«Frequentavo il corso di giornalismo radiofonico e televisivo con il professor Giorgio Simonelli e vidi affisse alle bacheche le locandine della Summer School». Giusto il tempo di una rapida consultazione con il docente ed Edoardo si ritrovò catapultato nei corridoi di Sky Sport: «Chiesi maggiori indicazioni al professore, che mi convinse, anche perché in fondo il mio sogno sin da bambino era quello di fare il telecronista sportivo».

Un sogno che nel caso di Edoardo Testoni è diventato realtà e lo ha portato ad essere assunto prima come stagista a Fox Sports, poi a commentare le partite per il medesimo canale: «Dopo la Summer School fui contattato per lavorare inizialmente alla trasmissione Terzo Tempo, poi passai a Fox Sports. Avendo svolto una tesi di laurea sulla telecronaca, il mio desiderio era proprio quello di lavorare a Sky, a mio avviso la migliore televisione nell’ambito sportivo, e alla fine ci sono riuscito».

Edoardo è stato uno dei partecipanti, nel maggio 2013, dell’ottava edizione della Summer School in “Ideazione e produzione di programmi televisivi sullo sport”. Il corso si propone di formare giovani che aspirano a lavorare nell’area dell’informazione sportiva nel contesto televisivo, fornendo loro competenze professionali di ideazione, programmazione e produzione di format sportivi, di commento in diretta, approfondimento e cronaca di eventi. Punto di forza per chi sogna un ruolo in questo tipo di giornalismo televisivo e in collaborazione con Sky Sport, dalla Summer School sono usciti negli ultimi anni ragazzi e ragazze che hanno fatto della loro passione un lavoro.

Come è stato il caso di Edoardo, che adesso può raccontare le tante le curiosità degli studi di Santa Giulia, molte delle quali invisibili allo spettatore che da casa si sintonizza sul canale: «Per capire come funzionano le cose lì dentro è fondamentale vivere a stretto contatto con i professionisti del settore, perché soltanto così puoi capire quello che si nasconde, per esempio, dietro la realizzazione di un Tg come Sky Sport 24».

Tra i momenti più piacevoli, il laureato della Cattolica ricorda in particolare l’emozione del primo impatto: «L’ambiente vibrante è stato decisivo e stimolante, ma osservare da vicino i tuoi idoli della telecronaca che prima vedevi come modelli da imitare e poi sono diventati miei colleghi è stato qualcosa di indescrivibile».

Martina GiulianoTra i compagni di avventura di Edoardo in quell’edizione c’era anche Martina Giuliano (nella foto a sinistra): «Ho sempre avuto la passione per lo sport e da piccola sognavo di diventare giornalista sportiva». Particolare anche il percorso di studi di Martina, laureata in Lingue: «All’epoca stavo valutando l’ipotesi di abbandonare il mio sogno». Poi, però, ecco l’ispirazione che si rivelerà decisiva nel suo percorso: «Ci ho pensato un po’ e alla fine ho deciso di mandare il curriculum per tentare di essere selezionata per uno stage. È andata bene e in me è riesplosa la passione per lo sport».

Il primo giorno a Sky è ancora un lucido ricordo nella sua mente: «Mi tremavano le gambe nei corridoi, avevo la possibilità di conoscere giornalisti che fino a poco tempo prima ammiravo solo in televisione ed entrare nelle redazioni per osservare da vicino il lavoro che sta dietro».

Alla domanda sul perché un aspirante giornalista sportivo dovrebbe frequentare la Summer School, Martina risponde senza mezzi termini: «Innanzitutto si ha la possibilità di instaurare una rete di contatti con le persone conosciute lì dentro: un modo per farsi notare». Esattamente quanto avvenuto nel suo caso, dal momento che due anni dopo le viene offerta la possibilità di uno stage nell’area di Sky Sport e Sky Sport 24: «Nel 2015 passai sei mesi bellissimi nel posto in cui avevo sempre voluto stare e che ritengo il top per chi ama il giornalismo sportivo». Un posto divenuto nel frattempo un vero pallino nella testa di Martina: «Frequentavo lingue, eppure inserii nel piano di studio come materia a scelta un insegnamento del professor Giorgio Simonelli, che insieme a Paola Abbiezzi divenne il relatore della mia tesi di laurea dedicata proprio a Sky Sport 24».