Quali sono i Paesi europei che usano più contante o non hanno limiti ai pagamenti cash? Quali i settori economici con la struttura societaria più opaca? Quali gli Stati che offrono più facilmente “Golden Visa”? Dove è più facile trovare aziende infiltrate dalle mafie italiane? Quali schemi di riciclaggio sono più utilizzati dalla criminalità organizzata russa o dalle bande di motociclisti nel Nord Europa?

Sono alcune delle domande a cui risponde il Rapporto finale del Progetto More - Modelling and mapping the risk of Serious and Organised Crime infiltration in legitimate businesses across European territories and sectors, pubblicato dal coordinatore del progetto, il centro Transcrime dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. 

Tra i risultati, si conferma il ruolo chiave del contante nel facilitare economia sommersa, corruzione ed infiltrazione criminale in azienda. L’Est Europa (soprattutto Romania, Bulgaria e Slovacchia) mostra l’uso più intensivo di contante, ma anche Germania ed Austria risultano ai primi posti. Qui la cartina completa.

I limiti ai pagamenti in contante in Europa variano da poche centinaia a diverse migliaia di euro, ma 12 Paesi membri (tra cui Germania, Malta e Cipro) non hanno tetti massimi (qui il link alla mappa completa). Questa disarmonia genera processi di “displacement” dei gruppi criminali verso quei Paesi dove è più facile fare investimenti o acquisire beni di consumo cash, perché più semplice riciclare denaro sporco.

Le aziende registrate a Malta, Cipro, ma anche in Germania, Regno Unito e Repubblica Ceca, mostrano il maggior numero di collegamenti con azionisti e titolari effettivi di Paesi off-shore e ad alta opacità finanziaria, e in media la maggiore complessità della struttura societaria. Tra i settori spiccano per opacità della struttura societaria quello dei trasporti marittimi e dell’immobiliare.

Bulgaria, Cipro, Malta e Romania sono i Paesi europei dove è più semplice ottenere la cittadinanza a fronte di un investimento in denaro (i cosiddetti “Golden Visa”). Questi programmi rischiano di facilitare l’infiltrazione criminale attraendo investitori di Paesi terzi che, riciclando proventi illeciti, possono ottenere la cittadinanza europea e la possibilità di muoversi liberamente nell’area Ue.

L’analisi dei casi studio mostra un rapporto sempre più stretto tra criminalità organizzata tradizionale e criminalità “dei colletti bianchi”, con la commissione di reati sentinella come corruzione (anche tra privati), frode fiscale e falso documentale. Frequenti, sia in Italia che all’estero, le aziende infiltrate dalla criminalità organizzata e specializzate nella produzione di fatture false, poi usate a scopo di evasione fiscale, riciclaggio di denaro o di prodotti rubati.

Tra i settori più infiltrati in Europa, sia attività tradizionali come bar, ristoranti e imprese edili (soprattutto nella sfera degli appalti pubblici) ma anche attività assistenziali (per esempio centri di gestione dei migranti) e società di gaming e scommesse, soprattutto online (spesso registrate a Malta e con server localizzati in paradisi fiscali).