Un ristorante galleggiante, la striglia elettrica per i cavalli e il social (con app) per il cinema. Sono i tre progetti che hanno vinto nella sede di Piacenza dell’Ateneo Giovani idee di impresa, l’iniziativa organizzata nel corso di Imprenditorialità del professor Fabio Antoldi.

Quest’anno a gareggiare erano 87 studenti della magistrale in Gestione d’Azienda che suddivisi in 19 gruppi hanno presentato la loro idea imprenditoriale davanti a una giuria di commissari provenienti dal mondo imprenditoriale locale, dall’associazionismo, dal mondo bancario e da incubatori di start up.

«Il livello qualitativo dei progetti e delle presentazioni è stato molto alto» spiega il professor Antoldi. «Tutti i giudici hanno apprezzato il grande impegno e la forte motivazione dei ragazzi, che si sono sbizzarriti esplorando i settori ipertecnologici e meccanici per spostarsi a settori più tradizionali, legati allo stile di vita e alla dimensione del piacere, a cui hanno applicato soluzioni innovative anche in termini di fruizione».

Come per il tradizionale gozzo ligure, antica imbarcazione da pesca amata dai marinai per la sua robustezza e stabilità, che il gruppo Salìn ha reinventato come ristorante galleggiante, vincendo la sfida. E sempre legata al cibo è l’idea del gruppo Naturae, che ha pensato alla produzione di gnocchi e altri prodotti a base di patate coltivate sull’Appennino Umbro-Marchigiano in zone terremotate in modo innovativo e sostenibile, conciliando qualità, redditività e salvaguardia dell’equilibrio naturale. E solidarietà.

Ma non è mancata la sezione app: ce n’è anche una per la ricerca dei coinquilini ideali, pensato soprattutto per studenti fuori sede e internazionali. O quella (Mybrella) per condividere gli ombrelli in caso di pioggia.

Il podio è stato condiviso da Salìn e dai gruppi Suggest, che ha proposto un social network sul mondo del cinema e dell’intrattenimento, e Ride&Clean che, per una più agevole e profonda pulizia dell'animale, ha proposto la rivisitazione della tradizionale striglia per cavalli.

«Abbiamo chiesto agli studenti di mettere in gioco il valore sociale, la propria creatività e le proprie energie nell’intento di dare forma e far crescere le nuove imprese, nella prospettiva globale di uno sviluppo economico sostenibile – spiega il prof. Antoldi, che osserva che -Negli ultimi anni è aumentata di molto nei ragazzi la capacità di analisi di mercato e di lettura del contesto socio-economico, oltre alla dimestichezza sempre più sofisticata con i mezzi di comunicazione».