È il secondo cardinale nella storia del Pakistan. Joseph Coutts, arcivescovo metropolita di Karachi è stato ospite in largo Gemelli del convegno “Libertà religiosa nel mondo. L’indifferenza della comunità internazionale”, promosso giovedì 4 aprile dalla Fondazione di Diritto Pontificio “Aiuto alla Chiesa che soffre”, unitamente all’Arcidiocesi e all’Università Cattolica. Nell’intervista che ha rilasciato ai microfoni di Cattolicanews parla della situazione dei cattolici nel suo Paese e del favore con cui è stata accolta, anche tra i musulmani, la sua nomina a cardinale da parte di Papa Francesco.

Prima di lui, nel convegno ha parlato il rettore Franco Anelli: «La situazione geopolitica pone un problema serio di sofferenza nella Chiesa. È vero, la Chiesa è nata nella sofferenza e nella persecuzione, ma ci viene ricordato che esistono realtà di tragica sofferenza anche oggi. San Giovanni Paolo II ha detto, giustamente, che la Chiesa è ritornata a essere una Chiesa dei martiri; papa Francesco dice di essere convinto che vi siamo più martiri cristiani nell’attualità che nei primi secoli: lo confermano i numeri. Queste sono cose da insegnare e tutto ciò ha a che fare con l’ispirazione formativa dell’Università Cattolica»

«La Chiesa di Milano - ha affermato l’arcivescovo Mario Delpini - è qui per dire che quando una delle membra soffre, tutto il corpo soffre. La mia presenza è una forma di condivisione del soffrire, non solo un desiderio di sapere, ma è l’esperienza della sofferenza condivisa».

Al convegno sono intervenuti anche Alessandro Monteduro, direttore di Acs nazionale, e il professor Riccardo Redaelli, docente di Geopolitica alla facoltà di Scienze politiche e sociali.