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Trenta idee d’impresa per agenda 2030

Sostenibilità Trenta idee d’impresa per agenda 2030 Il contest Generazione creativa, promosso dal campus di Cremona, ha messo in competizione 150 studenti di otto scuole della città. È la giovane idea d’impresa che è valsa ai ragazzi del liceo Manin di Cremona il primo premio del contest Generazione Creativa , promossa dal campus di Cremona dell’Università Cattolica per stimolare lo spirito impresa. Una versione digitale della finalissima, che nella sua edizione 2020 ha coinvolto oltre 150 studenti, 30 gruppi di progetto e 8 istituti superiori, riuniti virtualmente per conoscere l’esito della gara che ha messo in competizione idee di impresa collegate a uno dei 17 obiettivi dell’agenda 2030 delle Nazioni Unite. Lo ha promesso ai finalisti il professor Fabio Antoldi , docente del corso di laurea in Economia e promotore di Generazione Creativa insieme al professor Lorenzo Morelli della facoltà di Scienze agrarie alimentari e ambientali. Mi auguro che quel piccolo seme di imprenditorialità che in questi mesi di attività abbiamo cercato di coltivare in voi, possa crescere e diventare luogo di generazione di lavoro e proliferazione di valori, che vi guidino nelle vostre scelte future». È l’auspicio del professor Antoldi secondo cui «sviluppare lo spirito imprenditoriale non vuol dire necessariamente avere il pallino per il business, ma significa mettersi in gioco, essere intraprendenti, lavorare in team per creare qualcosa che prima non c’era». Concordano con il professore i membri della giuria di istituzioni e imprenditori, che hanno invitato i ragazzi a puntare sulla formazione e sull’impegno e sulla creatività, necessarie per affrontare con strumenti nuovi uno scenario socioeconomico in grande trasformazione.

 

Un Brescia Recovery Plan promosso dalla Cattolica

COM_PACT4FUTURE Un Brescia Recovery Plan promosso dalla Cattolica L’invito delle istituzioni e delle forze sociali all’ Osservatorio per il Territorio (Opter) a farsi interprete di un nuovo progetto di una nuova rinascita dell’intera comunità bresciana. Un “nuovo rinascimento”, come l’ha chiamato Ferruccio De Bortoli by ANTONELLA OLIVARI | 10 settembre 2020 Parte da Brescia e il suo territorio, tra i luoghi simbolo alla lotta al Covid-19 il progetto Com_Pact4Future , ideato e pensato all’interno dell’Osservatorio per il Territorio (OpTer) della sede bresciana dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. Un esperimento di co-costruzione del futuro della comunità bresciana con l'obiettivo di rendere il territorio e le sue istituzioni creatori di innovazione sostenibile. Un’alleanza vera tra giovani, mondo economico e istituzioni per trovare un nuovo terreno di crescita» come ha spiegato il prorettore Mario Taccolini nell’introduzione dell’incontro “Giovani, Imprese e istituzioni: da Brescia un’alleanza per il futuro”, mercoledì 9 settembre. Può essere quella glocale la risposta più appropriata delle istituzioni a una crisi così profonda come quella da Covid che ha una dimensione sanitaria, una ecologica e una sociale, chiede ai relatori Daniele Bellasio , direttore della Comunicazione dell’università Cattolica. Il sindaco di Brescia Emilio Del Bono ricorda con un video che Brescia ha pagato un prezzo fortissimo, con numero di morti triplicati nei mesi del Covid e migliaia di uomini ammalati, molti dei quali sono ancora debilitati. “Ai giovani bisogna però dare di più: i sussidi finiranno e se non si è fatto niente resterà la mancanza di una qualificazione professionale, che potrà sacrificare la loro libertà di scelta e il loro reddito futuri.”.

 

Interdisciplinare, Intersettoriale e Internazionale. In una parola: Agrisystem

In una parola: Agrisystem Tre I per un dottorato innovativo a stretto contatto con il mondo dell’impresa. Lunedì 9 novembre - in diretta sulla piattaforma Teams - Welcome day per i 19 studenti della quindicesima edizione by Sabrina Cliti | 06 novembre 2020 Interdisciplinare, Intersettoriale e Internazionale. Sono queste le tre I che definiscono, secondo l’Agenzia Nazionale di Valutazione del sistema Universitario e della Ricerca Anvur, il dottorato per il Sistema Agroalimentare Agrisystem , che lunedì 9 novembre , alle ore 16, avvierà a Piacenza , la sua quindicesima edizione. Sono 259 gli studenti che hanno frequentato Agrisystem dal 2006 ad oggi, 175 i dottori di ricerca che hanno conseguito il diploma di dottorato: «Un percorso che ha tre anime: quella agroalimentare, quella economica e quella giuridica, con attenzione anche agli aspetti etici. La parola d’ordine è guardare avanti, con coraggio e determinazione. agrisystem #impresa #dottorato #agroalimentare Facebook Twitter Send by mail Print.

