Stati Uniti, Arabia Saudita, Cina, America Latina, Thailandia, Olanda, India. Perù, Ecuador, El Salvador. E Italia.

Questo l’elenco delle nazioni rappresentate dai 21 partecipanti che da domenica 5 giugno, per una settimana, si sono riunite a Piacenza per il corso in “International Food Law”, organizzato dalla facoltà di Agraria dell’Università Cattolica, in collaborazione con l’americana Michigan State University e destinato ai professionisti di alto livello che già lavorano in multinazionali del settore agro-alimentare, nel mondo accademico o in enti governativi. Un evento importante per la città di Piacenza che ha avuto l'onore di ospitare un forum di dialogo e di scambio sulle normative internazionali del sistema agro-alimentare e sui problemi di sicurezza alimentare, con un parterre di docenti di levatura internazionale.

Obiettivo del corso è stato quello di contribuire allo sviluppo complessivo di conoscenze scientifiche delle parti interessate, fornendo assistenza tecnica e scientifica per migliorare la cooperazione e la trasparenza in un settore di grande delicatezza, favorendo e migliorando la tutela dei consumatori.

«Durante il corso - spiega il preside della facoltà di Agraria Lorenzo Morelli - si sono poste le basi per definire delle linee comuni sulla base delle quali muoversi sulla base per la commercializzazione dei beni alimentari. Mangiamo cibo provieniente da ogni parte del mondo. Davanti a questo cenario diventa necessario che ci siano delle leggi comuni che tutelino tutti i consumatori.

«Si parla spesso di internazionalizzazione della formazione universitaria: ebbene questo non significa solo mandare all’estero i nostri studenti, cosa che facciamo regolarmente attraverso i vari programmi internazionali e le partnership attive con numerose università estere – afferma il preside  – internazionalizzazione significa anche essere polo di attrazione per università e aziende estere, centro riconosciuto come leader per la ricerca e la formazione in determinati settori. Ci lusinga dunque che l’Università del Michigan ci abbia voluto come partner di questo progetto».

«Il corso è stato sede di dialogo e scambio tra i partecipanti e i rappresentanti delle principali autorità di regolamentazione come la FAO e l'EFSA. Il gruppo di formazione messo in campo- sottolinea Morelli - ha una grande esperienza e lavora in stretta collaborazione con la comunità scientifica sulle normative alimentari e sui problemi di sicurezza alimentare, giocando un ruolo chiave negli sforzi scientifici come consiglieri indipendenti».

Il percorso è realizzato in stretta collaborazione con la facoltà di Giurisprudenza di Piacenza. «Le questioni che affrontate in questo percorso – prosegue il preside di Agraria - sono fortemente interdisciplinari, e la presenza di due facoltà come Agraria e Giurisprudenza nella sede piacentina dell’Università Cattolica risulta particolarmente vincente. Con questa prima iniziativa si apre la strada a un percorso di integrazione delle competenze che porterà ad interessanti sviluppi nell’imminente futuro, sia nel settore della ricerca che in quello della formazione».  

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