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Educatt, un anno in 12 pillole
La ristorazione a Roma si rinnova : nel mese di febbraio Educatt ha iniziato un importante rinnovamento dei servizi di ristorazione con l’obiettivo di rinfrescarne il look e proporre offerte completamente nuove. La tecnica ormai consolidata su tutte le sedi di Università Cattolica vede un gruppo ristretto di studenti incontrare lo staff di psicologi del team per analizzare e trovare risposte su tematiche che li riguardano direttamente. Educatt desidera portare avanti, anche nei prossimi mesi, il dialogo e favorire il processo di miglioramento dei servizi, per avvicinarli sempre di più all’idea di università che lo studente ricerca e che l’Ateneo desidera offrire. Sempre parlando di iniziative librarie non si può non citare l’iniziativa sviluppata di concerto con il Laboratorio di editoria dell’Università Cattolica di Milano – inserito nel progetto Università Cattolica con Matera 2019 – con il ventiseiesimo numero della collana “Quaderni del Laboratorio di editoria ”. Arriva E-people, la voce di Educatt : nel mese di aprile la Fondazione ha rilasciato un nuovo strumento di comunicazione interna che riassume esperienze passate come il periodico “E-paper”, con lo scopo di rendere sempre più intenso e ampio il dialogo tra tutti i collaboratori. Su queste convinzioni è nato nel mese di maggio il progetto di Educatt dedicato alla salute e all’alimentazione, concretizzatosi in diverse azioni, dal rinnovo dei menù nelle mense a opera di un’équipe di esperti, fino alla proposta di un “menù del nutrizionista”. Nell’ottica di agevolare la vita degli studenti, dei docenti e del Pta Educatt nel corso del 2019 ha stretto una collaborazione con il colosso dell’e-commerce Amazon, dotando le sue sedi e i punti strategici di Amazon Locker , punti di ritiro self-service dove si possono ricevere comodamente i propri acquisti Amazon.
Educatt, Report di Missione
Educatt Educatt, Report di Missione Per aggiornare i propri stakeholder l’Ente per il diritto allo studio dell’Ateneo fornisce anche quest’anno la rendicontazione periodica delle sue attività. Si tratta di uno strumento agile e dettagliato, più snello e informale rispetto al Bilancio di Missione ma comunque puntuale e sempre aderente alle linee guida GRI, la Global Reporting Initiative, ovvero l’ente non-profit che fornisce supporto alle organizzazioni nel rendicontare le proprie performance. Il Report di Missione è come ogni anno concepito per evidenziare lo sforzo costante di Educatt verso l’innovazione e per aggiornare i portatori di interesse del suo operato, grazie a una comunicazione costante del lavoro svolto, dei risultati raggiunti e delle prospettive future. Le quattro sezioni che compongono la pubblicazione raccontano nei dettagli la realtà di Educatt, a partire dalla sua organizzazione, passando per i suoi servizi di accoglienza e di supporto, per finire con i dati economici della Fondazione. Ciò che risulta dal Report è un quadro in evoluzione costante, una realtà che produce soluzioni sempre più adeguate alle necessità di un progetto educativo come quello dell’Università Cattolica, cui Educatt è chiamata a contribuire attivamente. reportdimissione #bilancio #educatt Facebook Twitter Send by mail Print Global Reporting Initiative La Global Reporting Initiative ( GRI ) è un ente non-profit indipendente nato nel 1997 a Boston per fornire un supporto utile a rendicontare le performance di sostenibilità delle organizzazioni di qualunque ambito, dimensione, settore e Paese del mondo. Il Report 2016-2017 è stato redatto seguendo il Set consolidato delle Linee Guida GRI, che promuove l’uso del reporting di sostenibilità quale strumento per consentire alle imprese e alle organizzazioni di diventare più sostenibili e contribuire alla sostenibilità dell’economia globale.
