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Ambiente e tecnologia, le sfide del business dopo Covid-19

Fondamentali competenze culturali e linguistiche di alto livello, ma anche digitale, innovazione, sostenibilità by Bianca Martinelli | 26 maggio 2020 Fare business nel mondo di oggi esige un approccio cross-culturale e competenze linguistiche di altissimo livello, oltre che tecnologiche e legate alla conoscenza dei mercati. Nuove sfide, nuove competenze” promosso dalla facoltà di Scienze Linguistiche e letterature straniere , campus di Brescia, e moderato da Marco Grumo , docente di Economia Aziendale e co-coordinatore del Curriculum magistrale in Management e relazioni economiche internazionali, e Alessandro Ceriani , docente di Organizzazione e management delle imprese turistiche. Ne è convinto Claudio Tapparo , imprenditore, vce presidente di Unionmeccanica Brescia e membro del direttivo nazionale di Unionmeccanica Confapi, che nel suo intervento ha affrontato il tema delle trasformazioni e delle sfide che si prospettano per un nuovo slancio delle imprese metalmeccaniche. Ambientale, sociale ed economico dovranno diventare i tre pilastri del processo produttivo di ogni impresa del settore», ha precisato Tapparo, la cui azienda opera nell’ambito della fusione di alluminio secondario, ovvero derivato non dalle miniere bensì da oggetti di scarto e riciclo, secondo un processo ad alta compatibilità ambientale. Sul tema della logistica e del trasporto merci per via marittima nell’international business, si è infine soffermato Renato Causa , esperto del settore marittimo dell’Accademia Marina Mercantile di Genova con alle spalle 42 anni di esperienza all’interno delle compagnie di navigazione. Con l’avvento del Covid il rischio era quello di un’interruzione della catena della logistica, che tuttavia ha retto seppur con un movimento merci limitato ad una percentuale tra il 13% - nel peggiore dei casi - e il 32% - nel migliore - rispetto all’era pre-Covid. Per Paolo Lupoli «empatia, capacità di relazione, conoscenze cross-disciplinari e capacità di mettersi nei panni di chi ci sta di fronte grazie alla profonda conoscenza di una cultura, sono le skills che oggi fanno la differenza nel mondo del lavoro».

 

Football Avenue a Milano

cattolicapost Football Avenue a Milano Allo stadio di San Siro anche Cattolicaper lo Sport parteciperà l’8 e 9 novembre al forum dedicato al business development con le più importanti società calcistiche di serie A, B e Lega Pro. ottobre 2017 Giovedì 9 e venerdì 10 novembre lo stadio San Siro, che molti chiamano la Scala del calcio, ospiterà la quinta edizione di Football Avenue . Il nostro Ateneo parteciperà attraverso Cattolicaper lo Sport , la piattaforma di esperienze e competenze al servizio di società e istituzioni sportive, ma anche degli atleti e dei professionisti del mondo dello sport. Il forum è un luogo d’incontro tra aziende leader e referenti delle società di calcio professionistiche: dove fare business, trovare nuovi contatti e scoprire le più recenti innovazioni nell’industria calcio. Saranno presenti top club come Inter, Milan, Roma e Lazio ma anche Sampdoria, Genoa, Udinese, Verona e importanti società che militano in Serie B e Lega Pro quali Novara, Brescia, Salernitana, Siena, Pisa, Cosenza, Monza e Piacenza. Non mancheranno le tre leghe più importanti del calcio italiano (Serie A, Serie B e Lega Pro), oltre a diverse squadre europee. Per l’Università Cattolica, che ha partecipato a tutte le precedenti edizioni, quest’anno scenderà in campo un team di otto delegates: docenti e professionisti che possano diffondere e promuovere al meglio i progetti, gli eventi e l’offerta formativa dedicati dall’Ateneo al mondo dello sport.

 

Silicon Valley, World Cup per 20 studenti

milano Silicon Valley, World Cup per 20 studenti Il team formato dagli allievi di sei facoltà dell’Ateneo ha vinto la competizione nazionale promossa dal network Enactus che mette in gara le idee d’impresa. Un trampolino di lancio verso il contest internazionale che si terrà a settembre a San Jose. giugno 2019 Un gruppo di venti studenti provenienti da sei diverse facoltà dell’Università Cattolica si è aggiudicato il primo posto della competizione nazionale organizzata ogni anno da Enactus: rappresenterà l’Italia alla World Cup che si terrà in Silicon Valley a San Jose, a fine settembre. Il team Enactus Unicatt ha ottenuto il titolo confrontandosi con altre 10 università italiane nella terza competizione nazionale che si è tenuta lo scorso 6 giugno alla Fondazione CariVerona. Il gruppo di studenti dell’Università Cattolica nasce nel 2017 ed è tra i gruppi pionieri di Enactus in Italia. Gli studenti si sono inoltre aggiudicati anche due award speciali : il premio TEDx Cortina , che consentirà loro di parlare dei progetti vincitori all’evento TEDx che si terrà in Veneto il prossimo 23 agosto, nonché un percorso di accelerazione offerto da Unicredit. economia #impresa #business #siliconvalley Facebook Twitter Send by mail Print.

