Con 290 seggi Joe Biden ha guadagnato la presidenza degli Stati Uniti e il duo Biden-Harris è il più votato di sempre con oltre 74 milioni di voti.  

Il neo presidente eletto ha già annunciato le quattro priorità a cui si dedicherà per ricostituire un’America più unita e più forte: la lotta contro il Covid-19, la ripresa economica, l’eguaglianza razziale e il cambiamento climatico. «Sarò un presidente che unisce e non un presidente che divide. Torniamo ad ascoltarci, siamo tutti americani», ha dichiarato Biden durante il suo discorso della vittoria.

Eppure, per quanto prioritarie siano queste azioni e importanti agli occhi di una popolazione provata dalla crisi, quello che più ha colpito il mondo affacciato alla finestra in trepidante attesa per l’elezione è il lato umano di un uomo fortemente provato dalla vita e che è stato capace di risollevarsi dalla perdita di una moglie e due figli dedicandosi alla politica e credendo fino in fondo agli ideali del suo Paese. 

Ed è a questo uomo, ancora prima che al nuovo presidente che Vittorio Emanuele Parsi, direttore dell’Alta Scuola di Economia e relazioni internazionali - Aseri dell’Ateneo, dedica il suo commento post elezioni: «Biden ha avuto una vita difficile e credo che pochi abbiano ben chiaro come lui che la grandezza della vita dei Paesi, come quella delle persone, è fatta dalla ricchezza delle relazioni che abbiamo intessuto, non da quello che possediamo».