Una lezione su “Salute e diritti delle donne per il benessere del Paese” preceduta da una premessa, sempre al femminile, quella che la presidente della Camera Laura Boldrini ha tenuto questa mattina nell’aula Brasca del Policlinico Gemelli: «Prima di iniziare - ha detto - volevo complimentarmi per la percentuale di studentesse presenti qui al Policlinico, il 70 per cento non è una percentuale ovvia, non scontata. Significa che la donna si sta facendo strada lungo un percorso che non è tipicamente femminile».

Ad aprire i lavori il rettore dell'Università Cattolica del Sacro Cuore, professor Franco Anelli, seguito dagli interventi del preside della facoltà di Medicina e chirurgia, professor Rocco Bellantone, del direttore generale della Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli, Enrico Zampedri, e del professor Giovanni Scambia, ordinario di Ginecologia e Ostetricia all'Università Cattolica e direttore del Polo per la Salute della Donna e del Bambino del Policlinico Gemelli.

«La salute delle donne non può essere in alcun modo trascurata, ma va inserita tra le priorità nelle agende politiche mondiali, perché come sottolinea l'Oms: la salute delle donne è da considerarsi un parametro fondamentale per misurare il tasso di benessere dell’intera collettività» ha affermato la Presidente Boldrini dopo l’introduzione del professor Riccardo Masetti, ordinario di Chirurgia Generale all’Università Cattolica e direttore dell’Unità Operativa di Chirurgia Senologica del Gemelli. «E il perché è chiaro: se una donna non sta bene, è tutto il sistema che ne risente. Dal mondo del lavoro, alla famiglia, agli anziani. Perché è inutile negarlo, in molti Paesi, e di certo nel nostro, sulle spalle delle donne ricade tutto il peso delle lacune del welfare», ha concluso la presidente della Camera.

FOTO