L'impegno per l'ecologia integrale coinvolge tutte le parti della società e l’approfondimento scientifico-culturale della lettera enciclica Laudato si’ chiama in causa studiosi, ricercatori e studenti universitari per educare allo sviluppo sostenibile e solidale. Pierluigi Malavasi, direttore dell’Alta Scuola per l’Ambiente (Asa) dell’Università Cattolica, Ilaria Beretta, ricercatrice, Antonio Molinari, dottorando di ricerca, e Giampaolo Sabino, studente del master in gestione e comunicazione della sostenibilità, hanno recato un contributo ai lavori del convegno “Giovani per la Casa Comune(vedi a lato) focalizzandosi sui temi dei green jobs e della formazione all’economia circolare di fronte al cambiamento climatico, riscontrando notevole sensibilità tra i giovani sulle sfide dell’ambiente. 
 
L’intima relazione tra i giovani e il futuro del pianeta costituisce uno tra gli assi portanti dell’enciclica Laudato si’ e della riflessione con cui l’Asa intende contribuire al dibattito sul senso umano della tecnologia negli anni dell’ecologia digitale. La crescente richiesta di professionalità “verdi” vede i giovani fare i conti con nuove opportunità. Nella Gmg di Panama si è toccata con mano l’attualità della transizione ecologica a partire dagli effetti provocati dal riscaldamento globale. 
 
Il manifesto del convegno “Giovani per la Casa Comune”, la cui elaborazione è stata curata da un gruppo di lavoro diretto da monsignor Claudio Giuliodori, è stato consegnato a Papa Francesco che, nei discorsi di Panama, ha insistito sulla necessità della “conversione ecologica”. Il manifesto chiede un’azione urgente per proteggere il pianeta nel segno dell’enciclica Laudato si’ che chiama a fare della sostenibilità solidale una sfida di civiltà da cui dipende la sopravvivenza e il futuro. Richiede, proprio ai giovani, un’accresciuta responsabilità sociale. 
 
I giovani della Gmg di Panama lanciano un monito al mondo e costituiscono il lievito di un movimento di opinione. 
 
Durante le giornate del convegno sono state presentate buone pratiche che, a livello locale, si impegnano ad affrontare gli impatti, la vulnerabilità e l'adattamento ai cambiamenti climatici. Alla voce di testimoni delle comunità locali si sono alternate quelle degli studiosi di diversi ambiti disciplinari, per approfondire i servizi ecosistemici (biodiversità, disponibilità e gestione delle risorse) in stretto rapporto con le dimensioni sociali, economiche e culturali. 
 
Il cardinale Peter Turkson, Prefetto del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, ha tracciato il percorso fin qui compiuto nell'accoglienza e attuazione della Laudato si’, ricordando alcune sfide urgenti che richiedono il contributo di tutti e di ciascuno.
 
Dopo il Sinodo, i giovani ribadiscono la loro volontà di essere attori protagonisti della costruzione di un mondo più sostenibile, attento alle povertà materiali e spirituali, per contrastare la cultura dello scarto e il depauperamento delle risorse naturali e culturali della terra. Conversione, responsabilità, vocazione alla comunione universale passano dalla «preoccupazione per l’ambiente unita al sincero amore per gli esseri umani e un costante impegno riguardo ai problemi della società» (Laudato si’, 2015, n. 91).  
 
Un luogo emblematico per pensare il rapporto tra formazione ecologica e cultura giovanile è l’azione del cammino, l’avventura del pellegrinaggio, occasione di ricerca e di contemplazione con occhi nuovi del creato, come pure invito all’impegno di salvaguardia dell’integrità della creazione, condizione di una sua migliore fruizione personale e collettiva. I giovani della Gmg sono in cammino per rispondere al grido della terra e dei poveri, sollecitati dalle parole di papa Francesco.