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A Vincenzo Di Noia il Premio Roche 2019
La ricerca è da sempre al centro delle attività di Fondazione Roche – ha detto aprendo il webinar Mariapia Garavaglia , presidente di Fondazione Roche – e siamo certi che tenerla viva nel nostro Paese sia un valore enorme per tutto il 'sistema salute'. Oggi più che mai abbiamo bisogno della scienza per rispondere alle sfide, non solo in merito alla pandemia che ha travolto il mondo, ma anche per continuare a cercare risposte in grado di migliorare la vita dei pazienti in tutti gli ambiti terapeutici». Questi nuovi farmaci agiscono rimuovendo il blocco che le cellule tumorali sono in grado di attuare nei confronti della naturale risposta immunitaria contro le neoplasie. Importanti risultati terapeutici sono stati ottenuti per alcuni tipi di tumore del polmone grazie all’immunoterapia, tuttavia al momento non siamo in grado di identificare in modo affidabile i pazienti che possano trarre i maggiori benefici dal trattamento. Sui campioni raccolti verrà analizzata la Siero-Amiloide A, una proteina prodotta fisiologicamente dal nostro organismo in risposta ai processi infiammatori ma che, quando derivata direttamente dalle cellule tumorali, avrebbe la capacità di inibire la risposta immunitaria anti-tumorale, riducendo quindi l’efficacia dell’immunoterapia. Cercheremo di definire i meccanismi di questo potenziale effetto negativo della Siero-Amiloide A studiando la sua interazione con altri mediatori dell’infiammazione e con le cellule delle difese immunitarie attraverso test funzionali in vitro ed esperimenti con colture cellulari. Il raggiungimento dei risultati prefissati, oltre a consentire una maggiore personalizzazione delle cure per le neoplasie toraciche tramite un semplice prelievo di sangue, potrebbe inoltre favorire lo sviluppo di nuove strategie terapeutiche per migliorare l’efficacia dell’immunoterapia attraverso il blocco dell’azione negativa della Siero Amiloide A sul sistema immunitario.
Premio Fondazione Prada, vince Chiara
Premio Premio Fondazione Prada, vince Chiara La tesi magistrale che rivaluta il ruolo del kitsch nell’immaginario collettivo contemporaneo è valsa alla neo-dottoressa il riconoscimento promosso dalla prestigiosa istituzione culturale milanese. Su questo e su molto altro verte l’analisi contenuta nella tesi di laurea magistrale “Lo sguardo kitsch. Nel farlo ho indagato il rapporto esistente tra il kitsch, l’arte e la cultura visuale recenti e contemporanee, nonché la modalità interdisciplinare con cui lo stile oggi si manifesta. L’analisi di alcune immagini è stata inoltre utile per precisare le caratteristiche assunte dal fenomeno nelle sue numerose declinazioni». Qualche esempio? «L’espediente del capovolgimento della tela ideato da Georg Baselitz per quanto concerne la sfera dell’arte istituzionale; l’immaginario televisivo plasmato dalle sit-com o la grammatica visiva nella cinematografia di Quentin Tarantino. Diverso invece è l’ambito politico dove, oggi come al tempo dei grandi regimi totalitari del secolo scorso, il kitsch continua ad essere sfruttato per quelle finalità demagogiche Walter Benjamin definì “estetizzazione della politica”. A questo proposito, nella tesi parlo della strategia di comunicazione social adottata da Matteo Salvini e della creazione di un repertorio di soluzioni visuali attraverso cui divulgare la retorica di partito in forme semplici e immediate per accrescere la base di consenso» illustra l’autrice.
Premi Nobel, chi sono e perché hanno vinto
Il Nobel nella sua storia ultracentenaria ha premiato le menti più insigni della ricerca scientifica insieme agli spiriti più nobili della costruzione della pace. Oltre che aver consacrato economisti di diversi orientamenti teorici, da Milton Friedman e Friedrich von Hayek ad Amartya Sen e Joseph E. Stiglitz. Sui più importanti riconoscimenti a livello internazionale, attribuiti a personalità che si sono distinte nei diversi ambiti della conoscenza umana e che hanno portato benefici all’umanità con le loro ricerche, pubblichiamo i commenti dei docenti dell’Università Cattolica. Commenta l’assegnazione il professor Roberto Auzzi Le “forbici genetiche” premiate con il Nobel per la Chimica Il riconoscimento è stato assegnato alle studiose Emmanuelle Marie Charpentier e Jennifer Anne Doudna. Il commento del professor Luigi Lucini Al World Food Programme il Nobel per la Pace Il premio attribuito all’Agenzia delle Nazioni Unite per il suo impegno nel combattere la fame e nel promuovere la cooperazione alla pace. Commenta l’assegnazione il professor Raul Caruso Alla poetessa che immagina il difficile il Nobel per la Letteratura Si tratta di Louise Glück scrittrice americana. Il commento del professor Francesco Rognoni Il Nobel per l'Economia ai teorici delle aste Vincono il premio Paul R. Milgrom e Robert B. Wilson.
