Su iniziativa di S. E. mons. Claudio Giuliodori, assistente ecclesiastico generale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, e del Centro pastorale pubblichiamo su Cattolica News brevi testi evocativi, a partire dal Vangelo del giorno, per aiutare la riflessione e la preghiera in questo periodo così complesso a causa della crisi sanitaria legata alla diffusione del Coronavirus. Scriveranno teologi, assistenti pastorali e professori. I testi saranno accompagnati da un’immagine scelta in rete.


Vangelo di Matteo (Mt 28, 1-10)

Ascolta "L'ottavo giorno" su Spreaker.

È l’alba del primo giorno della settimana, il giorno dopo il sabato, il giorno dopo il settimo giorno: l’ottavo giorno.
Un terremoto, un angelo, una luce come di folgore, uno spavento e lo stordimento: è un nuovo inizio, una nuova luce che irrompe nella storia, è l’alba di un mondo nuovo, una nuova creazione.

Come ogni inizio c’è un po’ di timore, un po’ di ansia davanti all’inedito… l’angelo rassicura: “non abbiate paura”, “non temete”.

Le donne abbracciano i piedi del Signore, vogliono trattenere il Risorto, ma l’invito è di andare e annunciare, tornare in Galilea, il luogo della quotidianità, non fermarsi e trattenere.

Nella veglia i cristiani celebrano il battesimo: il neofita vive l’esperienza di quelle donne il mattino Pasqua, lascia l’attaccamento alla vita biologica e entra nell’orizzonte dell’ottavo giorno.

Il fonte battesimale nella tradizione della Chiesa è ottagonale, perché il battezzato è immerso in quell’esperienza dell’ottavo giorno, nella nuova creazione.

Donaci, Padre, la gioia dell’ottavo giorno,
per poter vivere nella nostra Galilea,
accompagnati dalla forza di chi non teme,
perché abbiamo visto il Risorto,
e siamo «come vivi tornati dai morti» (Rm 6,13).

Mauro Cinquetti, assistente Pastorale