Dal seme al cucchiaio” è il titolo di un progetto scientifico finalizzato a educare i giovani alla tutela della biodiversità. Finanziato dall’Unione europea attraverso Erasmus Plus 2019 Azione chiave 2 - Partenariati strategici per l’innovazione - Settore Istruzione scolastica, ha per capofila l’Università Cattolica.

L’iniziativa è coordinata da Ilaria Negri, ricercatrice in entomologia del Dipartimento di Produzioni vegetali sostenibili (sede di Piacenza), referente è Edilio Mazzoleni, direttore Global Engagement and International Education dell’Università Cattolica.

«Dedichiamo il nostro progetto “From seed to spoon”, dal seme al cucchiaio, a tutti coloro che considerano la Pianura Padana come il posto più inquinato d'Europa, a tutti coloro che odiano la calura estiva, a tutti quelli che non toccano cibo se non biologico» afferma Ilaria Negri. «Con questo progetto - prosegue - si scoprirà come arricchire le nostre città di aree verdi, fresche e pulite, piene di frutta e farfalle. È un piano scientifico educativo sulla filiera alimentare che ha come target studenti europei di secondaria superiore e durerà 3 anni». 

From seed to spoon” punta a monitorare e promuovere i servizi di approvvigionamento e di regolazione naturalmente presenti in tutti gli ecosistemi; per esempio la produzione di frutta e verdura, l’impollinazione, il controllo biologico degli infestanti. «Se riusciamo a promuovere anche solo con piccole azioni questi servizi, innescheremo a ruota la promozione di tutti i servizi ecosistemici: acqua e aria saranno più pulite, il suolo sarà più fertile, migliorerà l’estetica delle nostre città, perché quelle dove la qualità della vita è migliore sono ricche non solo di persone, ma anche di biodiversità di piante, animali, colori, profumi. La natura in città non è solo una decorazione, ma una vera e propria infrastruttura (vivente) di cui prenderci cura come tutte le altre».

I partner del progetto sono quattro Istituti tecnici (agrari e alberghieri) di Italia (Isiss Magnaghi Solari di Salsomaggiore), Grecia (Maria m. Andreadaki & Sia E.E), Romania (Liceul Tehnologic Nicolae Balcescu) e Svezia (DinglegymnasietAB). Sono coinvolti il Comune di Parma, l’Ente Parchi del Ducato, il Parco dei Boschi di Carrega e la start up OpenTea, mentre i partner associati sono il Cerzoo, ovvero l’azienda sperimentale della Cattolica di Piacenza, la Cooperativa sociale con vivaio e apiario presso i Parchi del Ducato e la Picasso Food Forest in Parma.

I ricercatori della Cattolica svilupperanno un training online (utilizzando piattaforme di e-learning sviluppate da OpenTea) sui servizi eco-sistemici per i ragazzi di ogni scuola. Un gruppo di allievi per ogni Istituto verrà in Italia il prossimo anno a maggio per continuare il training che avrà luogo nei laboratori della facoltà di Scienze agrarie, alimentari e ambientali dell’Università Cattolica e, in campo, presso la Picasso Food Forest e i Parchi del Ducato. Tra le attività previste c’è il riconoscimento di animali utili (insetti impollinatori, rondini e altri uccelli che divorano mosche e zanzare, e così via) e piante edibili, piante da frutto locali. Si costruiranno nidi e rifugi per gli animali, condomini delle api, dimore per i ricci, bistrò per gli uccelli, hotel per i rospi che saranno poi installati nella Picasso Food Forest, nei Parchi del Ducato e in Cerzoo per aumentarne la biodiversità. Inoltre saranno piantati frutti antichi ed altre essenze autoctone e degli apiari saranno collocati in Cerzoo.

In tal modo in futuro, applicando queste misure, aree improduttive e abbandonate si potranno trasformare in rigogliose e verdeggianti.