Il premio Cimitile a Francesca Stroppa
Ricerca Il premio Cimitile a Francesca Stroppa La ricercatrice del Dipartimento di Storia moderna e contemporanea dell’Università Cattolica è vincitrice del premio giunto alla venticinquesima edizione. Una rassegna letteraria in collaborazione con il Centro Studi Longobardi dell’Ateneo by Agostino Picicco | 14 settembre 2020 Alla venticinquesima edizione della rassegna letteraria nazionale Premio Cimitile , in programma dal 12 al 19 settembre, nell’omonimo paese della Campania, collabora anche quest’anno il Centro Studi Longobardi dell’Università Cattolica. Nell’ambito della manifestazione Francesca Stroppa , afferente al Dipartimento di Storia moderna e contemporanea, riceverà il Premio Cimitile per la migliore opera edita di archeologia e cultura artistica in età paleocristiana e altomedievale con la pubblicazione del Centro Studi Longobardi “ Desiderio. Il premio consiste nel “Campanile d’argento” che raffigura il primo campanile della cristianità, quello delle basiliche paleocristiane di Cimitile. Nel corso degli anni il Premio Cimitile è stato conferito a prestigiose firme del giornalismo e della letteratura italiana e ha contribuito a dare lustro a nuovi scrittori proponendoli all’attenzione del panorama nazionale. Questa venticinquesima edizione è stata insignita dalla medaglia di grande formato del Presidente della Repubblica. Per l’occasione, la rassegna sarà arricchita dalla mostra d’arte “ Raffaello nel segno della bellezza nel cinquecentesimo della sua morte ” e dallo svolgimento del convegno “ Venticinque anni di promozione culturale e valorizzazione del territorio all’ombra delle basiliche paleocristiane ”.
A Claudia Sisti il premio “Valeria Solesin”
Il 28 novembre scorso, alla presenza di Luciana Milani, madre della giovane ricercatrice scomparsa, nella sede milanese di Microsoft Italia, sono stati premiati i lavori di 12 giovani universitari provenienti da tutta Italia, selezionati dal comitato scientifico su 46 candidature pervenute da tutta Italia. Otto le tesi vincitrici, fra le quali quella discussa da Claudia Sisti, che hanno affrontato argomenti di natura sociale, di politica pubblica e istituzionale, focalizzando l’attenzione su temi come stereotipi di genere, diseguaglianze nella rappresentanza e confrontando diversi modelli di empowerment femminile nei paesi europei. Gli altri quattro vincitori hanno invece analizzato l’impatto del talento femminile nel mondo dell’imprenditoria e nelle performance aziendali, con uno sguardo anche al doppio ruolo delle donne, divise fra famiglia e lavoro. Il tema da affrontare quest’anno era “Il talento femminile come fattore determinante per lo sviluppo dell’economia, dell’etica e della meritocrazia nel nostro Paese”. Sono state 11 ragazze e 1 ragazzo a vincere il Premio quest’anno, riconoscimento promosso dal Forum della Meritocrazia e Allianz Partners, in collaborazione con la mamma di Valeria Luciana Milani e realizzato con il patrocinio del Comune di Milano. economia #alumni #premio #laureati Facebook Twitter Send by mail Print.
Alla Cattolica il premio “Istituto Confucio dell’anno”
Cina Alla Cattolica il premio “Istituto Confucio dell’anno” Il prestigioso riconoscimento è stato consegnato a Changsha, in considerazione della sua vasta attività per la diffusione della lingua. La direttrice Elisa Giunipero : «Un risultato importante che arriva dopo 10 anni di intenso lavoro» 10 dicembre 2019 “ Istituto Confucio dell’anno ”. Nel decimo anniversario della sua fondazione, l’ Istituto Confucio dell’Università Cattolica riceve questo prestigioso riconoscimento in considerazione della sua vasta attività per la diffusione della lingua cinese, con circa 300 iscritti ai corsi di lingua e 1.000 esami di certificazione linguistica all’anno. La cerimonia di premiazione ha avuto luogo martedì 10 dicembre 2019 a Changsha , una città della Cina meridionale, nell’ambito della conferenza internazionale che vede riuniti tutti i rappresentanti delle 550 università del mondo che hanno un Istituto Confucio. La delegazione dell’Università Cattolica è composta dal professor Pier Sandro Cocconcelli , che ha ritirato il premio in rappresentanza del rettore Franco Anelli , e dalla professoressa Elisa Giunipero (insieme al professor Cocconcelli nella foto in alto con il premio) , direttrice dell’Istituto Confucio. Il premio è conferito ogni anno dallo Hanban (l’ufficio per la diffusione della lingua cinese, preposto alla gestione degli Istituti Confucio nel mondo) a quegli Istituti che si sono distinti per l’ampiezza e la qualità dei risultati raggiunti. È un risultato importante - afferma Elisa Giunipero - che arriva dopo 10 anni di intenso lavoro da parte di molti in Cattolica, condiviso quotidianamente con i nostri colleghi cinesi della Beijing Language and Culture University.