 

I giovani cercano qualcosa cha vada oltre il business

Quale è allora il ruolo oggi delle istituzioni - quelle locali, quella nazionali e quelle sovranazionali - per innescare un circolo virtuoso di crescita, riduzione delle disuguaglianze, aumento della coesione sociale? Che contributo possono e devono dare per costruire un nuovo modello di società, un nuovo modo di stare assieme? Con queste parole Giovanni Marseguerra , direttore dell’ Osservatorio per il territorio (Opter) ha dato il via al secondo seminario Giovani Imprese Istituzioni: da Brescia un’alleanza per il futuro con focus sulle aziende, moderato da Daniele Bellasio, direttore della Comunicazione dell’Università Cattolica. È toccato a Giuseppe Pasini , presidente dell’Associazione Industriale bresciana, ripercorre e fare un bilancio della situazione economica delle aziende in questi mesi di pandemia che in sette mesi ha fatto registrare una produzione del 16,8% in meno, mentre a luglio ha iniziato a risalire. Tutti concetti questi che sono alla base della Next Generation Eu (Il Recovery fund) e che si collegano immediatamente ad una ben determinata fetta della popolazione: i giovani. È però necessaria - secondo Lorenzo Maternini , vice presidente di Talent Garden – un’alleanza intergenerazionale che tenga conto di ciò che i giovani ora vogliono e desiderano. Innovazione e digitale, ricerca e sostenibilità ambientale sono perciò concetti che si riempiono di un significato ben più esteso della loro mera applicazione produttiva, un senso che si fa sociale sia nel locale che nel globale . Le grandi aziende di tecnologia sono dei polmoni che permettono alle università di fare la vera ricerca di base – aggiunge Maurizio Tamagnini, presidente del Consiglio di sorveglianza di STMicroelectronics.

 

Un patto intergenerazionale per ridisegnare il futuro del Paese

Progetto Un patto intergenerazionale per ridisegnare il futuro del Paese Ripartire dai giovani, investire nella formazione, promuovere l’innovazione a tutti i livelli: parte da Brescia il processo di ri-costruzione post-Covid con il progetto Com_Pact4Future. Com_Pact4Future è un esperimento di co-costruzione del futuro della comunità bresciana con l'obiettivo di rendere il territorio e le sue istituzioni creatori di innovazione sostenibile. Un progetto zero, esportabile e replicabile per la co-costruzione di smart-landscape, che si propone di identificare e praticare una progettualità concreta del territorio bresciano da offrire poi a tutto il Paese in uno dei momenti più difficili della nostra storia più recente. Il lancio del progetto avverrà il 9 e il 10 settembre, alle 18.30, live su Facebook , con due webinar sul tema “Giovani Imprese Istituzioni: un'alleanza per il futuro” . La prima tappa del percorso di preparazione al Centenario dell’Ateneo si avrà il prossimo 20 settembre , con la 96a Giornata per l’Università Cattolica , promossa dall’Istituto Giuseppe Toniolo, Ente fondatore dell’Ateneo. L’iniziativa si propone di attivare un’alleanza tra giovani, università, mondo economico e istituzioni per la co-creazione del futuro del territorio bresciano e del Paese intero. Questa sfida riguarda sia le istituzioni, che devono promuovere e facilitare l’innovazione (a misura di cittadini e imprese, data-driven, capaci di analisi predittive), sia le imprese, che dell’innovazione (di prodotto, di processo, organizzative) devono sempre più fare la cifra del loro impegno per sostenere l’export del Paese.

 

Il mondiale delle startup

MILANO Il mondiale delle startup Dall’11 al 13 aprile 19 idee di impresa a impatto sociale e ambientale dai cinque continenti si sfideranno per la prima volta a Milano, grazie ad Altis, nelle finali internazionali della Global Social Venture Competition. Dall’ 11 al 13 aprile 19 idee di impresa a impatto sociale e ambientale provenienti da ogni parte del mondo si ritroveranno a Milano per contendersi il montepremi di 80mila dollari messo in palio alle finali mondiali dalla Global Social Venture Competition ( GSVC ). Quest’anno per la prima volta il concorso internazionale ideato e promosso dalla Haas School of Business dell’Università di Berkeley, in California, si svolgerà nel capoluogo lombardo grazie all’Alta Scuola Impresa e Società dell’Università Cattolica ( Altis ), da dieci anni partner dell’iniziativa. Due le finaliste che rappresentano il nostro Paese - Helperbit e mEryLo’ - scelte tra 65 idee di business raccolte quest’anno da Altis per l’Italian Round. Si comincia giovedì 12 aprile , alle 18 con la tavola rotonda “Promuovere ecosistemi a misura di startup” , ospitata da Regione Lombardia, tra i partner principali dell’iniziativa, nell’Auditorium Gaber di Palazzo Pirelli. Venerdì 13 aprile a partire dalle 8.45 nell’ Aula Pio XI ogni team presenterà la propria idea di business alla giuria internazionale che ne valuterà la sostenibilità economica e l’impatto sociale e ambientale generabile. Oltre a Regione Lombardia, sostiene la Global Social Venture Competition Intesa Sanpaolo, partner storico della GSVC Italy, insieme a Impact Hub Milano, Prospera e Réseau Entreprendre Lombardia, che confermano anche in questa occasione il loro impegno a favore dell’imprenditorialità giovanile responsabile.