 

L’industria è finita nel pallone

Cattolicapost L’industria è finita nel pallone Nel calcio la differenza non la fanno più solo i campioni ma anche l’aspetto societario e il modello di governance e di business . È sempre più un fenomeno aziendale in cui assume importanza anche l’aspetto societario e il modello di governance e di business che viene adottato. Una riflessione che è stata alla base anche del corso di Alta formazione promosso dall’Ateneo e dalla Lega Nazionale Professionisti B, finalizzato a fornire ai partecipanti i fondamenti teorici e gli strumenti operativi che permettano loro di valorizzare nell’ambito calcistico l'esperienza maturata. La formazione universitaria offre un solido punto di riferimento nelle aree aziendali, nell’area della finanza d’impresa, della statistica e della organizzazione d’impresa che può essere completata con percorsi personalizzati finalizzati ad offrire le conoscenze aggiuntive derivanti dall’analisi e dalla discussione di casi concreti e dall’approfondimento della letteratura specialistica. Occorre dotarsi di un patrimonio di conoscenze giuridiche sia sul piano teorico che tecnico-applicativo, che consenta di operare con la massima efficienza e competenza nei rispettivi ambiti di attività. Per poter operare nell'ambito giuridico dello sport, è necessario conoscerne il complesso funzionamento e le reali esigenze di intervento professionale, come l'attività di assistenza e redazione di accordi negoziali, non più riservata ai soli Procuratori sportivi (ex Agenti Fifa), ma consentita anche agli avvocati. La comunicazione dello sport si avvale sempre più di piattaforme digitali che integrano, accanto ai media tradizionali, la presenza di siti web con l’avvio e la gestione di una relazione costante con il proprio pubblico.

 

Imparare a fare Business in un mercato globale

Piacenza Imparare a fare Business in un mercato globale Con il Master of Science in Global Business Management, il mondo si incrocia a Piacenza. Una laurea magistrale alla Cattolica di Piacenza che parla in inglese e che insegna a far business nel mercato globale. ottobre 2018 C’è una laurea magistrale alla Cattolica di Piacenza che parla in inglese e che insegna a far business nel mercato globale. È il programma più internazionale offerto dalla Facoltà di Economia e Giurisprudenza del Campus di Piacenza. Il Master of Science in Global Business Management , affronta le tematiche manageriali più innovative relative al business internazionale, alla competitività internazionale, alla fusione e acquisizione, alla misurazione e gestione della performance e aula gestione della sostenibilità. E non viene esplorato solo il punto di vista delle imprese - prosegue Vendramini -: gli studenti hanno la possibilità di vedere come funzionano altri mercati, altre istituzioni, altre agenzie di regolamentazione. Quest’anno sono aumentati di molto gli studenti internazionali provenienti da tutte le parti del mondo, dall’estremo oriente fino alle Americhe e da tutta Europa .

 

Studenti, network globale a distanza

BRESCIA Studenti, network globale a distanza Gli allievi della triennale di Scienze linguistiche della sede di Brescia, con il progetto X-Culture, hanno lavorato in team con 80 università del mondo su progetti di business internazionale per vere aziende. Per 19 studenti del corso di laurea triennale in Scienze linguistiche della facoltà di Scienze linguistiche della sede di Brescia dell’Ateneo è giunto a conclusione il progetto X-Culture . Un percorso di apprendimento su scala internazionale progettato per fornire agli studenti l'opportunità di acquisire esperienze dirette, lavorando in collaborazione virtuale internazionale. L’iniziativa, coordinata dall’Università di Greensboro in North Carolina (Usa), promuove dei team internazionali di studenti che lavorano a distanza per un semestre su un progetto di business internazionale. L’idea è di riprodurre il contesto dei Global Virtual Team, che le nuove tecnologie rendono sempre più diffusi nella reale pratica del business internazionale. Gli studenti hanno lavorato in modo professionale, su progetti di business di sviluppo internazionale per vere aziende. Martedì 3 luglio gli studenti hanno ricevuto in Sala della Gloria gli attestati di partecipazione dalle mani del prorettore e coordinatore della facoltà Mario Taccolini (al centro nella foto in alto) e della professoressa Loretta Battaglia ( a destra nella foto) , docente di Marketing e promotrice dell’iniziativa.

