Più di 200 persone hanno partecipato alla celebrazione eucaristica in memoria degli “Amici della strada”, cioè di tutti coloro che sono stati conosciuti e amati nelle vie di Roma. Per ciascuno di loro è stata accesa una candela. All'iniziativa, promossa dalla Comunità di Sant'Egidio,  hanno preso parte  tanti studenti e numerosi amici senza fissa dimora e ospiti della Villetta della Misericordia, centro di accoglienza sito nel campus dell'Università. 

Nell’omelia monsignor Claudio Giuliodori, assistente ecclesiastico generale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, ha ricordato il valore dell'amicizia e della gratuità in un tempo in cui sembra dominare la cultura dello scarto e ha ribadito alcuni versetti della prima lettura del giorno, dal primo libro di Samuele: “L'uomo vede l'apparenza ma il Signore vede il cuore". E lo ha sottolineato proprio nella quarta domenica di Quaresima, la domenica della letizia, quella gioia che proviamo per la Pasqua ormai vicina in cui il Signore risorto dona una luce nuova a tutte le cose. Grande è stata la commozione di tutti i presenti nel fare memoria di chi non c'è più, ma che continua a essere presente e vivo nel cuore e nella memoria di ciascuno.

Alla fine della liturgia, tutti hanno ricevuto un'immagine e un fiore in ricordo della giornata. L'immagine rappresentava S. Martino che, in una notte d'autunno, incontrò un povero uomo mezzo nudo e tremante per il freddo e gli donò la metà del suo mantello per scaldarsi. Subito il sole spuntò come in una calda giornata e a memoria di questo gesto rimane la tradizione di chiamare alcuni giorni di novembre “l'estate di S.Martino”.

Quell’estate in pieno inverno è immagine dell'affetto e dell'amicizia verso chi non ha casa che tanti hanno vissuto durante l'inverno, durante l’ “emergenza freddo” ma non solo, e che hanno scaldato i cuori, vincendo indifferenza e solitudine con il dono di una mantello di protezione. Inoltre è stato consegnato a tutti un fiore, che con i suoi colori rappresenta la vita e con il suo profumo è simbolo di quella preghiera che si innalza al Signore perché nessuno sia più solo ma sia sempre abbracciato da quell'amicizia che rimarrà per sempre.

Dopo la liturgia, si è svolto un pranzo, offerto da Educatt, nella mensa nella Sala delle Colonne insieme a molte persone senza fissa dimora, ad alcuni anziani e disabili del quartiere e ai bambini. Durante il pasto, tra il servizio di una portata e l'altra, gli studenti della Cattolica hanno stretto amicizia con gli ospiti e animato la serata con musica dal vivo.