Due dei quattro progetti vincitori del premio StoryLab2 Development Grants sono targati Università Cattolica e tra gli autori tre sono alumni dell’ateneo. 

Il bando che supporta i giovani sceneggiatori di cinema e tv è arrivato alla sua seconda edizione ed è promosso dall’Alta Scuola in Media, Comunicazione e Spettacolo (Almed) dell’Ateneo di largo Gemelli e dalla Scuola Civica di Cinema Luchino Visconti di Milano.

La giovanissima autrice del progetto vincitore Attila è Marta Mazzetti (nella foto), 24enne laureata in Linguaggi dei media alla Cattolica e diplomata lo scorso novembre al master di Almed International Screenwriting and Production, promotore del Premio, che ha scoperto frequentando una open lecture con il famoso sceneggiatore americano Randall Wallace. 

Terminato il master e dopo uno stage di tre mesi come reader/script evaluator presso una casa di produzione milanese, Marta si è lanciata nella stesura della sua prima sceneggiatura di una serie ispirata all’ascesa e alla caduta di uno dei più controversi condottieri della storia, dipinto come un mostro nella cultura occidentale, ma considerato un eroe nell’Est Europa. «Sono solo all’inizio - ha dichiarato Marta - e la strada è ancora lunga, vorrei proseguire nell’ambito della sceneggiatura/development, ma il mio sogno nel cassetto è diventare una showrunner».

Il secondo progetto premiato è I Barbari di Francesco Baucia, coadiuvato da Davide Cogni, Ruben Marciano e Nicola Peirano. Un thriller contemporaneo, sotto forma di serie televisiva, ambientato nel Nord Italia, che esplora il rapporto tra gli abitanti di un paese della Bassa padana con la numerosa comunità sikh che da moltissimo tempo lavora e vive in quell’aerea.

Francesco è un alumno dell’Università Cattolica dove si è laureato alla triennale e poi alla magistrale in Filosofia nel 2009, quando ha iniziato a lavorare come redattore nell’editoria. «Al termine di una lunga collaborazione in questo settore, nel 2016 ho deciso di rimettermi in gioco iscrivendomi al Master International Screenwriting and Production - ha spiegato l’autore - perché da sempre affascinato dal cinema e dalla televisione, e perché ritengo che queste forme di racconto siano del tutto integrabili con la narrativa e il romanzo».

Nel 2013 aveva pubblicato il suo primo romanzo, L’ultima analisi (Sedizioni), e ora è in uscita il suo secondo. 
«La scrittura per la serialità televisiva necessita molta esperienza, e una formazione quasi da “bottega” rinascimentale; sono consapevole che la strada è lunga, ma raccontare storie, collaborando con altri autori, è una sfida sempre affascinante» ha aggiunto Francesco che spera di poter vedere un giorno il progetto oggi premiato trasformarsi da parole in immagini. 

A questo progetto che mette a tema l’integrazione di comunità che vivono fianco a fianco senza conoscersi davvero e guardandosi reciprocamente come “barbari”, ha collaborato Nicola Peirano, laureato alla magistrale in Filologia moderna alla Cattolica e anche lui diplomato al lo stesso Master della Cattolica. 

Dopo una breve esperienza lavorativa in BeActive, una società portoghese specializzata in produzioni crossmediali e transmediali per la tv, il cinema e il web, Nicola ha frequentato un corso di specializzazione della Rai sulla scrittura seriale, dove ha conosciuto quelli che sarebbero diventati i colleghi del progetto I Barbari. Da alcuni anni, scrive sceneggiature per serie animate rivolte a un target prescolare o scolare, un mestiere che lo appassiona e che vorrebbe continuare oltre e dedicarsi a progetti personali come autore di narrativa e di sceneggiatore per serie tv.
 
«Ho deciso di iscrivermi al Master perché da sempre amo le storie e i film - ha detto Nicola -. Ne sono venuto a conoscenza dopo aver frequentato in università due corsi, uno in semiotica e uno in scrittura per la tv, tenuti dai professori Armando Fumagalli e Paolo Braga. Il Master è stata un'ottima palestra per acquisire conoscenze e competenze in drammaturgia e scrittura per l'audiovisivo, ma anche per muovere i primi passi nel settore televisivo e cinematografico come sceneggiatore in erba. Infatti, mi ha permesso di entrare in contatto con produttori, autori e altri professionisti che mi hanno aiutato non poco nel mio percorso lavorativo». 

Convinto che il mercato della serialità televisiva e del cinema siano in fase di ascesa, il direttore del Master Armando Fumagalli constata con piacere che per StoryLab2 «tra aprile e maggio sono arrivati oltre 100 progetti di autori con un’età media di 28 anni, a testimonianza che c’è tuttora un grande interesse da parte dei giovani verso la scrittura per la tv e il cinema». 

Durante il lockdown la scrittura legata all’industria dell’entertainment non si è mai fermata. «Ora i set stanno via via ripartendo dopo l’emergenza legata al Covid-19 e la ‘fame’ di storie di nuovi autori da parte del mercato continua a essere molto elevata - ha continuato Fumagalli -. Le opportunità professionali per sceneggiatori, story editor e produttori creativi continuano e per questo, continuare a favorire un punto di incontro fra autori e aziende è ancora oggi fondamentale e necessario. Il nostro progetto Storylab ha creato occasioni importanti, specie per i giovani autori lombardi, come Milano Pitch e come StoryLab Development Grants, che supportano creativamente ed economicamente nuovi progetti nella fase più delicata della produzione audiovisiva, ossia quella dello sviluppo, il passaggio dal soggetto alla sceneggiatura, la riscrittura della sceneggiatura e il coinvolgimento di partner industriali e finanziari».