Antonio e Diletta, in prima linea contro il Covid
Premio Antonio e Diletta, in prima linea contro il Covid Lo specializzando in Medicina e la laureata in Scienze infermieristiche della facoltà di Roma, sono stati impegnati in prima persona al Policlinico Gemelli e al Columbus Covid-2 Hospital nell’emergenza sanitaria. A loro il premio “Eccellenza Millennial” by Federica Mancinelli | 04 agosto 2020 Per molti dei millennial la pandemia da Covid-19 è stato il primo grande evento che ha toccato da vicino la propria vita. Sicuramente ha toccato quella di Antonio Liguori , specializzando in Medicina interna della facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università Cattolica, e Diletta Gionfra , infermiera del reparto di Medicina interna, laureata in Scienze Infermieristiche nella stessa facoltà, in prima linea al Policlinico Gemelli e al Columbus Covid-2 Hospital durante l’emergenza sanitaria. Per questo loro importante impegno lo scorso 22 luglio hanno ricevuto a Roma lo special award “ Eccellenza Millennial ” nell’ambito del “ MYllennium Award ”, il premio rivolto ai più giovani con l’obiettivo di valorizzarne le eccellenze in termini di creatività e innovazione. Nove le categorie in gara quest’anno, dall'informazione all’arte fino allo sport e all’impatto sociale, e 32 i giovani protagonisti che si sono alternati sul palco. Un totale di 180mila euro tra ricompense in denaro e opportunità professionali per i giovani e i progetti del cambiamento e del futuro. Ecco le interviste che i vincitori hanno rilasciato a RomaSette.it: Diletta, infermiera alla Columbus, tra le “Eccellenze Millennial” Antonio, medico, a 29 anni in prima linea nei reparti Covid #premio #covid19 #medicina #infermieristica Facebook Twitter Send by mail Print.
Serie tv, una “bottega rinascimentale”
Attila e I Barbari i loro progetti vincitori by Emanuela Gazzotti | 10 luglio 2020 Due dei quattro progetti vincitori del premio StoryLab2 Development Grants sono targati Università Cattolica e tra gli autori tre sono alumni dell’ateneo. Il bando che supporta i giovani sceneggiatori di cinema e tv è arrivato alla sua seconda edizione ed è promosso dall’ Alta Scuola in Media, Comunicazione e Spettacolo (Almed) dell’Ateneo di largo Gemelli e dalla Scuola Civica di Cinema Luchino Visconti di Milano. La giovanissima autrice del progetto vincitore Attila è Marta Mazzetti (nella foto), 24enne laureata in Linguaggi dei media alla Cattolica e diplomata lo scorso novembre al master di Almed International Screenwriting and Production , promotore del Premio, che ha scoperto frequentando una open lecture con il famoso sceneggiatore americano Randall Wallace. A questo progetto che mette a tema l’integrazione di comunità che vivono fianco a fianco senza conoscersi davvero e guardandosi reciprocamente come “barbari”, ha collaborato Nicola Peirano, laureato alla magistrale in Filologia moderna alla Cattolica e anche lui diplomato al lo stesso Master della Cattolica. Dopo una breve esperienza lavorativa in BeActive, una società portoghese specializzata in produzioni crossmediali e transmediali per la tv, il cinema e il web, Nicola ha frequentato un corso di specializzazione della Rai sulla scrittura seriale, dove ha conosciuto quelli che sarebbero diventati i colleghi del progetto I Barbari . A firmare i progetti, giovani autori, sceneggiatori e film makers che hanno studiato o abitano nel territorio lombardo e ai quali verrà ora assegnato un importo complessivo di 37.000 euro, il supporto di un tutor di progetto e sessioni gratuite di training on the job. I vincitori hanno ora circa otto mesi di tempo per sviluppare e concludere i loro progetti, che verranno presentati a un’ampia platea composta dalle più importanti case di produzione televisive e cinematografiche in Italia nel corso della terza edizione del Milano Pitch prevista per febbraio 2021 .
I-Lamp, premiati i migliori laureati
Brescia I-Lamp, premiati i migliori laureati Primo posto ex aequo per Giada Bianchettie e Nicolò Zenoni come migliori laureati dell’anno accademico 2017 e 2018. Sul podio anche Damiano Nardi e Patrizia Borghetti per l’eccellente carriera nel settore privato e la singolarità del percorso accademico. dicembre 2018 Il Centro di ricerca I-Lamp, diretto da Gabriele Ferrini, ha assegnato a Giada Bianchetti e a Nicolò Zenoni il premio ex aequo come migliori laureati in Fisica dell’anno accademico 2017 e 2018. Giada Bianchetti ora sta svolgendo un dottorato al Policlinico Gemelli di Roma e Nicolò Zenoni il Phd internazionale in Science alla Cattolica. Il secondo premio per la carriera fatta nel settore privato è stato invece dato a Damiano Nardi che ora lavora in America per l’azienda multinazionale americana Intel. ilamp #premio #ricerca # Facebook Twitter Send by mail Print.
