Per la prima volta in Italia la qualità e la sicurezza del food made in Italy diventano corso di laurea in lingua inglese. La scelta di attivare questa proposta formativa, che ha avviato le proprie lezioni la spiega il preside della facoltà di Scienze agrarie, alimentari e ambientali Lorenzo Morelli: «Negli ultimi anni abbiamo ospitato con Summer school, master e summer project diversi studenti stranieri che hanno frequentato percorsi di approfondimento presso i nostri istituti di ricerca sul tema dell’agrofood. Il successo di queste esperienze e la richiesta degli studenti italiani che hanno una buona conoscenza dell’inglese di intraprendere un percorso di taglio internazionale, ci hanno spinto, primi e unici in Italia, ad attivare una laurea in inglese».

Il corso di laurea triennale Safe, Sustainable agriculture for food quality and environment, punta sul tema della produzione di alimenti salubri, con accento particolare sulle filiere fiore all’occhiello del made in Italy: vino, pane, pasta, pomodoro, salumi e latte.

«La laurea si rivolge a studenti desiderosi di apprendere principi e tecniche innovative di produzione, dal campo alla tavola, di cibi di alta qualità, salubri e sostenibili» sottolinea il professor Stefano Poni, direttore del dipartimento di Produzioni vegetali e sostenibili e coordinatore della nuova laurea. «La scelta dell’uso esclusivo della lingua inglese nelle varie attività didattiche è funzionale agli studenti internazionali interessati ad approfondire il “modello italiano” del coordinamento verticale delle filiere agro-alimentari e agli studenti italiani interessati a dare alla loro formazione una spiccata caratterizzazione internazionale già a partire dalla laurea triennale». 

Secondo il professor Poni, Safe si inserisce in una strategia di didattica “globalizzata”, che tende ad offrire ai laureati sbocchi occupazionali ben più ampi di quelli pertinenti a percorsi didattici esclusivamente nazionali. 

«Safe si caratterizza per un primo anno dedicato a discipline di base ma erogato già in una forma applicata» spiega il coordinatore del corso. «Secondo e terzo anno saranno dedicati ad approfondimenti sulle singole filiere che non escluderanno produzione primaria, trasformazione, packaging, conservazione, valore nutrizionale e marketing. E in particolare nel terzo anno le conoscenze si allargheranno allo studio di alcune filiere di prodotti tipici: i cereali, il pomodoro, il vino, i formaggi e gli insaccati. Il programma degli studi sarà completato da uno stage aziendale e dalla preparazione di un elaborato finale che contribuiscono alle capacità di applicare conoscenze a situazioni concrete».

«É il primo corso di laurea di questo tipo in Italia focalizzato sulla sostenibilità agro-alimentare e le sue componenti economiche ed ambientali» conclude il professor Poni. «Con questa laurea puntiamo a formare una figura professionale in grado di inserirsi a diversi livelli all’interno delle principali filiere agro-alimentari (fornitori di materie prime, aziende, trasformatori, venditori al dettaglio e all’ingrosso, organizzazione del commercio) al fine di mantenere o migliorare qualità, sostenibilità e immagine delle produzioni agricole».