Un’analisi critica del processo di Unione bancaria europea. È quella che propone il volume di Angelo Baglioni, docente di Economia all’Università Cattolica, dal titolo The European Banking Union. A Critical Assessment, che sarà presentato mercoledì 5 ottobre, alle ore 14.30, nell’Aula Pio XI della sede di Milano, nel corso del convegno Unione bancaria europea: problemi aperti.

All’incontro parteciperà Ignazio Angeloni, membro del Supervisory Board della Banca Centrale Europea (Bce), l’organismo che prende tutte le decisioni di vigilanza sulle 130 banche di dimensione significativa nell’area euro. La presenza di un esponente della Bce ai massimi livelli consentirà di avere indicazioni su temi di rilievo, attualmente al centro del dibattito, cercando di capire cosa è stato fatto, e cosa resta da fare per assicurare una vigilanza rigorosa e uniforme sulle banche europee. E, ancora, di individuare quali sono le priorità che la Bce perseguirà nell’immediato futuro nella sua attività di vigilanza e quali sono le aree nelle quali è prevedibile un inasprimento degli interventi dell’autorità (coefficienti patrimoniali, gestione delle sofferenze, controllo dei rischi, stress test).

Al convegno, introdotto dal rettore Franco Anelli e coordinato dal prorettore Antonella Sciarrone Alibrandi, parteciperanno anche Marcello Messori, docente alla Luiss di Roma, che in qualità di esperto dei problemi legati al settore bancario affronterà il tema della gestione delle crisi bancarie, con particolare riferimento ai casi italiani; mentre Andrea Resti, docente all’Università Bocconi, si soffermerà sulle modalità e sui risultati degli stress test fatti di recente sulle maggiori banche europee, nonché sulle novità in arrivo in tema di requisiti patrimoniali (Basilea IV).

Il libro di Angelo Baglioni, pubblicato quest’anno da Palgrave Macmillan, raccoglie un’esposizione critica dei tre pilastri su cui si fonda l’unione bancaria: la supervisione unica da parte della Bce; i nuovi strumenti di gestione delle crisi bancarie (risoluzione, bail-in); la assicurazione europea dei depositi, rimasta finora sulla carta.

Il volume, inoltre, spiega quali sono le novità introdotte dall’Unione bancaria e le ragioni che le giustificano, ma non risparmia critiche relative agli aspetti più discussi, dall’applicazione retroattiva del bail-in, con il coinvolgimento dei risparmiatori al dettaglio alla necessità di maggiore trasparenza nei confronti degli investitori, fino all’urgenza di completare un progetto rimasto a metà strada.