 

Imprese-università, nuova alleanza

Ci sono modi ormai consolidati di perseguire questo scopo: il coinvolgimento di uomini d’impresa nelle lezioni, gli stage (che ormai riguardano quasi 8.000 studenti l’anno), le giornate dedicate ad incontrare le imprese, come il career day che si svolge presso ciascuna delle nostre sedi in Italia. Secondo la sua esperienza, che cosa cercano le imprese nei rapporti con un ateneo? E che cosa trovano in Cattolica? «Un’impresa viva sa che il suo futuro è dato dalla qualità delle persone che riesce a coinvolgere. Con due vantaggi peculiari: la grande varietà dei profili di competenze che si possono trovare; un certo imprinting culturale, direi umano, che il nostro Ateneo trasmette, come per osmosi, a chi lo vive intensamente. Si parla spesso di Terza missione delle università, intendendo tutte quelle attività di impatto sociale che gli atenei realizzano contestualmente alle proprie principali finalità: educazione e ricerca. Rispondere in poche battute a come questa tensione si esplica in Cattolica è impossibile…» Proviamoci… «Me la cavo portando due esempi che sono emblematici del nostro modo di essere nel mondo. In questo senso, quanto più si ha a che fare con soggetti alla frontiera di una certa disciplina, quanto più ci si confronta ci si fa interrogare da essi, tanto più i contenuti e i metodi dell’università si rinnovano. impresa #lavoro #alleanza #formazione Facebook Twitter Send by mail Print CINEMA D'IMPRESA, VINCE LUCA (ALMED) Allo studente del corso di laurea magistrale GeCo della sede di Brescia dell'Università Cattolica l’edizione 2017 del premio di Assolombarda .

 

Industry 4.0, indietro non si torna

Un fattore di sviluppo e attrazione di investimenti che deve proseguire, come chiede il White Paper dell’American Chamber of Commerce presentato in Cattolica 05 giugno 2018 Un circolo virtuoso di investimenti che deve proseguire. È questa la direzione di marcia indicata dal libro bianco sul futuro di Industria 4.0 in Italia, presentato in largo Gemelli il 5 giugno dall’ American Chamber of Commerce in Italy , con il patrocinio di Università Cattolica del Sacro Cuore e il patronato di Regione Lombardia. Alla presentazione dei risultati del White Paper sul futuro di Industry 4.0 sono intervenuti il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana , il rettore dell’Università Cattolica Franco Anelli , il presidente AmCham Italy Stefano Venturi e il Senior Commercial Officer dell’Ambasciata degli Stati Uniti d'America in Italia Todd Avery . Il Paper costituisce una prima valutazione dei risultati ottenuti attraverso le misure di Industria 4.0, riconosciuta come importante fattore di sviluppo e attrazione di investimenti in Italia. Con questa iniziativa AmCham Italy intende avviare un percorso per contribuire alla costruzione di un futuro per Industria 4.0 nell’interesse delle aziende associate, e riportare il tema nel radar dell’agenda del nuovo Governo. Il Paper sottolinea la necessità di proseguire con le misure previste da Industria 4.0 per sostenere il circolo virtuoso di investimenti e produttività avviato negli ultimi due anni e che ha riportato l’Italia ad essere meta interessante di investimenti diretti dagli Usa e dall’estero. Il Gruppo di Lavoro ha anche individuato le aree di miglioramento possibili e raccomandabili per chi affronterà l’opportunità di dare continuità a misure di grande successo, che hanno portato i 2/3 delle imprese italiane a usufruire di una o più agevolazioni di Industria 4.0, secondo i dati Istat.

 

Talent Academy, il talento è donna

MILANO Talent Academy, il talento è donna Finalissima tutta al femminile per la tredicesima edizione del project work del Cimo, che offre l’opportunità agli studenti di creare progetti di comunicazione per grandi realtà imprenditoriali. by Marco Tangerini | 11 luglio 2017 Da Maserati a Nestlé Baci Perugina, da Adecco Group a Intesa Sanpaolo, fino a Si-log, azienda fiorentina con sede americana attenta a far risaltare i giovani esperti di comunicazione. Ad aggiudicarsi il podio il team di Francesca De Villa , Marta Michelis e Beatrice Bellotto per Adecco Group, grazie anche all’aiuto della coach Paola Amendola , ex vincitrice di Talent Academy. Le studentesse sono state premiate da Giorgio Brenna , Chairman &; Ceo Continental Western Europe di Leo Burnett Company Worldwide, e si sono aggiudicate un anno di associatura alla prestigiosa International Advertising Association. Novità di quest’anno il premio della critica per il progetto più rivoluzionario, vinto dal team di Anna Leggeri con Isabella Tagliabue e Laura Rurali , premiate da Angelo D’Alessandro , fondatore di buddybank, la banca esperienziale di Unicredit. Cinque i team finalisti di questa edizione: oltre a quelli capitanati da Francesca De Villa, per Adecco Group, e da Anna Leggeri, per Maserati, i gruppi di Stefania Melina , per Baci Perugina, di Alice Giacomini , per Si-Log, e di Giulia Frassica , per Intesa Sanpaolo. Avvicinare i Millennials al brand, rivoluzionare l’esperienza del prodotto, tattiche innovative di employer branding: questo e molto di più nel corso dell’esposizione dei cinque team, capaci di tenere il palco come delle professioniste.

 

Silicon Valley, World Cup per 20 studenti

milano Silicon Valley, World Cup per 20 studenti Il team formato dagli allievi di sei facoltà dell’Ateneo ha vinto la competizione nazionale promossa dal network Enactus che mette in gara le idee d’impresa. Un trampolino di lancio verso il contest internazionale che si terrà a settembre a San Jose. giugno 2019 Un gruppo di venti studenti provenienti da sei diverse facoltà dell’Università Cattolica si è aggiudicato il primo posto della competizione nazionale organizzata ogni anno da Enactus: rappresenterà l’Italia alla World Cup che si terrà in Silicon Valley a San Jose, a fine settembre. Il team Enactus Unicatt ha ottenuto il titolo confrontandosi con altre 10 università italiane nella terza competizione nazionale che si è tenuta lo scorso 6 giugno alla Fondazione CariVerona. Il gruppo di studenti dell’Università Cattolica nasce nel 2017 ed è tra i gruppi pionieri di Enactus in Italia. Gli studenti si sono inoltre aggiudicati anche due award speciali : il premio TEDx Cortina , che consentirà loro di parlare dei progetti vincitori all’evento TEDx che si terrà in Veneto il prossimo 23 agosto, nonché un percorso di accelerazione offerto da Unicredit. economia #impresa #business #siliconvalley Facebook Twitter Send by mail Print.

