Una crisi globale senza precedenti. È quello che ci si aspetta dopo la pandemia da Coronavirus, secondo Carlo Cottarelli intervenuto a Radio 1 il 18 aprile. Nel frattempo su Tv 2000 Walter Ricciardi continua a mettere tutti in guardia su possibili nuovi focolai.

Alla trasmissione Petrolio su Rai2 Roberto Bernabei interviene nel dibattito sulle morti nelle case di riposo per anziani.

Nell’emergenza anche i giovani universitari si danno da fare e lo studente della Cattolica ventiduenne Matteo ha l’intuizione di trasformare la visiera da scherma in presidio sanitario come racconta a Radio2 il 19 aprile. 

Emanuele Caroppo lancia l’allarme per chi soffre di disagio psichico aumentato per il Covid 19, come dichiara a Radio 1,2,3. Sugli stessi canali Alessandro Rosina chiede più chiarezza sulla fase due per permettere alle famiglie di gestire i figli. Il rischio è di passare da un’emergenza sanitaria a un’emergenza sociale.

Su SkyTg24 e TG 5 Walter Ricciardi spiega la differenza fra i vari test sierologici.
Il 20 aprile Mauro Magatti è a Storie Italiane su Rai 1 per commentare il furbetto che si finge infermiere per poter uscire e se ne vanta pubblicando la storia sui social, le nostre piazze di oggi.

Roberto Cauda, il 21 aprile, è ospite alla trasmissione Tagadà, su La7, per rispondere in diretta ai vari dubbi da contagio, mentre Alessandro Curioni parla al Gr1 e Gr2 Rai, nella giornata del 22 aprile,  della sicurezza dei dati raccolti dalla app Immuni.

Nello stesso giorno Roberto Cauda è a Uno mattina per parlare della correlazione fra inquinamento e epidemia in occasione dell’Earth day, mentre Giacomo Gerosa presenta al GR1 Rai gli esiti della ricerca pubblicati su Nature relativi all’aumento dell’ozono “cattivo” in Europa a causa dei cambiamenti climatici.