Un premio ai migliori 200
milano Un premio ai migliori 200 Sono state consegnate in aula magna le borse di studio per gli studenti del primo anno delle triennali e delle magistrali e gli iscritti agli anni successivi con la media più alta. febbraio 2018 di Stefano Francescato e Mariangela Masiello * L’Università Cattolica premia i suoi talenti con 200 borse di studio assegnate dall’Ateneo e dall’Istituto Giuseppe Toniolo agli studenti selezionati sulla base del merito. Anche se lavorerete con strumenti che ancora non esistono, si tratta di imparare a usare la testa, di tirar fuori il talento e di insegnarvi principi e metodi perché siate voi a costruire le conoscenze del futuro». Lo studente sente che qualcuno è attento al suo cammino formativo e che l’università non è una presenza anonima» ha commentato Paola Bignardi , in rappresentanza dell’Istituto Toniolo. Questi sostegni materiali sono una risposta dinamica alla propria vocazione, permettono di sentirsi parte di una grande famiglia universitaria» ha poi aggiunto leggendo alcune righe di una email ricevuta da una studentessa vincitrice di borsa». A portare il punto di vista delle aziende è stato Andrea Mezzadra , partner di Bdo Italia, società leader nel campo della revisione contabile con 74mila professionisti in 160 Paesi, che sosteneva 15 premi di studio per studenti iscritti al secondo anno della laurea magistrale in Economia. L'idea di un supplemento che bilanci la mole quotidiana di notizie "negative" è nata dal «grande bisogno di positività che vediamo tutti i giorni.
Premio Gemelli, i migliori del 2018
La premiazione si svolgerà lunedì 11 novembre alle ore 18 in Aula Pio XI (largo Gemelli, Milano). Il Premio, istituito nel 1960 in memoria di Padre Gemelli, continua, anno dopo anno, a promuovere il merito e l’impegno dei migliori laureati di ogni facoltà dell’Ateneo. Tutti i premiati entreranno a far parte a pieno titolo di Alumni Cattolica – Associazione Necchi e della community Alumni UCSC come Alumni Premium , potendo così giovarsi di una serie di agevolazioni e opportunità di crescita che l'Ateneo riserva ai propri laureati. premio gemelli #alumni #laureati Facebook Twitter Send by mail Print.
Targa per la pace all’Ateneo
milano Targa per la pace all’Ateneo L’Associazione nazionale delle famiglie dei caduti e dispersi in guerra, che ha celebrato il proprio centenario al Teatro Dal Verme di Milano, ha assegnato all’Università Cattolica il riconoscimento per la sua attività di formazione. novembre 2017 C’è anche l’Università Cattolica tra i premiati dall’Associazione nazionale delle famiglie dei caduti e dispersi in guerra, che ha celebrato il proprio centenario il 26 novembre al teatro Dal Verme di Milano. pace #premio Facebook Twitter Send by mail Print.
Due premi di laurea sulla Csr
alumni Due premi di laurea sulla Csr Li ha assegnati il Gruppo Molteni a due laureate dell’Ateneo per le loro tesi dedicate alla responsabilità sociale d’impresa nelle aziende a proprietà familiare 04 ottobre 2019 Due riconoscimenti a due tesi dedicate alle imprese a proprietà familiare. Li ha attribuiti a due laureate dell’Università Cattolica il Gruppo Molteni , da sempre impegnato nel sostegno dei giovani talenti formatisi in prestigiose Università Italiane. I premi intitolati al cav. Angelo Molteni, fondatore del Gruppo Molteni insieme alla moglie Giuseppina, leader mondiale nel campo dell’arredo di design, sono stati assegnati a Elena Haivaz e Anna Montesano , e consegnati presso l’headquarter Molteni&;C a Giussano lo scorso 23 settembre alla presenza della famiglia Molteni. Elena Haivaz si è laureata in Direzione e consulenza aziendale (facoltà di Economia) nel 2017 con la tesi “ Proprietà e management nelle PMI famili ari”. Anna Montesano si è laureata in Politiche per la cooperazione internazionale allo sviluppo (facoltà di Scienze politiche e sociali) con la tesi “ Corporate Social Responsibility: the Illycaffe' case study ”. Per lei, triestina di nascita, è stato quasi naturale studiare il caso di Illy, sia per la proprietà familiare, sia per le politiche di responsabilità sociale d’impresa. Avevo provato a mandare la mia tesi, scritta con la supervisione della professoressa Fausta Pellizzari e non ci credevo molto».