 

A Cremona la GenerAzione creativa

Cremona A Cremona la GenerAzione creativa Oltre duecento studenti delle scuole superiori presenteranno la loro idea d’impresa al final contest del progetto promosso da Economia e Scienze agrarie alimentari e ambientali nel campus cremonese dell’Ateneo. Finale venerdì 23 febbraio 22 febbraio 2018 Sviluppare il proprio istinto imprenditoriale. Durante l’evento conclusivo , che si svolgerà presso la Sala Maffei della Camera di Commercio di Cremona a partire dalle 9 del 23 febbraio , le dieci squadre finaliste avranno a disposizione 6 minuti tempo per presentare la propria idea. Ma ci sarà un altro momento di valutazione per i video: quello tecnicamente migliore - quello più creativo - quello più efficace nel comunicare l’idea di business saranno valutati da giornalisti e da un esperto di video maker. Grazie al contributo di Credito Padano i tre gruppi vincitori riceveranno in premio il primo gruppo classificato un buono da 500 euro per la scuola, il secondo e il terzo Gruppo classificato un buono da 250 euro . Inoltre, tutti i componenti dei tre gruppi che si classificheranno nelle prime tre posizioni riceveranno in premio un voucher vacanza per due persone. generazionecreativa #innovazione #impresa #scuole Facebook Twitter Send by mail Print.

 

Dr. Start-upper, ecco i progetti finalisti

milano Dr. Start-upper, ecco i progetti finalisti Dallo spazio per una ristor-azione alternativa alla consulenza per le relazioni con la Cina, dal servizio di ricerca macroeconomica alla app per amministratori di condominio. Sono alcune delle idee in gara tra cui sarà scelta oggi quella vincente 2019 25 giugno 2019 Oggi pomeriggio saranno premiati i primi tre classificati della quinta edizione di Dr. Start-upper , il percorso di Università Cattolica e Camera di commercio per la creazione di nuove imprese. Condo Plan L’idea nasce dalla volonta di voler semplificare l’attivita degli amministratori di condominio, con l’obiettivo di ridurre i tempi di gestione e risoluzione delle emergenze della clientela servita (condomini). Tramite l’utilizzo di un’App gli stessi condomini potranno segnalare disservizi e problematiche in maniera tempestiva e contattare i tecnici professionisti (idraulici, elettricisti, fabbri, servizio di sicurezza, manutentore ascensore, ecc.) in maniera diretta senza l’intermediazione dell’amministratore di condomino, che avra il ruolo di supervisore e validante. Playsugged L’idea imprenditoriale riguarda il noleggio e la vendita di distributori di Power Bank di ricarica per laptop, smartphone, tablet e altri dispositivi elettronici collocati all’interno di vari centri di interesse. Questo servizio sara poi coadiuvato dall’utilizzo di un'applicazione per dispositivi mobili: attraverso l’app, il cliente potra vedere in anticipo sulla mappa geografica della citta i luoghi in cui i distributori sono presenti, il numero di Power Bank disponibili e il loro livello di carica. Trattandosi di Social Media, si mettono in connessione due interlocutori, brand e community, per i quali sono stati individuati due diversi problemi: per le imprese, la mancanza di una pubblicita interattiva che attivi le community; per gli utenti, il soddisfacimento di un bisogno naturale di ego e competizione.

 

Due startup Unicatt tra i top di Forbes

La buona notizia – Presenza Due startup Unicatt tra i top di Forbes Due giovani imprese fiorite in Università Cattolica sono elencate tra i 100 talenti Under 30 per l'anno 2020 della rivista Forbes Italia. Lorenzo Avello e Sergio Pitrone hanno sviluppato le loro idee imprenditoriali su bioeconomia e Fashion 4.0 a ConLab by Anna Giulia Amman | 23 marzo 2020 Una buona notizia da giovani alumni e studenti, che hanno sviluppato le loro attitudini imprenditoriali tra le aule universitarie. Lorenzo Avello partecipa alla prima Call for Ideas di ConLab da matricola della facoltà di Scienze bancarie, finanziarie e assicurative . Dopo il percorso di accompagnamento della Call for Ideas tenta di trasformare l'idea presentata in un'attività imprenditoriale e nel tempo costituisce la realtà di Planeta Renewables insieme a Raffaele Rattini, Andrea Fossati e Nicola Locascio (compagni di corso e studenti conosciuti in Università), inserita nella sezione Energy di Forbes. Sergio si laurea in Economia e Gestione Aziendale, prima, e in Management per l’Impresa, successivamente,alla facoltà di Economia , e in quest’ultimo caso portando un progetto di tesi del tutto innovativo, frutto dell’esperienza come stagista nei press office di Piazza Sempione e Love Moschino: Icast. Questa è pensata per i professionisti che necessitano di organizzare casting di moda: una piattaforma che permette di contattare più agenzie di modelle e modelli contemporaneamente e con pochi click. Il team tra quelle mura perfeziona Icast e nel tempo contribuisce a diffondere un clima di sereno e produttivo co-working, in cui singoli e team di usuari del coworking si aiutino a vicenda condividendo best practises e affrontando insieme difficoltà.

