Un’impresa sulle spalle, un grande sorriso sul volto. È così che Keneth Ndua Mitambo si è presentato alle selezioni per la quinta edizione del Global Mba in Impact Entrepreneurship in Kenya. È un master per imprenditori organizzato dall’Alta Scuola Impresa e Società (Altis) dell’Università Cattolica, attraverso la E4Impact Foundation (di cui insieme a Securfin, Mapei, Salini-Impregilo e all’Associazione Always Africa è membro fondatore), in collaborazione con il Tangaza University College di Nairobi.

Al master Keneth è arrivato dopo aver conseguito una laurea in Community care, Hiv and Aids e aver iniziato a lavorare come consulente in diverse Ong nel suo Paese. Un percorso che l’ha portato nel 2012, dopo oltre dieci anni di esperienza nel campo dello sviluppo sostenibile, a impegnarsi in un progetto concreto per la comunità locale, cominciando a concepire quello che è oggi il modello di business di Stamp Investment, l’impresa da lui fondata a Nairobi. Produce e distribuisce stufe a basso consumo per la purificazione dell’acqua, le Jiko Kenya Stove. Hanno un grandissimo impatto sulla vita delle persone e permettono a scuole e famiglie di avere un accesso più agevole all’acqua potabile.

Secondo gli studi effettuati dall’impresa in diverse zone del Paese, l’uso di queste stufe riduce del 70% il rischio di contrarre malattie, permette di risparmiare sui consumi di risorse e sul tempo impiegato per cucinare un pasto con acqua pura. Non solo: lascia anche l’ambiente domestico più sano «perché le stufe non fanno lacrimare gli occhi o tossire, come la maggior parte di quelle sul mercato». In moltissime aree, dove l’accesso all’acqua potabile è una sfida quotidiana, strumenti di questo tipo possono fare la differenza.

Quando ha capito che era sulla strada giusta? «Credo che il momento migliore della mia vita di imprenditore sia stato quando ho assistito all’intervista di una bambina da parte di un giornalista della stampa locale. Le brillavano gli occhi quando ha raccontato il modo in cui le Jiko Kenya Stove le avevano cambiato la vita. “Non ho mai perso un giorno di scuola per motivi di salute negli ultimi sei mesi – ha detto – ed è solo grazie a questa stufa”. Ecco perché credo in quello che faccio, perché migliora la vita delle persone che mi circondano e non posso che esserne felice».

Nel 2015 si candida all’Mba che guida gli imprenditori locali al lancio e allo sviluppo della propria attività. Perché? «Ho deciso di iscrivermi perché sentivo che c’erano nella mia attività aspetti che potevo gestire meglio, avevo bisogno di una formazione imprenditoriale. Mi sono guardato un po’ in giro e ho anche iniziato un dottorato, ma dopo poco ho capito che non era la strategia giusta. L’Mba mi ha portato a un cambiamento di metodo nel gestire la mia impresa e ha affinato le mie abilità imprenditoriali».

Keneth viene ammesso: in questo percorso si parte dallo sviluppo dell’idea imprenditoriale, attraverso i Boot Camp – intervallati da lezioni e distance learning – si struttura e poi ci si confronta sul modello di business, per arrivare al business plan da presentare agli investitori locali: «L’approccio pratico utilizzato è ciò di cui avevo bisogno» racconta Keneth. «Business Competition in cui presentare la mia idea a giurie di esperti, tenute di fronte a esponenti della comunità imprenditoriale locale; analisi condivisa e moduli direttamente collegati allo sviluppo della mia attività: non potevo chiedere di meglio».

Quali sono le principali qualità che un imprenditore oggi deve possedere? «Conoscere bene il proprio prodotto, saper leggere i bisogni dei clienti e della società, avere una buona conoscenza del contesto, essere onesti, ma soprattutto essere resilienti: non mollare mai».

E cosa consiglierebbe a un giovane che oggi volesse intraprendere questa attività? «Di cercare sempre il consiglio di chi ha fatto lo stesso prima di lui, di confrontarsi con chi ha esperienza, di studiare i bisogni del mercato per capire se il prodotto offerto risponde a una reale domanda. All’Mba abbiamo avuto l’opportunità di incontrare persone che prima di noi hanno affrontato la sfida imprenditoriale: è a loro che bisogna guardare per trovare l’ispirazione. E poi, di partire con le risorse che ha, senza indebitarsi e di curare sempre l’innovazione».

Il 25 febbraio scorso Keneth ha vinto la competizione Grand Challenges Africa riservata alle iniziative più innovative nel campo sanitario e dello sviluppo sostenibile in tutto il mondo. Un bel traguardo per chi, come lui, ha iniziato solo quattro anni fa.