«Scrittore di vocazione e di professione». Così lo aveva definito il caro amico Gianfranco Ravasi. E la figura di Luigi Santucci, a cento anni dalla nascita (avvenuta a Milano l’11 novembre 1918), acquista sempre più rilievo nel panorama letterario italiano.

A darne testimonianza è il convegno celebrativo del centenario organizzato dal Centro di ricerca “Letteratura e cultura dell’Italia unita” dell’Università Cattolica e dal Centro nazionale di studi manzoniani dal titolo Il testimone della gioia. Luigi Santucci e il ministero della parola, in programma nelle giornate di mercoledì 7 e giovedì 8 novembre, con la partecipazione dell’ex ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo Dario Franceschini.

Laureato all’Università Cattolica, allievo di Mario Apollonio, Santucci è stato un autore prolifico, che ha spaziato dalla letteratura per l’infanzia al romanzo, dal teatro alla poesia e fino alla saggistica. Sin dai primi scritti ha attinto liberamente ai testi sacri, con l’intento di attualizzarne il messaggio nella quotidianità novecentesca. In una stagione culturale che dava spazio di preferenza alla rappresentazione della crisi e del negativo fu autentico «testimone della gioia».

Un fil rouge che attraversa l’intera produzione di Santucci, frutto della personale rilettura del messaggio biblico, e rimane costante dagli esordi al testamento spirituale, a indicare un modo nuovo di vivere il Vangelo, in linea con gli insegnamenti del Concilio Ecumenico Vaticano II e in contrasto con il perdurare di una tradizione che vedeva il cristianesimo solo come religione della rinuncia e del sacrificio. «Il riso, si sa, è la musica degli angeli» e la perfetta letizia «è il gigantesco segreto del cristiano», amava dire lo scrittore.

Il convegno darà voce a questo messaggio, declinato sul vaglio critico dell’attualità e nella prospettiva di una feconda testimonianza cristiana che si prolunghi nell’avvenire. Ad analizzare il pensiero e le varie sfaccettature della poetica e della narrativa di Luigi Santucci interverranno docenti dell’Università Cattolica e di altri atenei, giornalisti e rappresentanti di istituzioni culturali.


Foto di apertura da www.luigisantucci.org