«Un libro che suggerisce come evitare i fattori di rischio cardiovascolari grazie a un’informazione che spiega che non bisogna fare solo sacrifici per proteggere la salute. Un libro pieno di ricette sane e gustose, perché la salvaguardia del cuore passa anche attraverso una corretta alimentazione». Con queste parole il giornalista Luciano Onder  ha introdotto la presentazione del libro “Nutrire il cuore” (L'Asino d'oro edizioni) nella hall del Policlinico Gemelli lo scorso 18 maggio. 

Un volume dove gli autori, la cardiologa Leda Galiuto e  il nutrizionista Giacinto Miggiano, medici del Policlinico universitario A. Gemelli e docenti della facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università Cattolica, insieme allo chef pluristellato Heinz Beck, spiegano  come l’alimentazione può diventare un’arma fondamentale per proteggere il cuore dalle malattie. 

Insieme agli autori è intervenuta Valentina Vezzali, pluricampionessa di scherma, oggi nelle Aule Parlamentari. «È un libro facile da leggere - ha detto - di cui condivido i principi perché ci fanno evitare le cattive abitudini e vivere meglio. L’attenzione per il cuore deve essere costante e in sinergia con il movimento e lo sport». «L’informazione è una medicina vera e propria – ha detto Enrico Zampedri, direttore generale del Policlinico Gemelli  - e siamo onorati di ospitare la presentazione di questo libro che coniuga correttezza scientifica e divulgazione». 

Secondo il professor Filippo Crea, docente di Cardiologia all’Università Cattolica, che ha firmato la prefazione del libro, si tratta di «un libro coinvolgente, scritto con molta passione e che va diretto al cuore di chi lo legge, ma deve arrivare anche a tutte le persone che potrebbero diventare futuri pazienti. Il 90% degli infarti è infatti dovuto a fattori noti come la dislipidemia, l’ipertensione, diabete, il fumo, la sedentarietà, l’obesità, la dieta scorretta, l’isolamento sociale e la depressione. Bisogna comprendere il funzionamento del cuore e  scegliere le strade più giuste per non danneggiarlo».

«È un libro che porta messaggi in modo diretto e, accanto alla ricerca e al rigore scientifico, propone una medicina dove grande spazio è dato alla prevenzione primaria (fin da bambini bisogna mangiare in modo sano), secondaria (attenta valutazione dei fattori di rischio), terziaria (cura farmacologica di un cuore già ammalato) in modo da riuscire a fermare in tempo i danni che potrebbero compromettere il funzionamento del cuore» ha spiegato al pubblico che ha affollato la hall Leda Galiuto. 

Il professor Miggiano si è soffermato sui danni provocati da una ridotta attività fisica e dai cibi ipercalorici per poi dare spazio ai consigli su una sana alimentazione spesso fuorviati da informazioni non adeguate. «Bisogna riuscire – ha detto - a fare una distinzione  tra fame, desiderio e fame per noia». 

Alle proposte culinarie di Heinz Beck è dedicato l’ultimo capitolo del libro, con alcune ricette facili da eseguire  e capaci di soddisfare ogni tipo di gusto perché – ha detto – «mangiare bene non vuol dire mangiare tanto o troppo poco, bisogna invece basarsi sulla regola del variare e non del privare».  Insomma cibi giusti, ricette capaci di soddisfare il palato  e proteggere la salute.


Leda Galiuto è ricercatrice e professore aggregato presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore. Responsabile dell’Unità operativa di Riabilitazione cardiovascolare del Policlinico A. Gemelli  è esperta di ecocardiografia e di malattie cardiache delle donne. 

Giacinto Miggiano è direttore dell’Unità operativa di Dietetica e nutrizione umana del Policlinico A. Gemelli e del Centro di nutrizione umana della Facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. Svolge attività didattica, di ricerca e clinica nel campo dell’alimentazione, nutrizione e dietetica.