Giovani in fuga dall’Italia
Milano Giovani in fuga dall’Italia Chiara Martinoli e Giorgia Venturini, studentesse della Scuola di giornalismo dell’Ateneo, hanno ricevuto una menzione speciale al premio “Vera Schiavazzi” con un podcast che raccoglie storie di tanti loro coetanei andati all’estero in cerca di un lavoro. ottobre 2018 di Chiara Martinoli e Giorgia Venturini Appassionata, impegnata, capace di raccontare le contraddizioni italiane con uno sguardo inedito: questa era Vera Schiavazzi, grande giornalista torinese, stroncata da un infarto nel 2015 a soli 55 anni. È alla sua dedizione, alla sua serietà professionale caratterizzata da un’assoluta indipendenza di giudizio, che si ispira il Premio giornalistico a lei intitolato, giunto quest’anno alla seconda edizione: un Premio aperto a tutti gli allievi ed ex allievi under 35 delle Scuole di Giornalismo italiane. Il tema scelto per quest’anno ci riguarda tutti da vicino: “Siamo partiti”, ovvero la spinosa e complessa questione dei tanti giovani che ogni anno lasciano il nostro Paese alla ricerca di un futuro migliore. Dopotutto, questo bando aveva tutte le ragioni giuste per metterci alla prova, per la prima volta, con una sfida giornalistica nazionale: da una parte la figura di Vera Schiavazzi, dall’altro il dubbio di noi giovani. Da Spagna, Cina, Regno Unito, Svezia e Francia i nostri amici hanno risposto con entusiasmo alla proposta di collaborazione: hanno raccontato la loro storia, la loro voglia di partire, la nostalgia di casa, ma anche le soddisfazioni che hanno avuto all’estero. Non ci resta che ringraziare i nostri tutor e direttori del master di giornalismo dell’università Cattolica di Milano che ci hanno consigliato di partecipare a questo bando giornalistico, i nostri amici “Oltre Confine” e il premio Vera Schiavazzi che ci ha permesso di conoscere una vera professionista.
Un premio alla ricerca di qualità
ateneo Un premio alla ricerca di qualità Il riconoscimento alle migliori pubblicazioni prodotte da docenti e ricercatori dell’Ateneo è un investimento che genera benefici per tutta l’Università. L’iniziativa, avviata nel 2017, prosegue nel 2018 16 maggio 2018 Nell’ambito della valorizzazione della ricerca prevista dal Piano Strategico di Ateneo, l’Università Cattolica ha introdotto un sistema di premi alle migliori pubblicazioni prodotte dai propri docenti e ricercatori . Le pubblicazioni scientifiche hanno un ruolo importante nel sistema nazionale di valutazione della ricerca e nei ranking internazionali delle università. I ricercatori e docenti dell’Ateneo nelle diverse discipline hanno evidenziato buone performance complessive, con punte di eccellenza, nell’ambito dell’esercizio di valutazione della ricerca VQR 2011-2014, che si è basato largamente sulla valutazione delle pubblicazioni scientifiche. L’iniziativa dei premi alle pubblicazioni ha perciò anche lo scopo di stimolare l’Università Cattolica a raggiungere risultati ancora più positivi nel prossimo esercizio di valutazione della ricerca. I 161 lavori premiati nel 2017 sono stati selezionati dai dieci Comitati Scientifici dell’Ateneo , con il coordinamento della Commissione Strategie di Ricerca, seguendo la procedura approvata dagli Organi di governo. I lavori premiati rappresentano l’1% delle oltre 17.300 pubblicazioni che i docenti e ricercatori dell’Università Cattolica hanno pubblicato nel periodo 2014-2017 .
Premio Usa a due giovani ricercatrici
Roma Premio Usa a due giovani ricercatrici Maria Alessandra Calegari e Brunella Di Stefano riceveranno il Merit Award in occasione del Congresso della American Society of Clinical Oncology a Chicago, insieme ai 125 migliori giovani oncologi del mondo per le ricerche cliniche sui tumori del colon. Il prestigioso premio ottenuto insieme ad altri 125 giovani oncologi di tutto il mondo (tra cui 12 italiani) sarà consegnato durante il Congresso della American Society of Clinical Oncology (ASCO) che si tiene a Chicago dal 31 maggio al 4 giugno. Le ricerche cliniche per cui le due giovani oncologhe riceveranno il premio si concentrano su uno specifico gruppo di neoplasie colon-rettali rare: quelle caratterizzate da mutazioni del gene BRAF, solitamente con prognosi sfavorevole. Sono state confrontate le caratteristiche clinico-patologiche, la prognosi e la risposta alle terapie della mutazione frequente rispetto alle mutazioni rare del gene BRAF, dimostrando che le mutazioni rare descrivono un differente gruppo di neoplasie con prognosi migliore. oncologia #asco #tumori #colon #premio Facebook Twitter Send by mail Print GLI STUDI PREMIATI Maria Alessandra Calegari , 31 anni, specializzata in Oncologia medica si è formata presso la Cattolica a Roma, dove ha conseguito la laurea in Medicina e Chirurgia e la specializzazione in Oncologia Medica. Bensi M1, Calegari MA1, Basso M1, Orlandi A1, Boccaccino A1, Lombardo F3, Zurlo IV1, Di Stefano B1, Camarda F1, Vivolo R1, Cocomazzi A2, Martini M2, 2 Auriemma A3, Pozzo C1, Bria E1,4, Salvatore L1, Tortora G1. L’Oncologia Medica della Facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università Cattolica e della Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS partecipano all’ASCO presentando numerosi studi sul tumore del colon, della mammella e sul melanoma, in collaborazione con diverse strutture e con il Comprehensive Cancer Center del Gemelli.