 

Studenti alla prova della consulenza

Brescia Studenti alla prova della consulenza Dopo la prima fase del progetto X-Culture, che ha coinvolto 4.500 universitari da tutto il mondo e 150 dalla sede di Brescia in un progetto di Marketing e Business Internazionale, Carlo Alberto Calchera ha partecipato al Simposio conclusivo a Macerata. agosto 2018 È stata un’esperienza davvero poliedrica quella vissuta a Macerata da Carlo Alberto Calchera , studente iscritto al terzo anno di Scienze linguistiche nella sede di Brescia dell'Ateneo, grazie al progetto X-Culture che propone la filosofia del learning by doing come metodo per l’insegnamento di Marketing e Business Internazionale. Come nella prima parte dell’iniziativa, sono stati creati team virtuali con il compito di fornire consulenza per diverse realtà aziendali di successo, in particolare del territorio marchigiano. I 150 studenti hanno lavorato con 33 team su quattro aziende italiane: Nuova Simonelli (produzione di Macchine da Caffè espresso), Eurosuole (produzione di suole per calzature, realtà del distretto calzaturiero fermano-maceratese), Tenuta Cocci Grifoni (azienda vitivinicola), Macerata Opera (lo Sferisterio). La parte più difficile è stata quella di contenere la presentazione in 15 minuti per introdurre, spiegare e convincere dei professionisti della bontà della nostra soluzione è stato allo stesso tempo illuminante e terrificante» prosegue lo studente bresciano. Non eravamo più ragazzi inesperti, ma dei futuri professionisti in un contesto reale, nel quale ogni minuto è prezioso, e bisogna essere veloci e precisi». Se dovessi riassumere il tutto con una frase - conclude - credo che l’esperienza abbia creato quel collegamento, quel ponte che mancava fra “ciò che studio oggi” e “ciò che voglio fare domani”, colmando lacune che prima non pensavo di avere».

 

Africa, la nuova frontiera delle Pmi

cattolicapost Africa, la nuova frontiera delle Pmi Giovedì 15 dicembre a Milano un seminario promosso dal master in Economia e gestione degli scambi internazionali-Megsi presenta le opportunità di business per le imprese italiane. Aldo Pigoli , docente ed esperto di geopolitica e analisi delle relazioni internazionali, approfondisce vantaggi e criticità nel seminario organizzato dal master in Economia e gestione degli scambi internazionali-Megsi in programma giovedì 15 dicembre alle ore 14 in Università Cattolica (via Carducci 28/30, Milano). Da circa 15 anni il continente africano sta attraversando una fase di crescita economica e sviluppo che ha attirato gli interessi di vari operatori economici a livello internazionale. Inoltre, negli ultimi anni molti Paesi africani hanno avuto successo nel rendere attrattivi i loro settori economici, attraverso investimenti in servizi e infrastrutture ma anche nel miglioramento degli aspetti burocratico-amministrativi e giuridico-legali». Secondo l’esperto di geopolitica, «permangono alcune criticità, le principali derivanti dalla forte dipendenza dalla produzione e dall’export del settore primario, largamente dominante in molti Paesi, e in generale, dalle enormi disparità socio-economiche, dalla perdurante corruzione e dal ritardo nello sviluppo delle infrastrutture». La Mistral International sarl si occupa di attività agricole e di allevamento animale è stata costituita nel 2013, ed è registrata presso la Camera di Commercio di Dakar (Sn). Nasce dall'unione di capitali e prestazioni d'opera italiani e senegalesi con la mission di strutturare un'azienda in grado di produrre alti profitti e svolgere una funzione sociale importante nel territorio, in grado di portare innovazione, formazione e lavoro; combattendo povertà e migrazione clandestina verso l'Europa.

 

Concorso OsservaItalia

Piacenza Concorso OsservaItalia Premiazione del gruppo vincitore del concorso destinato agli studenti della Laurea Magistrale in Food marketing. aprile 2016 Un premio destinato agli studenti della laurea magistrale in Food marketing e Strategie commerciali dell’Università Cattolica di Piacenza e istituito da OsservaItalia per un progetto di ricerca che veda al centro il settore dell’ortofrutta. Il gruppo di studenti vincitori sarà proclamato venerdì 8 aprile alle 10.30 , in aula Delta e per l’occasione sarà presente il direttore marketing di Conad Giuseppe Zuliani e Luigi Gia, caporedattore di Affari&;Finanza – Repubblica. L’ortofrutta è uno dei più importanti comparti dell’industria agro-alimentare con un fatturato aggregato di 11 miliardi di euro, 4 dei quali realizzati all’estero. Un segmento di mercato, quello dei prodotti freschi e freschissimi che vale oggi alla cassa circa il 45% di uno scontrino. E’ dunque chiaro come la competizione per il mondo della grande distribuzione si giochi su questo terreno, attraverso strategie che devono tenere conto delle nuove tendenze dei consumatori sempre più salutisti, più attivi, più informati, meno spendaccioni e alla continua ricerca di prodotti freschi, freschissimi e a Km0. E’ da queste premesse che nasce il concorso rivolto agli studenti di food marketing “Il concorso è aperto ad oltre 100 studenti che hanno lavorato suddivisi in team di 10 persone ciascuno – spiega Giuseppe Zuliani, direttore marketing di Conad -.

