Nelle numerose possibilità di ascolto della musica dal vivo ci sono concerti che rimangono negli annali e si ricordano con grande intensità emotiva, sia per il repertorio che per gli interpreti.

Questo è accaduto Mercoledì 3 luglio nell’Aula Magna dell’Università Cattolica di Milano grazie alla splendida esecuzione del Girton College Cambridge e dell’Historic Brass of the Guildhall School and Royal Welsh College of Music & Drama, diretti da Gareth Wilson.

L’appuntamento milanese era inserito nel ciclo di sei concerti che il Girton College ha tenuto all’interno del suo tour italiano, con appuntamenti anche a Crema, Lodi, Mantova e Cremona.

Per il nono anno consecutivo il Collegium Vocale di Crema, diretto da Giampiero Innocente, in collaborazione col Centro Pastorale della nostra Università, ha offerto al numeroso pubblico che ha gremito le diverse chiese lombarde la presenza di un coro dei college inglesi, già ammirati per le qualità vocali e tecniche, elementi che identificano la grande tradizione plurisecolare dei college e delle cattedrali d’oltremanica.

Nonostante il forte temporale scatenato su Milano, la presenza del pubblico è stata notevole, a testimonianza di una tradizione ormai consolidata che attira persone anche dall’esterno del campus.

Il Girton College, accompagnato da un ensemble di cornetti e ottoni rinascimentali (il cui leader Jeremy West è considerato il più grande cornettista del mondo e ha collaborato alle storiche incisioni monteverdiane con J. E. Gardiner) ha proposto musiche del cremonese Marc’Antonio Ingegneri, divenuto maestro di cappella nella Cattedrale di Cremona nel 1580 e famoso per essere stato l’insegnante del piccolo Claudio Monteverdi, anch’esso nato a Cremona.

Un omaggio alle città di Mantova e Cremona, dunque, ma anche al nostro territorio che si scopre essere ricchissimo di tradizioni musicali di alto livello, purtroppo ancora troppo spesso sconosciute: il Girton College la prossima settimana in Inghilterra produrrà una incisione discografica dedicata a Ingegneri con i brani utilizzati per il tour e tale incisione sarà la prima in assoluto di questi capolavori della musica sacra.

La Missa “Laudate pueri Dominum” di Ingegneri ha costituito la struttura portante del concerto, alternando i movimenti canonici della liturgia (Kyrie, Gloria, Credo, Sanctus, Benedictus e Agnus Dei) a mottetti eseguiti come da prassi antica con gli ottoni e i cornetti oppure dall’organo.

Il Girton College ha creato un’atmosfera quasi ipnotica, trascinando l’ascoltatore all’interno di una musica solenne e maestosa ma, al tempo stesso contemplativa, nella proclamazione della gloria di Dio di cui voci e strumenti si sono fatti interpreti. L’organico dei brani musicali andava dalle 8 voci in doppio coro fino alle 16 voci, a testimonianza non solo della grandiosità di questa musica, ma anche della complessità insita in queste partiture trascritte completamente dai manoscritti dal direttore Gareth Wilson.

L’esecuzione è stata magnifica, frutto di un grande lavoro di prova (fino a sei ore al giorno) e dell’abilità e preparazione musicale degli studenti del college.

Ancora una volta, purtroppo, si è percepita la grande distanza tecnica e qualitativa tra il mondo anglosassone e la nostra realtà nazionale: non è eccessivo affermare che i cori dei college inglesi siano migliori dei nostri gruppi professionistici.

È auspicabile che anche nella nostra Università sorga un “chapel choir” di grande spessore tecnico, in grado di assicurare – oltre alle celebrazioni- concerti con repertori di alta qualità esecutiva.

Al termine del concerto monsignor Claudio Giuliodori ha ringraziato il direttore Gareth Wilson e gli studenti inglesi per il momento di intensa contemplazione musicale che ha letteralmente avvolto l’Aula Magna e i presenti, soddisfatti per aver sconfitto il temporale con la meravigliosa musica di Marc’Antonio Ingegneri.