Sant’Isidoro, Bilancio di Missione
EDUCATT Sant’Isidoro, Bilancio di Missione Per la prima volta il collegio piacentino, dopo l’Augustinianum, pubblica lo strumento che rende espliciti i risultati di diverse attività confrontandoli con gli obiettivi dichiarati. by Valentina Giusti | 11 luglio 2018 Dopo l’esperienza del Collegio Augustinianum , anche il Collegio Sant’Isidoro di Piacenza ha rilasciato, con il supporto di Educatt , il suo primo Bilancio di Missione relativo agli anni accademici 2016/2017 e 2017/2018 . Il primo Bilancio di Missione del Collegio Sant’Isidoro si inserisce nella già ben nutrita tradizione di bilanci dell’Università Cattolica, che attraverso questi strumenti rende espliciti i risultati di diverse attività e li confronta con gli obiettivi dichiarati in precedenza. Nella sua lettera introduttiva il direttore Andrea Minardi , nel salutare il primo Bilancio nella storia del Collegio Sant’Isidoro , lo descrive come «una innovazione nella comunicazione delle attività e della composizione della nostra comunità che – si augura – possa migliorare la percezione di che cosa è un Collegio dell’Università Cattolica». In particolare il Sant’Isidoro – Residenza Universitaria Aurelia Gasparini, grande comunità di 200 studenti , presenta una spiccata vocazione all’ internazionalizzazione : «Il gruppo più numeroso dei nostri studenti appartiene al programma Double Degree e la Residenza Gasparini ospita molti studenti internazionali (oltre a essere sede di numerose summer/winter school internazionali)». L’inaugurazione del Collegio, ubicato proprio di fianco alla sede universitaria di Agraria e intitolato al patrono degli agricoltori, avviene il 3 novembre del 1955, alla presenza del rettore padre Gemelli e del vescovo di Piacenza mosnignor Umberto Malchiodi. Dall’offerta formativa improntata sul «confronto culturale in uno spirito umanistico», il Collegio vedrà nel corso degli anni una sempre maggiore richiesta, che comporterà importanti lavori di ristrutturazione nel corso degli anni novanta e l’introduzione, dal 2000, di una sezione femminile.
Quando il fatturato non basta
Che vantaggi porta alle aziende il valore condiviso? «Tanto per cominciare, la possibilità di aumentare i ricavi: oggi il consumatore è sempre più attento non solo al prodotto, ma anche a chi e come lo produce: da qui l’importanza della reputation. Pensiamo a casi recenti: la cronaca frequentemente racconta di aziende la cui reputazione è compromessa per l’emergere di comportamenti lesivi di aspetti sociali (diritti umani, condizioni di lavoro) o ambientali. Qual è lo strumento di rendicontazione extra-finanziaria più utilizzato? «Il Bilancio di sostenibilità, pubblicato dal 37% delle aziende mentre il Bilancio integrato è al momento scarsamente diffuso: solo l’8% delle aziende lo adopera». Come mai? «Il Bilancio di sostenibilità viene percepito non solo come uno strumento di comunicazione, ma anche di gestione interna, perché crea consapevolezza, consente di mettere a sistema l’insieme delle attività sviluppate e valutarne i risultati economici-sociali e ambientali». Certo nel primo caso è possibile che Bilancio di sostenibilità e integrato subiscano un contraccolpo, in termini di diffusione; mentre nel secondo potrebbero diventare gli strumenti maggiormente utilizzati». sostenibilita' #borsa #bilancio #bilanciosociale Facebook Twitter Send by mail Print LE ESPERIENZE DELLE AZIENDE Ci sono aziende che hanno scelto di perseguire un’attenta politica sociale e ambientale, valutandone gli effetti positivi in termini di produttività. Tutti questi aspetti extra-finanziari sono una condizione necessaria per generare profitto: non si rinuncia a un possibile incoming spendendo denaro in azioni rilevanti dal punto di vista sociale e ambientale, piuttosto l’investimento in questi settori è un’azione imprescindibile se si vuole avere una strategia di governance di lungo periodo.