Venerdì 23 giugno ricorre la Solennità del Sacro Cuore a cui è dedicata l’Università Cattolica. L’attività accademica sarà sospesa nei campus di Milano, Brescia, Cremona e Piacenza (sede chiusa anche sabato 24 giugno) e l’Ateneo rimarrà chiuso. Mercoledì 21 giugno si è tenuta la celebrazione eucaristica nell'Aula Magna di largo Gemelli, con la messa presieduta dall’Assistente ecclesiastico generale monsignor Claudio Giuliodori e la processione eucaristica nei chiostri.

Nella sede di Roma martedì 27 giugno la festa patronale prevede, dopo il saluto del rettore Franco Anelli alle ore 17 nell’Auditorium, la consegna delle targhe di benemerenza al personale non docente con 20 anni di servizio e l’omaggio dell’Ateneo al cardinale Angelo Comastri, Vicario Generale di Sua Santità per la Città del Vaticano, e a Vincenzo Morgante, direttore della testata giornalistica regionale Rai. Alle 18.30, nella Chiesa centrale, la celebrazione eucaristica presieduta dal cardinal Comastri, concelebrata dall’Assistente ecclesiastico generale monsingnor Claudio Giuliodori.

PERCHÉ IL SACRO CUORE

Perché l’Università Cattolica è intitolata al Sacro Cuore? Nei primi anni del ‘900 questa devozione era molto diffusa tra i Cattolici italiani e quelli di altri Paesi, soprattutto sudamericani. Un culto molto caro a una delle fondatrici dell’Ateneo, Armida Barelli che, nel 1917, nel pieno della Prima Guerra Mondiale, sostenuta da padre Agostino Gemelli, riuscì addirittura a ottenere la consacrazione dell’esercito italiano al Sacro Cuore, con l’ invio al fronte di pacchi di cartoline, immagini sacre, bandierine, preghiere e opuscoli con le istruzioni ai cappellani militari. Una campagna di “mobilitazione spirituale o di animazione religiosa delle grandi masse come preparazione alla democrazia”, come la definì lo storico Giorgio Rumi (L’Opera di Armida Barelli nella Chiesa e nella società del suo tempo, Ave, 1983).

Per Gemelli e la Barelli, il Cuore di Gesù, sede e fonte dell’Amore divino, rappresenta la sintesi vivente di un programma. Nel 1919 durante una riunione del Comitato promotore della futura università Armida ottiene di far intitolare l’Ateneo al Sacro Cuore, nonostante il parere contrario di persone autorevoli che ritenevano quel nome improponibile ai fini di un qualsiasi riconoscimento statale. Arriva così il 7 dicembre 1921, il grande giorno dell’inaugurazione. È Achille Ratti, arcivescovo di Milano e futuro papa Pio XI, a confermare nel suo discorso la scelta di quel nome: «È questo cuore stesso, dove la scienza divina, fiamma eterna ed infinita che da una parte illumina le menti, dall’altra riscalda la volontà».