Il primo romanzo è già da podio
EmployAbility Il primo romanzo è già da podio “L’amico giusto” di Marco Cesari, laureato al Dams , è il vincitore della terza edizione del “Premio RTL 102.5-Mursia Romanzo Italiano” dedicato alle opere inedite. In che tempo è ambientato il romanzo? «Negli anni Ottanta, niente cellullari, niente social, né messaggi vocali. Da lì, semplicemente, ho tentato di mettermi alla prova con qualcosa di più impegnativo, e il risultato è quello che oggi potete leggere». Speriamo di riuscire a riprendere, anche in vista della quarta edizione del concorso che dovrebbe concludersi verso la metà di giugno e in occasione della quale sono invitati a intervenire anche i vincitori delle edizioni precedenti». Un aspetto che mi ha colpito molto in questi mesi è stato il grande affetto delle persone: sconosciuti che da tutta Italia mi hanno contattato tramite i social per mandarmi le loro foto col mio libro, che tenevano a farmi sapere che l’avevano letto e cosa era piaciuto loro. Forse da un punto di vista commerciale e di fidelizzazione dei lettori sarebbe stato più logico imbastire un altro romanzo… ma a me piace spaziare, e la mia regola è che quando scrivo qualcosa che poi leggeranno gli altri, io per primo non mi devo annoiare». Professione scrittore: è un futuro che reputi plausibile? «Vivere di scrittura è il sogno di molti che si approcciano al mestiere, ma non è una cosa che si sceglie da soli, molto dipende dalla risposta del pubblico.
Borse Zegna, un premio ai migliori
Ateneo Borse Zegna, un premio ai migliori Nicolò Zenoni, grazie al sostegno del Gruppo Zegna, è in Belgio a perfezionare i suoi studi di fisica teorica. Un’esperienza al termine della quale è chiamato a rientrare in Italia per invertire il fenomeno dei cervelli in fuga by Claudio Rosa | 21 febbraio 2020 «Sono fiero di aver vinto questa borsa di studio, che rappresenta un’occasione unica. La borsa di studio riguarda dunque questa esperienza all’estero, che ha una durata di quattro anni, tre da passare in Brescia e uno in Belgio. Si chiama appunto olografico perché funziona in sostanza come un ologramma: «È una rappresentazione bidimensionale di un oggetto tridimensionale, e studiando la sua bidimensionalità riusciamo a ottenere le informazioni che ci servono dell’oggetto tridimensionale, ed è ciò che succede quando mettiamo in relazione gravità e non gravità». In particolare, Zenoni si occupa di una delle innumerevoli forme in cui si può declinare questo principio: lo studio dell’interno di un buco nero, «di cui non al momento non si sa nulla, perché bisognerebbe conoscere la gravità quantistica». L’intento è quello di continuare la carriera universitaria, trovando magari una cattedra che mi possa dare la possibilità di insegnare e di portare avanti la mia ricerca sulla fisica teorica». Ogni anno, il Gruppo Zegna mette a disposizione borse di studio per consentire a un numero ristretto di candidati eccezionalmente promettenti di intraprendere un percorso di specializzazione post-laurea o di ricerca all’estero (“Borsa Zegna”).
A Giorgia la borsa di studio Gardi
piacenza A Giorgia la borsa di studio Gardi La studentessa si è aggiudicata il riconoscimento dedicato ai migliori allievi del corso di laurea magistrale in Giurisprudenza della sede piacentina dell’Ateneo. È un incentivo a fare sempre meglio e ripagare la fiducia che mi è stata accordata». maggio 2018 «Ricevere questo premio non costituisce soltanto un momento di valorizzazione del mio percorso didattico e personale, ma è per me un incentivo a fare sempre meglio e ripagare la fiducia che oggi è stata riposta in me». Con queste parole Giorgia Favro ha espresso la sua soddisfazione nel ricevere la borsa di studio intitolata all’avvocato Giuseppe Gardi in coda all’evento organizzato dal Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università Cattolica sul Diritto Agro-alimentare europeo. L’Avvocato Gardi, scomparso nel dicembre del 2002, è stato un professionista molto stimato nel Foro piacentino e in ambito nazionale e internazionale. È stato inoltre avvocato di grandi aziende, delle quali ha curato anche la costituzione, e per anni il legale fiduciario di importanti realtà. La borsa di studio, dedicata ai giovani studenti del Corso di laurea magistrale a ciclo unico in Giurisprudenza della sede piacentina dell’Università Cattolica, vuole onorare la grande considerazione e paterna fiducia che nutriva nei confronti dei giovani colleghi.
