesso per costruire insieme - studenti, laureati, professionisti -  una progettualità complessiva sempre più necessaria».