La didattica #eCatt è stata, è e sarà inclusiva. Lo testimonia il Servizio Integrazione studenti con disabilità e DSA, fiore all’occhiello dell’Ateneo che accompagna questi giovani lungo tutto il percorso universitario, offrendo supporto nella didattica, nella consulenza pedagogica, tecnologica, negli spostamenti, nella gestione delle pratiche amministrative.

L’emergenza di questi mesi ha messo a dura prova anche e soprattutto le fasce più fragili della popolazione e l’Università Cattolica sta facendo la sua parte prendendo in carico le esigenze specifiche degli studenti con disabilità, in particolare i ciechi e i sordi.

Vanno in questa direzione le linee guida predisposte dal Servizio per l’accessibilità alle attività didattiche da remoto. Ad esempio poiché le piattaforme Teams e Blackboard, non disponendo della sottotitolazione automatica creano difficoltà agli studenti sordi e a coloro che utilizzano lo screen reader, viene suggerito ai docenti che erogano le lezioni sia in diretta sia in differita di predisporre un’alternativa testuale equivalente e sincronizzata in forma di sottotitolazione o audiodescrizione dei prodotti audiovisivi.

In attesa che l’ateneo si doti di un software di riconoscimento vocale si raccomanda di prevedere una sintesi scritta della lezione da fornire allo studente e nel caso dell’uso di Power Point di attivare la funzione dei sottotitoli. Un aiuto arriva da Skype che prevede automaticamente il servizio di sottotitolazione. Anche per quanto riguarda gli allievi con disabilità visiva occorre inviare un link specifico della lezione.

A breve si aprirà la sessione d’esame. Nel caso delle prove orali gli studenti sordi verranno contattati tra i primi con una chiamata a un orario prestabilito e le domande se necessario verranno formulate per iscritto nella chat. Per le prove scritte tutti i documenti verranno inviati in formato accessibile sia su Teams che su Blackboard.

Inoltre in situazioni particolari è previsto l’aiuto da parte dei familiari, l’uso del vocabolario e della calcolatrice, a volte anche il 30% di tempo aggiuntivo per le prove d’esame. Tutto questo con la presa in carico da parte dei singoli docenti.

Resta attivo, infine, il servizio permanente di assistenza del Servizio Integrazione da parte dei pedagogisti laureati in Cattolica che supportano i ragazzi (5 nella sede di Milano, 2 a Brescia, 1 a Piacenza e uno a Roma). 

In università il Centro studi e ricerche sulla disabilità e la marginalità (CeDisMa) sta operando attivamente per ricondurre l’attenzione dei policy makers sulle esigenze di tutti gli studenti, dalla scuola primaria all’istruzione superiore, portatori di vari tipi di handicap. 

Ascolta "eCatt. La didattica in Cattolica è sempre più inclusiva" su Spreaker.

«Dal nostro osservatorio avvertiamo il grido di dolore di molti allievi con deficit lasciati a loro stessi, dimenticati dalla scuola e da insegnanti incapaci di offrire tutto ciò che la loro condizione richiede - racconta Luigi D’Alonzo, direttore di CeDisMa -. Allievi che spesso non hanno collegamenti internet adeguati (si calcola che siano 1/3 gli studenti in Italia privi di connessioni idonee) o che pur potendo avere a casa device capaci non riescono ad avere quel supporto competente dai loro insegnanti».

Sul sito del Centro di ricerca vengono condivisi audio tematici che mirano a promuovere una cultura pedagogica inclusiva.  A partire dalla sottolineatura che esistono anche gli studenti con disabilità che sembrano spesso dimenticati ed esclusi dalle politiche scolastiche, gli argomenti trattati negli audio riguardano la progettazione a distanza dell’inclusione, la differenziazione didattica al tempo del Covid, la gestione dei ragazzi difficili nella didattica a distanza, la gestione degli allievi con autismo, la valutazione del processo nella logica inclusiva della didattica a distanza, le famiglie e i figli con disabilità a casa.