Ricerca di qualità, i premi 2018
ateneo Ricerca di qualità, i premi 2018 Il riconoscimento alle migliori pubblicazioni prodotte da docenti e ricercatori è un investimento che genera benefici diffusi per l’Università. L’iniziativa proseguirà quest'anno con la selezione dei migliori lavori pubblicati nel periodo dal 2016 al 2019. febbraio 2019 Tra le misure di valorizzazione della ricerca connesse al Piano strategico di Ateneo, l’Università Cattolica ha introdotto, dal 2017, un sistema di premi alle migliori pubblicazioni dei propri docenti e ricercatori. L’iniziativa è intesa a riconoscere che produrre pubblicazioni considerate di alta qualità dalle comunità scientifiche di riferimento genera benefici diffusi per l’Ateneo. I 122 lavori premiati nel 2018 sono stati selezionati dai dieci Comitati Scientifici dell’Ateneo , con il coordinamento della Commissione Strategie di Ricerca, seguendo la procedura approvata dagli Organi di governo. I lavori premiati rappresentano lo 0,7% degli oltre 17.700 lavori che i docenti e ricercatori dell’Università Cattolica hanno pubblicato nel periodo 2015-2018 . La pubblicazione in CattolicaNews degli elenchi e dei riferimenti ai lavori premiati è parte integrante dell’iniziativa poiché consente di diffondere, all’interno e all’esterno dell’Ateneo, l’informazione su questi risultati di qualità.
Cinema d'impresa, vince Luca
Brescia Cinema d'impresa, vince Luca Allo studente del GeCo di Brescia l’edizione 2017 del premio di Assolombarda. In “ Incollati per sempre ” racconta la storia di una multinazione del settore degli autoadesivi attraverso gli occhi di un’insolita bibliotecaria del medioevo. Classe 1994, laureato cum laude in Cattolica nel corso di Scienze e tecnologie delle arti e dello spettacolo (Stars), Sorsoli ha sbaragliato la concorrenza dei suoi colleghi con "Incollati per sempre" in cui racconta la storia di un'azienda multinazione leader nel settore dell'incollaggio e degli autoadesivi. Durante la premiazione ufficiale, che si è svolta lo scorso 10 novembre a Milano, al giovane videomaker è stato consegnato il premio in palio di mille euro. Per il secondo anno, così, l’ Alta Scuola in Media, Comunicazione e Spettacolo (Almed) ha partecipato al concorso organizzato da Assolombarda e rivolto a giovani registi provenienti da importanti scuole di cinema del territorio. L’abilità di Luca è stata quella di utilizzare un linguaggio universale, fresco e accessibile come quello dell’audiovisivo per comunicare in un ambito apparentemente ostico come la chimica. L’industria chimica è oggi consapevole delle sue criticità, ma si è profondamente rinnovata rispetto al passato e ha messo a punto una serie di accorgimenti che meritano di essere conosciuti.
I-Lamp, ecco i tre vincitori
Brescia I-Lamp, ecco i tre vincitori Sono stati annunciati i tre vincitori della prima edizione del Premio I-Lamp , il riconoscimento rivolto ai migliori laureati magistrali in Fisica. by Antonella Oliveri | 19 dicembre 2017 Sono stati assegnati questa mattina in Cattolica, nell’aula magna di via Musei, i Premi I-LAMP per laureati magistrali in fisica. Un secondo premio è andato a Daniele Fausti (al centro), laureato nel 2002 con una tesi dedicata a Esperimenti di fotoemissione non-lineare da superfici metalliche . L'esperienza fatta durante la tesi di laurea ed in particolare le competenze acquisite nella manipolazione di impulsi di luce ultracorti gli hanno aperto la strada per una carriera nel campo delle spettroscopie ottiche lineari e non lineari in sistemi complessi. Subito dopo vince un dottorato presso lo Zernike institute for Advance materials dell'Università di Groninga e poi un postdottorato diviso tra l'istituto "Max Plank for Structural Dynamics" di Amburgo e l'Università di Oxford dove ha lavorato ad esperimenti dedicati al controllo ottico della superconduttività. Il terzo premio di ILAMP è stato vinto da Luca Spadafora , laurea in fisica nel 2007 e dottorato di ricerca nel 2011 sviluppando un progetto di ricerca volto all'applicazione dei modelli della Fisica in ambito finanziario in collaborazione con i Laboratori Nazionali di Los Alamos negli USA. Ora è team leader per la validazione dei modelli matematici al Banco BPM, dove coordina un gruppo di 7 persone, composto da fisici, matematici ed esperti di modelli finanziari.
