La petizione che aveva scritto di getto, dopo il primo decreto del 9 marzo scorso, all’attenzione della Cei (Conferenza Episcopale Italiana) e del presidente del Consiglio Giuseppe Conte chiedeva che non fossero sospesi i funerali, che non si togliesse il diritto a dare un ultimo saluto ai propri defunti. La petizione, che ha raccolto più di 500 firme, non è mai arrivata alle istituzioni ma per Francesca Penna, studentessa della facoltà di Psicologia dell’Università Cattolica, l’importante era portare la riflessione sull’argomento, stimolare un pensiero critico a riguardo.

E così è stato. La sollecitazione è stata raccolta da altri tre ragazzi di Milano – i fratelli Edoardo e Lorenzo Tedesco e Giorgio Gorini, anche lui studente in Cattolica, iscritto al corso di laurea in Scienze motorie – che hanno coinvolto Francesca nella realizzazione di un progetto commemorativo delle vittime da Coronavirus.

«Di fronte alla richiesta di fermarci, di stare a casa, abbiamo sentito il bisogno di dare un ulteriore contributo nella battaglia contro il virus – spiega Francesca, la studentessa di Lecco che nel campus milanese della Cattolica frequenta il terzo anno del corso di laurea in Scienze tecniche e psicologiche –. Da questa volontà e decisione, lo scorso 23 marzo è nato Lumino.blog, un portale on line concepito come uno spazio di condivisione in cui affrontare tutto ciò che sta accadendo, in cui poter rielaborare i propri lutti».

Secondo Francesca «Il sito non si propone di fare grandi cose ma semplicemente vuole “accendere un lumino”, la luce è da sempre un simbolo di speranza, e noi crediamo che in questo momento così buio ce ne sia davvero tanto bisogno».
 
Lumino.blog è composto da due sezioni. Nella prima area è possibile scrivere un pensiero per famigliari, per amici lontani o anche vicini, ma isolati per il rischio del contagio. È possibile lasciare un ringraziamento per chi combatte in prima linea l’emergenza sanitaria o lasciare anche semplicemente una preghiera. Quest'area è inoltre dedicata a tutti coloro che desiderano «accendere un lumino per ricordare un loro caro che è venuto a mancare», racconta Francesca, che ci tiene a rilevare come «purtroppo per questa pandemia in corso molte persone se ne vanno in silenzio, spesso da sole, e a chi resta manca il conforto di un ultimo saluto. Lumino.blog vuole dare a tutti uno spazio per esprimere il proprio lutto, perché gli italiani si sentano meno soli nell’affrontare la morte». Ed ecco qui che «il lumino, la fiammella non hanno solo la funzione di illuminare, ma anche di scaldare il cuore di chi la accende, e di chi la riceve».

La seconda area del blog è invece costituita da una linea del tempo che registra, ogni giorno, i deceduti. È uno spazio dedicato a ricordare tutte le persone che muoiono per il coronavirus, in particolare quelle persone «che nessuno cita, le persone sole, quelle senza una famiglia, destinate a scomparire nel silenzio» fa presente la studentessa di Psicologia della Cattolica, rilevando inoltre come «in questi giorni siamo sommersi dai numeri. Numeri di infetti, numeri di morti. Ma dentro a tutti questi numeri è difficile cogliere la portata di ciò che sta accadendo. Cogliere che quei numeri sono persone, con la loro storia, la loro umanità, le loro famiglie». Lumino.blog risponde pertanto a questa esigenza, crea un luogo dove tutti sono virtualmente insieme, dove ognuno può condividere ciò che sta vivendo e lasciarne traccia. Un luogo dove si crea vicinanza pur rimanendo lontani fisicamente.

Le visite al blog così come i pensieri e i ricordi lasciati sul portale crescono quotidianamente, con una media di una decina al giorno. Tra i tanti messaggi Francesca ricorda in particolare quello di una ragazza di Milano che da figlia vuole ringraziare i “suoi eroi”, vale a dire i suoi genitori che a Cremona, con grande impegno, sfidano ogni giorno i rischi di questa crisi sanitaria per tenere aperto il loro negozio di alimentari. «È un messaggio inaspettato, ma al tempo stesso costruttivo, sono parole che fanno comprendere che la realizzazione di Lumino.blog è un giusto primo passo - sostiene Francesca - da cui muovere per interrogarsi sul post emergenza: Che cosa succederà dopo? Su quali nuove consapevolezze costruiremo il nostro domani?».

Il domani da studentessa per Francesca prevede gli ultimi esami da sostenere prima della discussione della tesi in programma per il prossimo mese di luglio. Studiare in Cattolica e in particolare l’incontro con alcuni professori, come quello con la professoressa Elena Marta, docente di Psicologia sociale, sono stati determinanti per lei, hanno creato infatti quel background sul quale Francesca si è sempre sentita libera di esprimersi, di sviluppare un proprio pensiero critico, di prendere posizioni e scendere in campo per ciò in cui crede. E la realizzazione di un portale come Lumino.blog ne è la riprova.

Le storie più significative, le esperienze, i progetti di tutti gli studenti e laureati dell’Università Cattolica sono sempre raccontate sulle pagine di Presenza, la rivista dell’Ateneo. In particolare - in uno Speciale coronavirus sul prossimo numero - saranno descritte quelle realizzate in sostegno e per far fronte al diffondersi dell’emergenza sanitaria.