«Nel futuro della medicina da un lato si va affermando una tecnologia che non è più strumento inerte da maneggiare o farmaco da somministrare; dall’altro lato l’organizzazione dell’attività sanitaria risentirà fortemente di tali innovazioni, e si imporrano scelte in termini di impiego delle risorse, che significa, dalla parte del paziente, disciplina dell’accesso alle cure, sempre più sofisticate ed efficaci, ma anche sempre più costose. Non si scorge, almeno per ora, in questi processi quell’effetto di riduzione dei costi unitari dei beni e dei servizi che in passato si accompagnava all’evoluzione tecnologica, ai processi di industrializzazione meccanica». È questo uno dei passaggi del discorso inaugurale del rettore Franco Anelli, pronunciato in occasione dell’Inaugurazione dell’anno accademico dell’Università Cattolica che si è tenuta il giovedì 23 gennaio, nella Sede di Roma dell’Ateneo.

«Ecco quindi – ha proseguito il rettore Anelli – quel ‘compito’ di cui dicevo in apertura: concorrere a costruire una “etica” delle nuove, per tanti aspetti sfuggenti alla comprensione, tecnologie, che stanno mettendo alla prova concetti come quelli di libertà, dovere, responsabilità, relazione e ancor più radicalmente ridisegnano la stessa idea di soggetto».

In apertura della giornata la celebrazione eucaristica presieduta dal cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Conferenza Episcopale Italiana: «Ciò che vale nelle famiglie si può estendere al mondo universitario: una agenzia educativa che avvia con decisione all’età adulta, ma ha tutte le caratteristiche intergenerazionali di una grande famiglia, specialmente se si ispira esplicitamente a principi cristiani, anzi cattolici (del resto le due parole, «università» e «cattolica», si rifanno allo stesso significato di abbraccio universale)», ha detto il Cardinal Bassetti nell’omelia.

«La Sua presenza in mezzo a noi – ha affermato il vescovo monsignor Claudio Giuliodori, assistente ecclesiastico generale dell’Università Cattolica ,nel saluto iniziale della celebrazione liturgica, rivolgendosi al cardinale Bassetti - è per noi segno di attenzione da parte di tutta la realtà ecclesiale italiana. Quella Sua e della Chiesa italiana è una vicinanza particolarmente gradita e importante per la nostra istituzione che ogni giorno è chiamata a svolgere attività di primaria importanza nel campo educativo, scientifico e assistenziale».

L’incoraggiamento a «rinnovare e rafforzare l’impegno educativo» è stato rivolto ancora dal cardinale Bassetti nel corso del suo saluto in Auditorium, sottolineando l’importanza di «intensificare e rafforzare l’impegno per dare ai giovani gli strumenti e gli ambienti più idonei alla loro crescita umana, cristiana e professionale” e di trasmettere, oltre a competenze scientifiche, «valori autentici, umani e cristiani».

«Abbracciare e condividere sempre la sofferenza, dando una risposta concreta alla società dello scarto cui ci richiama spesso Papa Francesco» – questo l’invito, rivolto particolarmente agli studenti, del preside della Facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università Cattolica Rocco Bellantone nel corso della sua relazione. Il Preside ha illustrato i risultati della Facoltà durante lo scorso anno accademico, sottolineando come “abbiamo operato per 363 progetti di ricerca, più di 1500 pubblicazioni e 20 brevetti attivi, sempre difendendo la vera scienza non fine a se stessa ma al servizio dell’uomo» e rifiutando «il concetto di una vita trasformata in un deposito di cellule».

«L'assistenza fornita dal Policlinico Universitario Agostino Gemelli, nato dall'intuizione geniale del nostro padre fondatore  - ha proseguito il preside Bellantone – è elemento imprescindibile per una seria formazione sanitaria ed è andato via via crescendo man mano che sempre più pressanti arrivavano da Roma e, soprattutto dal centro sud, richieste di prestazioni sanitarie che altre strutture non riuscivano a garantire".

La prolusione del professor Guido Costamagna, ordinario di Chirurgia generale dell’Ateneo, dal titolo “Le innovazioni e le sfide dell’endoscopia digestiva, immaginando il futuro delle terapie mini-invasive”: «In questi ultimi decenni – ha detto il professor Costamagna - grazie alla dedizione e all’impegno di molte persone, siamo riusciti a trasformare un’attività inizialmente molto parcellizzata in un centro di livello internazionale, diventato di riferimento per l’attività clinica, di ricerca scientifica e di insegnamento: l’auspicio è quello che le generazioni future possano continuare su questa strada di innovazione dando concretezza a quello che oggi possiamo solo immaginare».

Alla cerimonia erano presenti tra gli altri l’onorevole Elena Bonetti, ministro per le Pari Opportunità e la Famiglia, i cardinali Giovanni Angelo Becciu, Prefetto Congregazione delle Cause dei Santi, e Giovanni Battista Re, Prefetto emerito della Congregazione per i Vescovi e Presidente emerito della Pontificia Commissione per l'America Latina, e l’onorevole Alessio D'Amato, assessore Sanità e Integrazione Socio-Sanitaria Regione Lazio.