Quali sono le dinamiche di scambio relazionale ed economico tra i soggetti coinvolti nei servizi delle piattaforme della cosiddetta economia della condivisione? In occasione di Milano Digital Week 2018, il master in Comunicazione, Marketing digitale e Pubblicità interattiva organizza in via Nirone a Milano la tavola rotonda “La Sharing economy tra nuovi modelli economici e di comunicazione”. 

Giovedì 15 marzo alle 11 in via Nirone, interverranno Mario Maggioni, docente di Politica economica, Mauro Turcatti, Public Affairs and Communication Manager - Airbnb Italia, Nicola Fusco, Founder di Paladin, la prima app mobile per noleggio diretto di oggetti. Saranno moderati da Andrea Cuman, digital advisor e docente del master. Introdurrà il direttore del master Fausto Colombo e chiuderà i lavori Nicoletta Vittadini, docente di Web e Social Media, responsabile Rapporti Istituzionali del master. 

«La sharing economy si configura come un fenomeno complesso, che è necessario comprendere nelle sue opportunità e nei suoi rischi» osserva Mario A. Maggioni, autore del libro “Sharing economy: chi guadagna e chi perde” Il Mulino, 2017. 

Da alcuni visto come una soluzione alla crisi economica, una nuova risorsa per diversi soggetti, con riflessi positivi anche in termini di socializzazione, sostenibilità ed efficienza dei sistemi economici, si delinea d’altronde come “un sistema nel quale si rilevano fenomeni di concorrenza sleale, di elusione di standard, garanzie e imposte che influiscono sul sistema economico nel suo complesso e sulla vita quotidiana di ciascuno di noi. Si tratta quindi di un fenomeno che può essere inquadrato come una nuova fase del capitalismo – si parla infatti sempre più di un “capitalismo delle piattaforme” - che è necessario comprendere e normare adeguatamente, senza pregiudizi e con una competenza plurivalente al tempo stesso economica, tecnologica e giuridica perché i benefici possibili offerti da questo fenomeno non vengano superati dai costi imposti soprattutto alle fasce più deboli della società”.
 
Quali gli sviluppi futuri di questo nuovo modello economico? «L’attuale dibattito sottolinea due aspetti essenziali» afferma Fausto Colombo, direttore del master. «Il primo, certamente positivo, riguarda la capacità di coinvolgimento dei consumatori e i consistenti vantaggi per questi ultimi in termini di costo, personalizzazione e rapidità di erogazione dei servizi. Il secondo, più problematico, riguarda la nuova concorrenzialità con le imprese tradizionali, una certa tendenza al monopolio o al monopsonio (accentramento della domanda da parte di un solo soggetto economico) e la questione dell’equità della tassazione. Il prossimo futuro vedrà certamente un processo di assestamento, volto a mitigare gli aspetti critici mantenendo i vantaggi per i consumatori».