Sono stati annunciati in via preliminare i primi dati emersi dal progetto di ricerca IARM (Identifying and Assessing the Risk of Money Laundering in Europe), una ricerca co-finanziata dalla Commissione Europea, DG Home Affairs, con l’obiettivo di identificare e valutare il rischio di riciclaggio di denaro e il finanziamento di attività terroristiche in Italia, Paesi Bassi e Regno Unito.
Al progetto IARM, condotto da un consorzio coordinato dal centro di ricerca Transcrime dell’Università Cattolica, hanno partecipato ricercatori, istituzioni e imprese operanti nel settore dell’anti riciclaggio. I dati, che verranno presentati ufficialmente alla fine di gennaio 2017, costituiranno un prezioso supporto alle autorità pubbliche e private - come ad esempio banche e agenzie immobiliari -, al fine di sviluppare policy sempre più efficaci nella lotta al riciclaggio.
Michele Riccardi, ricercatore di Transcrime, anticipa alcuni dei risultati finali del progetto IARM coordinato dal centro di ricerca universitario e co-finanziato dall’Unione Europea. Il progetto ha, tra le altre cose, individuato le province italiane e i settori di attività economica più esposti al rischio riciclaggio, e ha effettuato un’analisi di quanti azionisti e titolari effettivi di imprese italiane sono collegati a paesi off-shore e altre giurisdizioni a rischio.