Raggiungere l’uguaglianza di genere ed emancipare tutte le donne e le ragazze: è il quinto obiettivo dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile. L’hanno sottoscritto nel 2015 193 Paesi membri dell’ONU per garantire parità di accesso all’istruzione, alle cure mediche, a un lavoro dignitoso, alla rappresentanza nei processi decisionali, politici ed economici.

In poco più di dieci anni si raggiugerà questo ambito traguardo?

Sarà un percorso a ostacoli se si considera che la partecipazione femminile alla vita pubblica rimane ancora limitata e in Europa solo un manager su tre è donna (dati Eurostat). Inoltre, nessun paese del mondo ha raggiunto l’uguaglianza di genere, tranne Islanda, Finlandia, Norvegia, Svezia che hanno chiuso oltre l’80% del gender gap.

Eppure c’è un circolo virtuoso tra lavoro femminile, crescita e sviluppo. Lo dicono diversi studi scientifici secondo cui le donne rappresentano un valore positivo per l’economia, il business, la crescita. Per esempio, che la presenza di donne e uomini insieme nelle posizioni decisionali migliora la performance aziendale e in generale quella delle istituzioni.

Ad accendere i riflettori su queste e altre tematiche sarà il convegno promosso dal Comitato per le Pari Opportunità dell’Università Cattolica dal titolo: “Perché io valgo”. Risorsa donna, in programma giovedì 24 gennaio alle 9.30 nella Cripta Aula Magna (largo Gemelli, 1 – Milano).

Saranno docenti di diversi ambiti disciplinari e rappresentanti del mondo del lavoro che, dati alla mano, faranno il punto su alcuni nodi spinosi della disparità di genere. Claudia Manzi, docente di Psicologia sociale all’Università Cattolica, parlerà di “professioniste e donne: una sfida per l’identità”. Toccherà a Paola Profeta, docente di Scienze delle finanze Università Bocconi, scattare una fotografia dei benefici economici della parità di genere. Anna Maria Fellegara, preside della facoltà di Economia e Giurisprudenza, analizzerà invece il contributo femminile al bene comune, mentre Barbara Falcomer, direttore generale Valore D, si soffermerà sulla sfida della leadership al femminile.

Il dibattitto sarà introdotto dagli interventi di Cinzia Bearzot, presidente del Comitato per le Pari Opportunità, e Antonella Sciarrone Alibrandi, prorettrice dell’Università Cattolica.