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Diventare reporter con TPI
marzo 2018 Imparare a gestire una breaking news e a capire le mosse di un reporter alla ricerca di una storia. Dal 14 al 24 maggio sbarca per la prima volta a Milano, in largo Gemelli, il workshop organizzato da The Post Internazionale , la testata fondata nel 2010 e diretta da Giulio Gambino , giornalista che ha lavorato a l’Espresso, la Stampa e si è formato alla Columbia University School of Journalism. Con il supporto dei tutor, si imparerà a gestire una breaking news, a capire come si muove un reporter a caccia di una storia da raccontare, a scrivere una notizia e molto altro». Perché in Cattolica, dopo parecchie edizioni a Roma? «Perché volevamo collaborare con una realtà affidabile a Milano» conclude il direttore di TPI. Nelle edizioni passate, nel 2016 e 2017, sono intervenuti importanti ospiti del mondo del giornalismo e non solo, come Enrico Mentana, Marco Damilano, Gad Lerner e Gigi Riva. La maggior parte non sono però vere e proprie fake news, ma sono notizie non totalmente false, di cui una parte è vera e un’altra no; sono molto frequenti e ampiamente condivise nei social media». Nicoletta Vittadini , docente alla facoltà di Scienze linguistiche e letterature straniere e coordinatore didattico del master in Giornalismo dell'Università Cattolica, parlerà delle forme specifiche del web per capire come funziona la fiducia nelle fonti in rete. Nel vasto mondo della rete, The Post Internazionale è una realtà ormai consolidata e gode di questa fiducia da parte di uno zoccolo duro di persone, proponendosi come «un modello ibrido tra una testata classica e il giornalismo online».
Le voci dei nostri reporter
Giornalismo Le voci dei nostri reporter Hanno frequentato la scuola di giornalismo dell’Università Cattolica e sono in prima linea, su diverse testate, nel racconto della pandemia da Coronavirus. Perché in tempi di pandemia, pochi settori restano in crescita e sono così popolari come i media, soprattutto on line. Non toccati dai decreti che impongono l’arresto alla produzione industriale e del terzo settore, sono riusciti a trasferire quasi tutte le loro produzioni sul digitale e, per quanto riguarda il broadcasting , hanno ridotto al minimo l’emissione in studio, dirottando la loro attività redazionale in modalità smart-working. In ogni caso, al desk, come fisicamente sul campo, la copertura di questa crisi sanitaria globale è molto onerosa, in termini di tempo speso, energie e sforzi intellettuali. E quando si tratta di giornalisti praticanti e di strutture che si occupano di didattica del giornalismo, esserci e continuare a studiare e lavorare è un imperativo, soprattutto in tempi epocali come questo. Così il master in giornalismo dell’Università Cattolica si è subito adeguato al sistema di e-learning e, dall’inizio di questa crisi sanitaria, non si è mai fermato.
Sacha Biazzo, l’inchiesta al tempo di Covid
Le voci dei nostri reporter Sacha Biazzo, l’inchiesta al tempo di Covid Fresco di formazione al master di Giornalismo dell’Università Cattolica, è balzato agli onori del panorama dell’informazione per un’inchiesta sullo smaltimento dei rifiuti in Campania. Oggi per Fanpage è entrato nelle terre del Coronavirus by Natale Ciappina | 07 aprile 2020 Hanno frequentato la scuola di giornalismo dell’Università Cattolica o hanno incarichi di docenza e sono in prima linea, su diverse testate, nel racconto della pandemia da Coronavirus. Le voci dei nostri reporter in una serie di articoli Se da un lato il Coronavirus ha causato lo svuotamento di strade e piazze, dall’altro ha portato alla saturazione di alcuni settori strategici. Ormai è come se fosse tutto una notizia: sta succedendo “la qualunque”, ed è sempre più difficile sapersi orientare» commenta Sacha Biazzo , la cui voce, nelle ultime settimane, è stata fra le più presenti dalla colpitissima provincia bergamasca. Firma di Fanpage.it , di cui coordina il t eam backstair che si occupa di videoinchieste, Biazzo ha frequentato la Scuola di Giornalismo dell’Università Cattolica durante il biennio 2012-2014. La mia passione per il videogiornalismo investigativo è nata proprio seguendo un corso di Matteo Scanni , il coordinatore del master» sottolinea Biazzo, affermatosi nel panorama giornalistico grazie a un’inchiesta, Blood money , un’indagine sullo smaltimento dei rifiuti in Campania che l’ha portato sotto i riflettori della stampa nazionale. Bisogna entrare nelle piccole storie, per capire il dramma di questa emergenza; forse proprio per questo, credo che l’elaborazione del lutto potrebbe risultare più difficile, per via del distanziamento sociale che rende tutto molto più personale».