 

Sguardo verso il futuro

A raccontarlo agli studenti della facoltà di Scienze linguistiche è il nipote Paolo che oggi è l’amministratore delegato del Gruppo Streparava . La storia dell’azienda, fondata nel 1951 e diventata un’impresa famigliare nel 1981, è quella di una crescita che continua ancora oggi; oltre alle tre sedi italiane (Adro, Varese, Bologna), l’azienda conta anche tre sedi nel mondo: Spagna, Brasile e India. Introdotto da Roberto Belotti , docente del corso di International Business Strategy, Paolo Streparava ha raccontato come l’azienda riesca ad essere produttiva nonostante le difficili regole di mercato, con l’obiettivo di migliorarsi sempre più sotto il punto di vista gestionale e produttivo con lo sguardo rivolto alle possibilità future. Come ha sottolineato il professore Belotti, colpisce questa tensione al futuro, perché nel panorama italiano, fatto soprattutto di piccole-medio imprese, è difficile avere una strategia che tenti di arrivare a cogliere le evoluzioni future per essere pronti ai cambiamenti. Si tratta di un’azienda che punta ad un’organizzazione del lavoro che vuole mettere al centro le energie dell’uomo nelle sue diverse declinazioni: fisiche, mentali ed emotive. E’ stata inoltre creata la possibilità di usufruire di “un tempo sacro” per ogni dipendente: l’iniziativa vuole garantire delle ore per dedicarsi completamente a una serie di attività, come l’aggiornamento o l’acquisizione di nuove skills, senza essere disturbati. Alla fine del suo incontro, Paolo Streparava ha invitato tutti gli studenti ad andare in azienda perché è importante mantenere un rapporto e un filo diretto con gli studenti e le università.

 

Integrare? Impresa (sociale) riuscita

cattolicapost Integrare? Impresa (sociale) riuscita Quattro fondatori under 30, 6 mesi di corso per 12 tra richiedenti asilo e rifugiati per renderli autonomi: sono gli ingredienti del successo imprenditoriale di Officina Casona. Durante la triennale in Scienze linguistiche per le Relazioni internazionali in Università Cattolica Francesca ha partecipato a un progetto Overseas negli Stati Uniti e ha vissuto un’esperienza di volontariato internazionale grazie al Charity Work Program dell’Ateneo. L’idea è nata da un gruppo di giovani, tutti laureati da un paio di anni e uniti da un’esperienza di volontariato in una fondazione locale: Michele , architetto, Gloria , laureata in gestione d’impresa, Andrea , copywriter (nelal foto in alto con Francesca) . Per questo ha intrapreso un nuovo percorso, l’ Executive master in Social Entrepreneurship (EMSE) dell’ Alta Scuola Impresa e Società (Altis) , vincendo una borsa di studio totale di Ubi Banca: «È stata la chiave di volta che ci ha fatto fare il salto dall’idea alla realtà. Dopo sei mesi di attività di aggregazione, i quattro ragazzi hanno bussato alla porta di Fondazione Somaschi e Intrecci, due cooperative sociali che gestiscono centri di accoglienza per richiedenti asilo e rifugiati, con la proposta di dare vita a laboratori di manualità basati sul recupero. La grande sfida che hanno vinto è stata quella di riuscire a portare nel centro persone del territorio che non hanno familiarità con il mondo del volontariato e dell’accoglienza, per far vivere loro un’esperienza di incontro e condivisione con i rifugiati. Ne sono scaturiti i primi tre laboratori, di legatoria, serigrafia e cucina, avviando inoltre corsi di formazione al lavoro, alla lingua e alla socialità per 12 richiedenti asilo e rifugiati under 35, a cui si sono aggiunti quelli di pelletteria con stampa serigrafica, di ciclomeccanica, di falegnameria, e di ceramica.

 

Il robot che lava i grattacieli

Milano Il robot che lava i grattacieli È uno dei progetti in gara per la finale di Dr. Startupper 2018, che si terrà mercoledì 20 giugno a Milano. Sono sei le idee finaliste della quinta edizione di Dr. Startupper 2018 che verranno presentate mercoledì 20 giugno a Palazzo Affari ai Giureconsulti a Milano. Promuovere la creatività degli studenti nel dare vita a start up innovative e nell’inventare nuove forme di lavoro e professionalità è la mission di Dr. Startupper, che ogni anno supporta le idee imprenditoriali e le competenze acquisite nei percorsi di studio. ThisAbility è una nuova piattaforma di recruiting dedicata sia a persone con disabilità che necessitano di un lavoro sia a imprese in cerca di candidati da inserire all’interno dell’organizzazione: attraverso un algoritmo sarà possibile incrociare le caratteristiche e le competenze dei candidati con le posizioni lavorative delle imprese. Infine To-e-T è un servizio che ambisce a rivoluzionare l’approccio dei clienti nell’acquisto di capi di abbigliamento online tramite una customer experience completamente nuova. L’obiettivo è la creazione di nuovi posti di lavoro altamente qualificati e la diffusione di una cultura dell’innovazione, che nasca dalla contaminazione tra il mondo accademico e quello imprenditoriale. Durante il training, della durata di circa sei mesi, si sono alternati momenti di lavoro in gruppo e sessioni di formazione a distanza tramite video lezioni, incontri con giovani start-upper di successo, e presentazioni dei propri lavori a venture capitalist e business angel.

