«Non smettere mai di seguire i propri sogni. Anche quando gli ostacoli arrivano al punto di spegnere o alimentare il fuoco dei tuoi desideri». Come quelli rappresentati dai video in gara per “I wish. Giovani e desideri”, premiati da Giovanni Caccamo. Il cantante siciliano è intervenuto alla cerimonia che ha proclamato i tre vincitori del contest promosso dal Centro pastorale dell’Ateneo.

La giuria, costituita da docenti dell’università Cattolica e da professionisti del mondo del cinema, ha premiato Rodolfo Petricca con il video “What I wish for”, Anna Belotti, al secondo posto con “Al settimo cielo”, e Cristina Perico, con “I wish”. I tre vincitori hanno ricevuto un bonus spendibile nei negozi Apple da 500, 1.000 e 1.500 euro.

In un perfetto connubio tra arte e spiritualità, i concorrenti, sono stati in grado di dare vita a video amatoriali, ognuno della durata di tre minuti, in grado di raccontare le loro speranze, i loro sogni e la loro visione del futuro e della vita.

E proprio di giovani e desideri ha parlato, a partire dalla propria esperienza personale il cantante siciliano, in dialogo con padre Enzo Viscardi.

«Il mio più grande desiderio è sempre stato quello di fare della musica la mia vita, ma non è stato affatto semplice» ha raccontato il vincitore tra le nuove proposte di Sanremo nel 2015 e terzo sul podio tra i big nell’edizione successiva della stessa kermesse. «È difficile dare voce ai nostri sogni in una realtà in cui il desiderio si scontra con mille difficoltà. Ho ricevuto tanti no, in primis nel 2010 da Mara Maionchi, che dopo sei mesi di provini a X Factor pronunciò il fatidico “Per me è no”, sbattendomi la porta in faccia».

Ma Caccamo non si è arreso. Anzi, l’insuccesso l’ha spinto ad aggiungere un nuovo tassello alla sua carriera, portandolo a scrivere i propri testi e ad alternare la vita da studente al Politecnico di Milano e con l’attività di cantautore durante il week-end.

L’incontro con Franco Battiato, le aperture con pianoforte ai suoi concerti, ma ancora una volta, dopo qualche mese, un’ulteriore porta chiusa in faccia: «A questo punto avevo voglia di arrendermi, avevo paura che fosse tutta un’illusione, ma non l’ho fatto, anzi, con un contest ed un piccolo sponsor sono entrato nei salotti di diverse famiglie d’Italia che avevano il pianoforte a cantare e suonare. Ed è in questa occasione che ho incontrato Caterina Caselli, con la quale ho davvero realizzato il mio sogno, facendo della musica vita».

La vita aveva già messo a dura prova Giovanni Caccamo con la scomparsa del padre all’età di undici anni. Un momento difficile che lo aveva avvicinato alla fede. Una dimensione importante anche oggi nella sua esistenza che il cantante siciliano ha tradotto in un invito agli studenti: che Dio doni loro la capacità di tenere tra le mani il manubrio della loro vita, senza perderne mai il contatto.