«Sono soddisfatto per il livello altissimo dei neolaureati che oggi concludono il loro percorso: indipendentemente dalla nazionalità, hanno saputo dimostrare intraprendenza, interesse, grande preparazione e motivazione».

A parlare è Stefano Poni, coordinatore del corso di laurea triennale SAFE-Food production management, che laurea oggi i suoi primi 8 dottori, 5 italiani e 3 internazionali. 

Una sessione di laurea che segna un parziale ritorno alla normalità, con gli studenti e la commissione in presenza, con i parenti e gli amici ad assistere, tra qualche lacrima di commozione e i sorrisi che le mascherine non hanno saputo nascondere.

Dopo le lauree in Economia e Giurisprudenza, anche la facoltà di Scienze agrarie alimentari e ambientali ha dato la possibilità agli studenti di laurearsi in presenza, nel rispetto del protocollo di sicurezza. E lo ha fatto partendo dalle lauree di “Food production management”, il percorso triennale erogato completamente in lingua inglese che «si inserisce in una strategia di didattica globalizzata, tesa ad offrire ai suoi laureati sbocchi occupazionali capaci di superare i confini nazionali» sottolinea il professor Poni, nell’indicare il valore aggiunto di una laurea che punta sul tema della sicurezza e della sostenibilità della filiera agroalimentare, con accento particolare sui fiori all’occhiello del made in Italy: vino pasta, salumi, pomodoro latte e pasta.
La giornata è proseguita con la seduta delle lauree magistrali in “Scienze e tecnologie alimentari”: alle 158 lauree di Economia e Giurisprudenze di luglio, si sommano le 41 di Scienze agrarie alimentari e ambientali.

Grande anche la soddisfazione del preside di facoltà Marco Trevisan: «Sono felice che si sia tornati a laureare in presenza: è un segnale molto importante di ripresa e di fiducia. Ed è bello che i primi laureati in presenza dopo l’emergenza Covid 19 siano gli studenti della triennale SAFE, che hanno espresso performance eccellenti: stiamo pensando di dare uno sviluppo alla loro formazione internazionale attraverso l’implementazione di un curriculum in viticoltura ed enologia erogato completamente in lingua inglese. E per chi voglia proseguire con una formazione spiccatamente internazionale, a Cremona è attiva la nuova laurea magistrale in lingua inglese in “Food processing: innovation and tradition”».