 

Diritto penale d’impresa, quale riforma

MILANO Diritto penale d’impresa, quale riforma Gli specifici strumenti di contenimento delle condotte devianti non sempre si rivelano adeguati. Un assunto che è stato al centro del convegno “Il diritto penale dell’impresa, tra riforme attese, concluse e annunciate” , che si è svolto il 18 dicembre in Università Cattolica per concludere la quinta edizione del master in Diritto penale dell’impresa ( Midpi ) e lanciare la sesta, iniziata il 12 gennaio. La relazione conclusiva, tenuta da Francesco D’Alessandro , docente di Diritto penale commerciale dell’Ateneo ha, infine, esaminato il tema delle «riforme attese», ma mai effettivamente realizzate, in materia di abusi di mercato. Secondo il professor Gabrio Forti , preside della facoltà di Giurisprudenza, il dibattito dimostra come siano «mutate le narrazioni della crisi d’impresa», cui il legislatore prova a rispondere apprestando specifici strumenti di contenimento delle condotte devianti, che tuttavia non sempre si rivelano adeguati. L’incontro – al termine del quale è stato presentato il nuovo progetto “Alumni” – si è concluso con la consegna dei diplomi della quinta edizione e con il conferimento del premio dell’ Associazione dei Componenti degli Organismi di Vigilanza ex D.Lgs. dirittopenale #impresa #prevenzione Facebook Twitter Send by mail Print IL MASTER È iniziata venerdì 12 gennaio la sesta edizione del master in Diritto penale dell’impresa ( Midpi ), organizzato dall’ Alta Scuola “Federico Stella” sulla Giustizia Penale (Asgp).

 

Gsvc, ecco le migliori startup italiane

MILANO Gsvc, ecco le migliori startup italiane Helperbit e mEryLo’ salgono sul podio della Global Social Venture Competition promossa dalla Haas School of Business dell’Università di Berkeley insieme ad Altis. Anche quest’anno la finale italiana della Global Social Venture Competition (Gsvc), la gara internazionale promossa dalla Haas School of Business dell’Università di Berkeley in partnership con l’Alta Scuola Impresa e società ( Altis ) ha individuato le due migliori idee di business che potrebbero cambiare l’economia del futuro. La seconda, invece, ha ideato un dispositivo che, direttamente collegato al paziente, permette di somministrare terapie farmacologiche attraverso i globuli rossi, limitando così il contatto tra il sangue e l’ambiente esterno, potenziale causa di contaminazione e infezioni. Il team di mEryLo’, inoltre, ha vinto il premio She4(Imp)Act , come miglior progetto “al femminile” di questa edizione, assegnato da Impact Hub Milano che ha messo a disposizione, per il secondo anno consecutivo, un pacchetto del valore di 25 mila euro per l’incubazione di 3 mesi. Sosteniamo sin dalla fondazione di Altis l’iniziativa della Global Social Venture Competition perché è fondamentale promuovere la creatività, l’energia, l’entusiasmo e lo spirito di iniziativa dei giovani, vero motore dello sviluppo di una società sana e viva», ha affermato Vito Moramarco , direttore di Altis a conclusione dell’evento. GHoMoLoG, KAITIAKI, Little Alienz, RELICTA, Talents Venture gli altri finalisti della tappa italiana della Gsvc che per questa edizione ha individuato 65 idee di business su 550 a livello mondiale da 60 paesi. Insieme ad Altis, partner dell’iniziativa sono Intesa Sanpaolo Start-Up Initiative , Associazione Prospera , Impact Hub Milano e Réseau Entreprendre Lombardia che nel corso della tappa italiana affiancano i team nelle attività di coaching e di preparazione dei pitch per le fasi finali della competizione.

 

E4Impact, un’alleanza tra atenei africani

milano E4Impact, un’alleanza tra atenei africani Ventinove rappresentanti di 19 atenei africani in Università Cattolica a Milano per consolidare una rete universitaria che favorirà la crescita di una nuova generazione di imprenditori, capaci di generare sviluppo economico e sociale. Ma anche dare vita a sinergie, relazioni, scambio di competenze per favorire lo sviluppo internazionale di imprese africane attente all’impatto sociale. In particolare, la giornata di martedì 2 aprile è stata occasione di dibattito e approfondimento sul ruolo che l’Italia può avere per favorire la crescita di una nuova generazione di imprenditori, capaci di generare sviluppo economico e sociale nel Continente africano. A oggi, E4Impact ha formato oltre 850 giovani imprenditori che hanno partecipato ai Global MBA of Impact Entrepreneurship, realizzati in partnership con università africane proprio per favorire lo sviluppo di business a forte impatto sociale e ambientale. I settori coinvolti dalle iniziative degli imprenditori formati sono affini a quelli di molte aziende italiane impegnate in programmi di esplorazione dei mercati africani con le quali E4Impact ha avviato e intrattiene contatti, sviluppando opportunità di collaborazione. Con la creazione di questa alleanza vogliamo sostenere lo sviluppo di una classe di imprenditori capaci di incidere sullo sviluppo economico e sociale dei loro Paesi», ha dichiarato Mario Molteni , direttore di E4Impact Foundation. E4Impact Alliance rappresenta la naturale continuità di un processo aggregativo avviato da E4Impact nel 2010, attraverso l’offerta di MBA nei diversi paesi da parte della stessa E4Impact.

