Il libro è in crisi? Al contrario. I numeri dicono che l’editoria libraria è un settore che offre molte opportunità lavorative a giovani competenti e appassionati. Ma non tutti lo sanno.

Il mercato del libro è due volte quello dell’editoria quotidiana, quasi quattro volte quello del cinema di sala o dei videogiochi, cinque volte quello della musica, ed è secondo solo al mercato delle pay tv. In Italia sono attive quasi 5mila case editrici, ogni giorno vengono pubblicati 180 novità e nuove edizioni, il catalogo “vivo” di libri di carta in commercio supera il milione di titoli, senza contare le pubblicazioni digitali. E le vendite dei diritti all’estero è cresciuto del 17% (Fonte AIE).

E se è vero che i “bestselleroni” sono sempre più rari, è anche vero che si moltiplicano i microseller e si creano le nicchie di interesse più varie. Un mondo composito, fatto non solo di romanzi, ma anche di libri per ragazzi, fumetti, manuali, saggi, libri scolastici, in fermento grazie alle sperimentazioni sul digitale e alla moltiplicazione dei percorsi di formazione, testi universitari, giuridici, scientifici e tecnici. E poi non solo libri, ma anche ebook, banche dati e servizi web ai professionisti, cresciuti complessivamente del 15,8% nell’ultimo anno, sempre più spesso audiolibri, riviste specializzate. Contenuti che troviamo non solo in libreria, ma anche in edicola, online, nelle biblioteche italiane e del mondo intero. 

Contenuti quindi che devono essere progettati, realizzati, comunicati, promossi e venduti. In una parola: nuove professionalità per il mondo del lavoro. 

Anche quelli che sono spesso citati come “nemici” del libro, possono essere opportunità per chi sa coglierle. Netfilx & co., accusati di sottrarre tempo alla lettura, sono sempre più affamati di storie e dunque interlocutori sempre più frequenti di autori ed editori che alle case di produzione e alle tv propongono contenuti. I social, risorse sempre più sfruttate da autori, editori, librerie e amanti dei libri. Le librerie online, spazi di visibilità nuovi per le piccole case editrici o quelle più di nicchia, strumenti per raggiungere i propri lettori, ovunque essi siano e in qualunque momento.

Ebook ed edizioni digitali, lungi dall’aver soppiantato il libro fisico, diventano ulteriori possibilità per il lettore onnivoro, occasioni per far rivivere testi non più reperibili o veicoli per diffondere nelle biblioteche di tutto il mondo i contenuti della ricerca.

Certo il mercato del libro è cambiato: è affollato di prodotti e di player, sempre più interconnesso con gli altri mondi dell’intrattenimento culturale, e la competizione si gioca ad ampio spettro, sul piano della conquista di attenzione del lettore, sulla creazione di un’identità ben definita e riconoscibile, sull’ottimizzazione dei flussi di lavoro e, quindi, il contenimento dei costi.

Accanto alle figure di sempre, come redattori, editor, grafici, servono dunque sempre più anche altri profili, che lavorino nell’ideazione, promozione e vendita di contenuti editoriali, intercettando le esigenze dei lettori, sfruttando le risorse del digitale, della moltiplicazione dei canali di comunicazione e di vendita, creando rapporti fruttuosi con altri settori, come quello del cinema, della tv, dei comics & games. Un obiettivo che l’Università Cattolica ha fatto proprio proponendo il master BookTelling Comunicare e vendere contenuti editoriali, che partirà a novembre.