Si è celebrato con uno sguardo al futuro il consueto appuntamento con il Dies Academicus della sede di Brescia dell’Università Cattolica. L’inaugurazione si è svolta, infatti, all’interno dell’ex seminario diocesano di Mompiano, dove è in corso la ristrutturazione degli ambienti che ospiteranno il nuovo campus.

La mattinata sì è aperta con la Santa Messa celebrata dal Vescovo di Brescia Pierantonio Tremolada che ha tenuto anche la prolusione, nella quale ha ribadito “l’importanza del ruolo che l’Università Cattolica riveste nel processo educativo dei giovani e nella promozione della cultura nella nostra città”.

GUARDA LA GALLERY SULLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK

Un’occasione, dunque, per celebrare il solido legame dell’Ateneo con la Chiesa, la comunità, le istituzioni cittadine, e le realtà sociali e imprenditoriali del territorio che hanno condiviso e sostenuto il progetto, come emerge dalle parole del rettore Franco Anelli: «La scelta di investire risorse importanti per dare all’Università una sede nuova e adeguata, raccogliendo e riorganizzando quanto è oggi disperso in differenti collocazioni, non nasce solo da un’esigenza di risistemazione logistica - gli spazi dei quali fino ad ora abbiamo potuto godere e per la cui disponibilità siamo grati alle Suore Ancelle della Carità e alla Casa primaria di Brescia dell’ordine delle Canossiane, non sono più sufficienti ad ospitare le accresciute attività. - La decisione trova origine e alimento nelle profonde radici che l’Ateneo, nato milanese, ha stabilito nella cultura e nella storia di Brescia e mira a consentire un loro più esteso sviluppo in uno spazio più ampio e meglio attrezzato».

Una necessità suffragata anche dai numeri in crescita costante, come riferito da Anelli: «Nel presente anno accademico (2018/19) abbiamo registrato un incremento del 7% sulle nuove immatricolazioni (il 14 gennaio 2019 si registravano 1.354 nuovi iscritti rispetto ai 1.278 del 14 gennaio 2018), per un totale di oltre 4.000 iscritti».

Più nel dettaglio: aumentano di 28 unità gli iscritti alla facoltà di Scienze Matematiche, di 40 le matricole della facoltà di Lettere, 22 per Scienze a tecniche psicologiche e 39 per Scienze politiche e sociali, per un totale di oltre 1.300 matricole nella sede bresciana.

Proprio in virtù di tale vivacità, prima di pensare alle strutture, il pensiero è stato rivolto alla attività formative e di ricerca che animeranno il nuovo campus (che affiancherà la storica sede di via Trieste mentre decreterà la chiusura di quelle di via Aleardi, via Musei e di Contrada Santa Croce).

Il nuovo polo potrà infatti vantare 29 aule di diverso taglio per un totale di 2.000 posti a sedere, 3 laboratori di informatica (105 postazioni), 13 laboratori di fisica, 55 studi per docenti, 12 sale riunioni, 4 sale studio (220 posti a sedere) in aggiunta alla biblioteca che conterrà 180.000 volumi e 70 posti, 2 sale per la discussione delle tesi di laurea, un sala mensa con zone bar e libreria annessa, una Cappella per le celebrazioni, campo da calcio e palestra, il tutto nel contesto di 16.700 metri quadri di spazi esterni, di cui oltre la metà adibiti a verde.

In attesa della conclusione dei lavori, stimata nell’estate 2020, la mattinata si è conclusa con la benedizione del cantiere da parte di Monsignor Tremolada, alla presenza del Rettore del sindaco Emilio Del Bono, dell’assistente ecclesiastico generale monsignor Claudio Giuliodori, del presidente dell’Ebis Alessandro Azzi, del prorettore Mario Taccolini, e del consigliere Ebis Giovanni Bazoli.

Un grande lavoro di riqualificazione strutturale, certo, a fronte di un’altra grande e primaria certezza: «La pietra più solida con la quale dobbiamo costruire la nostra sede è immateriale. Sono gli studenti, i docenti, l’insegnamento, la cultura e la ricerca il senso vero, antico e perenne come la pietra, di un’università» ha concluso il Rettore.

Dies Academicus Brescia