 

India, tre mesi nel top delle business school

Sono passati solo due anni da quando i primi studenti della facoltà di Economia sono volati nel sud dell’India per un trimestre di studio ma i legami tra Università Cattolica e Loyola Institute of Business Administration (Liba) si sono nel frattempo moltiplicati. La Liba ha scalato la classifica delle migliori Business School dell’India entrando nel ghota del settore: un’ascesa rapidissima che l’ha portata nella “top ten”, con un balzo di ben 12 posizioni in una graduatoria composta da più di 1.800 B-School. Il partner che la Cattolica, attraverso Relazioni Internazionali e Altis , ha scelto a Chennai, diventa così sempre più attrattivo per gli studenti di Economia, che già possono cominciare a pensare alla prossima estate. È stato pubblicato infatti nel sito delle Relazioni internazionali il bando che permetterà a dieci allievi della laurea specialistica in Management per l’impresa di trascorrere 13 settimane alla Liba, dal 21 giugno al 10 settembre 2010, con la possibilità di vedersi riconosciuti e convertiti due esami sostenuti oltre oceano. Un’esperienza che ha interessato lo scorso anno altri dieci studenti, impegnati per un trimestre nella città del Tamil Nadu che conta quasi sei milioni di abitanti, come racconta Luca Ponzio . Sono in corso di svolgimento tre survey internazionali congiunte, una delle quali sta per concludersi, che riguardano il management della catena di fornitura etica in vari paesi del mondo, e un progetto sulle piccole e medie imprese e i distretti industriali. L’alleanza Altis-Liba promuove infine una serie di progetti che vanno dalla conciliazione famiglia-lavoro al lancio, anche in India, del Network di manager della responsabilità sociale di impresa , una professionalità nuova che ha bisogno di mettere in comune best practice per consolidarsi e affermarsi.

 

La parola alle imprese, decimo atto

Un’iniziativa che, nel nome del marketing e della comunicazione aziendale, ha dato voce ai rappresentanti delle imprese più significative del settore. In dieci anni di attività ha visto la partecipazione di 60 realtà aziendali e più di 80 tra imprenditori, manager e professionisti, per un totale di oltre 100 incontri che hanno contribuito ad arricchire il bagaglio culturale e professionale degli studenti, trattando sempre i temi di maggiore attualità. Gli studenti potranno confrontarsi con l’esperienza di un marchio che, secondo la classifica “Best Global Brands” di Interbrand del 2009, occupa il sesto posto per valore economico a livello mondiale. imprese #business #communication #nelli Facebook Twitter Send by mail Print.

 

Keneth, la mia stufa per l’acqua potabile

CATTOLICAPOST Keneth, la mia stufa per l’acqua potabile È un’idea che ha cambiato la vita a molti quella del giovane kenyota, che ha creato un’impresa per garantire un accesso più sicuro alle risorse idriche. Un percorso che l’ha portato nel 2012, dopo oltre dieci anni di esperienza nel campo dello sviluppo sostenibile, a impegnarsi in un progetto concreto per la comunità locale, cominciando a concepire quello che è oggi il modello di business di Stamp Investment , l’impresa da lui fondata a Nairobi. Secondo gli studi effettuati dall’impresa in diverse zone del Paese, l’uso di queste stufe riduce del 70% il rischio di contrarre malattie, permette di risparmiare sui consumi di risorse e sul tempo impiegato per cucinare un pasto con acqua pura. Quando ha capito che era sulla strada giusta? «Credo che il momento migliore della mia vita di imprenditore sia stato quando ho assistito all’intervista di una bambina da parte di un giornalista della stampa locale. Perché? «Ho deciso di iscrivermi perché sentivo che c’erano nella mia attività aspetti che potevo gestire meglio, avevo bisogno di una formazione imprenditoriale. E cosa consiglierebbe a un giovane che oggi volesse intraprendere questa attività? «Di cercare sempre il consiglio di chi ha fatto lo stesso prima di lui, di confrontarsi con chi ha esperienza, di studiare i bisogni del mercato per capire se il prodotto offerto risponde a una reale domanda. All’Mba abbiamo avuto l’opportunità di incontrare persone che prima di noi hanno affrontato la sfida imprenditoriale: è a loro che bisogna guardare per trovare l’ispirazione.

 
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