Una preghiera di accompagnamento nel ricordo della “paterna vicinanza all’Ateneo dei cattolici italiani, la sensibilità educativa nei confronti delle nuove generazioni e il prezioso servizio reso alla Chiesa come stimato interprete della grande tradizione diplomatica della Santa Sede”. Così, in un messaggio pubblico di cordoglio, il Rettore dell’Ateneo Franco Anelli, l’Assistente Ecclesiastico generale S. E. Mons. Claudio Giuliodori, le Autorità accademiche e tutto il personale dell’Università Cattolica ricordano il Card. Achille Silvestrini, scomparso il 29 agosto a Roma, nella sua abitazione in Vaticano, all’età di 95 anni, dopo che, a causa dell’aggravarsi delle condizioni di salute, era stato ricoverato al Policlinico Gemelli.

Il Cardinal Silvestrini è stato una delle figure centrali e più rappresentative della diplomazia vaticana nelle fasi delicate e di svolta della storia del Novecento: dai problemi del Sud-Est asiatico ai temi della non proliferazione delle armi nucleari nei delicati rapporti con l’Unione Sovietica negli anni ’60 e ’70, fino ai primi contatti con le comunità dell’Europa Orientale.

Negli anni ’80 numerose sono le sue missione diplomatiche in ogni parte del mondo come “ministro degli Esteri” della Santa Sede e centrale il suo ruolo nella revisione del Concordato lateranense, conducendo le trattative con le autorità italiane fino alla firma dell'Accordo del 18 febbraio 1984.

Nel 1991 Papa Giovanni Paolo II lo nomina Prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali dove rimane fino al 2000.

Significativo il suo ruolo nelle attività della Comunità sorta da un gruppo di ex-alunni laureati, professionisti e amici di Villa Nazareth, oggi residenza universitaria a Roma, da cui nel 1986 è nata la Fondazione "Comunità Domenico Tardini", e nella cura della formazione e della crescita umana, spirituale e professionale di tutti gli studenti.

(Ph. Credit: www.villanazareth.org)