 

Industria 4.0, Brescia guarda a Nord

OPTER Industria 4.0, Brescia guarda a Nord Per Gilberto Antonelli di AlmaLaurea nel bresciano la domanda di profili elevati è simile ai Paesi del Nord Europa. E per il presidente Aib Giuseppe Pasini la sfida della digitalizzazione si vince università e impresa insieme. La sfida lanciata dal professor Giovanni Marseguerra , direttore dell’ Osservatorio per il Territorio (OpTer) dell’Università Cattolica, è stata raccolta dal presidente degli industriali bresciani Giuseppe Pasini , alla guida del gruppo Feralpi, tra i leader europei nella produzione di acciaio con 2.100 dipendenti. Secondo il presidente dell’ Associazione Industriale Bresciana (Aib) , che prende a modello la Germania dove ha un’azienda con 600 addetti, per recuperare il ritardo degli ultimi dieci anni in termini di occupazione serve un grande investimento in formazione e ricerca. È il messaggio che emerge dal seminario “ Il sistema produttivo bresciano e le sfide della trasformazione digitale ” promosso da (OpTer) nella sede di via Musei del campus di Brescia dell’Ateneo. All’incontro, moderato dal direttore del Giornale di Brescia Nunzia Vallini , è intervenuto, insieme al direttore dell’Osservatorio e al presidente di Aib, il presidente del Comitato scientifico strategico di AlmaLaurea Gilberto Antonelli . Mancherà, cioè, quasi il 30-40% di giovani che traghetterà le nostre imprese nella sfida della digitalizzazione, fatta di ricerca, innovazione ed efficienza».

 

Industria 4.0 con Giuseppe Pasini

Brescia Industria 4.0 con Giuseppe Pasini Il presidente degli industriali bresciani e il presidente del Comitato scientifico strategico di AlmaLaurea Gilberto Antonelli ospiti di OpTer per discutere del sistema produttivo bresciano e delle sfide della trasformazione digitale. febbraio 2018 In un contesto di crescita globale, ci sono segnali positivi anche per l’Italia e per il sistema economico bresciano. L'incontro, moderato dal direttore del Giornale di Brescia Nunzia Vallini , sarà aperto dal saluto del prorettore Mario Taccolini , e dall’introduzione del direttore di OpTer Giovanni Marseguerra . Le nuove professioni richiederanno profili dotati, insieme, di competenze tecnologiche e manageriali, e di soft skills quali leadership, intelligenza emotiva, pensiero creativo e gestione del cambiamento. Serve allora creare un canale privilegiato tra sistema produttivo e mondo della ricerca, che permetta, nel breve periodo, di traghettare le imprese verso il modello industriale del 4.0, e, nel medio periodo, di creare un circolo virtuoso tra tre elementi fondamentali: raffinatezza, competitività e sviluppo del territorio. Serve un cambio di paradigma culturale, da attuare all’interno delle imprese, ma anche nella società, per riuscire a cogliere le immense opportunità offerte dalle nuove tecnologie. Ci sono tutte le condizioni perché da Brescia parta e si sviluppi un modello virtuoso di collaborazione, in campo educativo e formativo, che consenta ai nostri giovani di cogliere le opportunità dell’economia digitale.

 

Un manifesto per la buona impresa

La comunità di imprenditori e manager italiani che fanno parte del Think Tank lunedì 4 novembre ne illustreranno i principi, nell’ambito dell’incontro “ Fare impresa e sostenibilità nella competizione globale ” , in programma alle ore 14 nell’Aula Pio XI dell’Università Cattolica del Sacro Cuore (largo Gemelli, 1 – Milano). L’obiettivo della giornata - promossa da “Cattolica per le Start-up” e ProSpera-Progetto Speranza - è riflettere con studiosi, imprenditori e manager su tre macrotemi: l’impresa come generatore di valore; il sistema della cooperazione e del nuovo ruolo delle imprese nelle comunità territoriali; il futuro del lavoro. Dopo i saluti di Mario Molteni , docente di Corporate Strategy, Federico Rajola , docente di Organizzazione aziendale e direttore del Centro di Ricerca in Tecnologie, Innovazione e Servizi Finanziari ( CeTIF ) illustrerà i risultati finora raggiunti dal Think Tank. Durante l’incontro, oltre alla presentazione del “Manifesto”, saranno premiati i cinque vincitori della Business Vision Competition , giovani imprenditori la maggior parte dei quali laureati in Università Cattolica che nel prossimo anno saranno affiancati da imprenditori e manager nello sviluppo della loro capacità imprenditoriale. Costituito su iniziativa dell’Università Cattolica e in collaborazione con ProSpera-Progetto Speranza, il Think Tank propone a protagonisti autorevoli del mondo del lavoro e dell’economia un “luogo” di pensiero e azione per accrescere la competitività e le capacità d’innovazione del sistema economico e sociale italiano. Parte integrante del nuovo “pensatoio” è anche la volontà di stimolare lo scambio intergenerazionale fra giovani desiderosi di avviare nuove iniziative economiche e imprenditori appassionati e interessati a innovare la propria azienda. Il comitato scientifico del Think Tank è costituito da Federico Rajola, Sabino Illuzzi, Luca Bressan , teologo e Vicario episcopale per l’azione sociale dell’Arcidiocesi di Milano, Mario Gatti , direttore di sede e dell’area ricerca e sviluppo dell’Università Cattolica, Chiara Frigerio , docente di Organizzazione aziendale dell’Università Cattolica e segretario generale CeTIF.

