È la prima Summer School sulla valutazione del rischio biologico nella filiera agroalimentare organizzata con Efsa. Ventotto dottori di ricerca provenienti da tutta Europa e dal Nord Africa si sono dati appuntamento a Piacenza per una settimana nella Residenza Gasparini dell’Università Cattolica.

«Biosafe si può considerare come un’eredità di Expo 2015: è un’attività di alta formazione della Scuola sulla sicurezza alimentare, istituita nel 2013 grazie all'accordo tra il ministero della Salute, il ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Expo 2015, Università degli Studi di Milano e Università Cattolica del Sacro Cuore» sottolinea il professor Pier Sandro Cocconcelli, docente della facoltà di Scienze Agrarie alimentari e ambientali. 

La Summer School Biosafe, sviluppata nell’ambito di un progetto di dottorato tra le due università, sostenuto dalla Fondazione Cariplo, è promossa in collaborazione con l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) e nasce come «un’opportunità di formazione unica per la futura classe dirigente del settore agroalimentare».

«In questi giorni si condivideranno le conoscenze fin qui disponibili in materia di valutazione del rischio microbiologico e valutazione del rischio ambientale e si affronterà il tema della resistenza antimicrobica quale rischio biologico nella catena alimentare. Senza dimenticare la valutazione del rischio Ogm e la valutazione di rischio tossicologico» conclude il professor Cocconcelli.

L’incontro tra giovani scienziati e i massimi esponenti degli organismi europei preposti al presidio della sicurezza alimentare, favorisce un approccio sovranazionale alle problematiche normative legate alla sicurezza degli alimenti in tutta la filiera e un approccio globale capace di evidenziare il rilievo della ricerca scientifica e della condivisione dei suoi risultati per assicurare una sempre maggiore sicurezza alimentare per tutti i cittadini europei.