Premio ABSL 2018, vince Gianpaolo
Brescia Premio ABSL 2018, vince Gianpaolo Con la tesi magistrale in "Progettazione pedagogica e formazione delle risorse umane" in cui analizza l’impresa come luogo di crescita della persona e di promozione del capitale umano, Gianpaolo Sabino si è aggiudicato il riconoscimento. Sviluppo umano integrale e lavoro sostenibile, un caso concreto” si è classificata al primo posto (ex equo con quella di Federico Vernuccio ) nell’ambito del Premio ABSL 2018 . Promosso dall’omonima Associazione Bresciana di Studio e Lavoro, da oltre trent’anni il riconoscimento è annualmente assegnato agli elaborati finali in materia di organizzazione aziendale, del lavoro e gestione di impresa. Gianpaolo si è laureato lo scorso dicembre presso il corso magistrale in “Progettazione pedagogica e formazione delle risorse umane” alla Cattolica di Brescia, dove è ora è iscritto al master in “Gestione e comunicazione della sostenibilità” . La tesi di laurea con cui ha concorso per questo premio è stata realizzata nell’ambito dell’insegnamento “Pedagogia dell’organizzazione e sviluppo delle risorse umane” tenuto dalla prof.ssa Alessandra Vischi . Considerando dunque il rapporto tra cultura d’impresa e gestione delle risorse umane, la tesi ha presentato un caso aziendale di particolare rilevanza nella prospettiva di sviluppo – professionale, organizzativo e sociale - di un’impresa responsabile e creativa, capace di coniugare innovazione, crescita del capitale umano, prosperità economica e benessere. L’iniziativa, resa possibile grazie all’impegno degli associati e al sostegno di Cassa Padana, persegue l’obiettivo di riconoscere e incentivare nei giovani l’interesse nei confronti degli aspetti organizzativi e innovativi che caratterizzano il nostro tempo e che sono sempre più rilevanti per il successo del settore impresa.
Un premio per il miglior "original article"
Roma Un premio per il miglior "original article" Lo hanno vinto due studenti della Facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università Cattolica nell’ambito del Congresso studentesco Moremed. L'esperienza congressuale incentiva la formazione e l'interesse degli studenti su tematiche extra-curriculari e incoraggia lo sviluppo di competenze nella ricerca autonoma delle fonti scientifiche, nel lavoro di gruppo, nella presentazione e nell'efficace comunicazione di informazioni scientificamente attendibili e comprovate. Si tratta di Margherita Bigossi, studentessa del quinto anno del Corso di Laurea in lingua inglese in Medicine and Surgery, e Nicola Coletta , studente del sesto anno del Corso di laurea in Medicina e chirurgia. I due studenti sono stati premiati dal campione olimpico di nuoto Gregorio Paltrinieri . Si tratta di uno studio che utilizza un plasmide codificante il gene umano di Sonic Hedgehog per stimolare, in modelli sperimentali in vivo, un processo angiogenico che risulta simile a quello delle malformazioni arterovenose cerebrali umane, che sono la prima causa di emorragia cerebrale non traumatica nei giovani adulti. Questo studio utilizza metodiche di biotecnologia innovativa, coerentemente con la missione della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS, e contribuisce a migliorare le conoscenze sulla fisiopatologia delle malformazioni arterovenose cerebrali, con potenziali benefici diagnostici e terapeutici.
Premio Gemelli, augurio di felicità
L’ufficialità e la solennità della cerimonia, che si è svolta l’11 novembre, era assicurata dalla presenza del rettore Franco Anelli , della prorettrice Antonella Sciarrone Alibrandi , dei presidi di facoltà, dell’assistente ecclesiastico generale monsignor Claudio Giuliodori, dell’assistente dell’Associazione Ludovico Necchi padre Renato Delbono , oltre a tanti premiati senior . Il Premio, istituito nel 1960 per ricordare il fondatore padre Agostino Gemelli, costituisce un importante riconoscimento a coronamento del percorso di studi universitari e una base prestigiosa per l’ingresso nel mondo delle professioni. Su questi concetti si è soffermato il rettore Anelli, nell’introdurre la cerimonia: «Anche se oggi il futuro può sembrare incerto, col tempo ci si renderà conto che gli investimenti di tempo, energie e denaro degli anni universitari sono stati ripagati. Hanno ricordato gli anni di studio dove hanno incontrato persone, assorbito valori, imparato un metodo di studio e coltivato amicizie che si prolungano nel tempo. Ai nuovi premiati hanno augurato di essere se stessi, di inseguire i sogni, di coltivare le passioni. Come ha sottolineato il rettore, chiudendo l’incontro, a brillanti neo laureati si può augurare un percorso professionale soddisfacente, di dare senso alla propria vita, ma non è mai capitato di augurare di essere felici. In questa circostanza è successo, con la soddisfazione di coloro che hanno meritato questo premio.