 

In vetta a Forbes 30 under 30

piacenza In vetta a Forbes 30 under 30 Rocco e Christina Baldassarre , con la loro storia d’impresa e d’amore nata sui banchi del Double Degree di Piacenza , sono in testa alla classifica, stilata dalla rivista americana, dei giovani imprenditori più influenti nel marketing a livello mondiale. Rocco e Christina Baldassarre , con la loro storia d’impresa e d’amore sbocciata sui banchi del Double Degree a Piacenza, sono stati inclusi in prima posizione sulla lista Forbes 30 under 30 nel marketing e nella pubblicità a livello mondiale. Italiano di Lecce, lui, tedesca lei, Rocco e Christina si sono conosciuti frequentando i corsi di doppio titolo della facoltà di Economia e Giurisprudenza del campus piacentino dell’Ateneo. E da lì è cominciata, anche la storia imprenditoriale di Zebra Advertisement , l'agenzia di search engine marketing che fattura oggi circa un milione di dollari e ha sede a Miami . Nel frattempo, per il suo lavoro con Bing Ads, Microsoft ha assegnato l'MVP Award a Rocco, che è anche la persona più giovane e l'unica ad aver ricevuto questo premio e il più giovane vincitore di Google Partners All-Stars. Christina è la prima cittadina tedesca ad aver vinto il German Stevie Award oltre a essere una quattro volte vincitrice del Google Partners All-Stars, di cui è anche il più giovane vincitore . Dopo un processo di valutazione delle circa 15.000 candidature arrivate nell'ultimo anno, Forbes ha selezionato 600 ragazzi sotto i 30 anni di età da 50 Paesi del mondo, che stanno facendo grandi cose nei propri ambiti di competenza.

 

Fiscalità e impresa, ecco il corso

Brescia Fiscalità e impresa, ecco il corso Al via il corso di "Alta Formazione Fiscalità internazionale e gruppi di impresa", promosso dalla Cattedra di Diritto Tributario con la partecipazione dell'Agenzia delle Entrate, Guardia di Finanza, Dipartimento delle Finanze. by Bianca Martinelli | 24 maggio 2018 Taglio dei nastri per il corso di Alta Formazione Fiscalità internazionale e gruppi di impresa . Il Corso, organizzato dalla cattedra di Diritto Tributario dell’Università Cattolica del Sacro Cuore con la partecipazione dell' Agenzia delle Entrate , Guardia di Finanza , e Dipartimento delle Finanze , vuole essere l’occasione per analizzare gli aspetti più significativi della fiscalità internazionale nell’ottica dei gruppi di imprese del territorio. Nel corso del primo appuntamento, avvenuto lo scorso 18 maggio nella Sala della Gloria di via Trieste, sono intervenuti l’Avv. Organizzati sotto la direzione scientifica del Prof. Marco Miccinesi , Ordinario di Diritto Tributario presso la Facoltà di Giurisprudenza della sede di Milano, gli otto incontri in cui è articolato il programma si terranno con cadenza settimanale fino al 13 luglio, ogni venerdì dalle ore 14.30 alle ore 17. Voci autorevoli dell’accademia, del Dipartimento delle Finanze, dell’Agenzia delle Entrate, della Guardia di Finanza, del mondo delle professioni e delle imprese, discuteranno insieme le tematiche salienti della tassazione di gruppo nella dimensione internazionale e comunitaria. Gli incontri si rivolgono ai dirigenti di impresa, ad avvocati, dottori commercialisti, funzionari dell’Agenzia delle Entrate ed Ufficiali della Guardia di Finanza che intendano approfondire le tematiche più sensibili della fiscalità internazionale con uno sguardo particolare ai loro risvolti applicativi.

 

Vetri, addio agli skyscraper cleaners

Milano Vetri, addio agli skyscraper cleaners Marko e la sorella Martina, studentessa di Giurisprudenza in largo Gemelli, hanno brevettato un sistema automatico per pulire i vetri degli edifici, che li ha portati a vincere l’edizione 2018 di Dr. Startupper. giugno 2018 L’idea è balenata un giorno dello scorso settembre quando, seduto al parco vicino alle Tre torri di City Life, Marko si è chiesto come vengono lavati i grattacieli. Così, insieme a sua sorella Martina, è nato il progetto di LEPO System , il Sistema macchina lava grattacieli che può sostituire il pericoloso lavoro fino ad oggi svolto dall’uomo. Da allora sono passati nove mesi, la gestazione del progetto dei fratelli Lepovic è giunta al termine e Lepo System ha vinto la quinta edizione di Dr Start-upper , percorso realizzato in collaborazione tra Università Cattolica e Camera di commercio di Milano dal 2013. Oggi Martina è al quinto anno di Giurisprudenza in Cattolica, contenta di aver dato una svolta alla propria formazione e di volersi occupare di questioni giuridiche. Non è stata facile la ricerca di ingegneri da inserire nel team, e alla fine dopo aver consultato diversi atenei italiani, la soluzione è arrivata a Belgrado dove l’università ha accettato la fattibilità del progetto. Grazie al display ad alta risoluzione installato sulla parte esterna del robot non sarà compromesso l'aspetto della facciata del grattacielo e ad un tempo il dispositivo potrà trasmettere pubblicità offrendo al cliente la possibilità di un ulteriore guadagno.

 

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